Al momento il bilancio provvisorio parla di tredici morti e di 50 feriti di cui 35 feriti ustionati in modo grave. Un migliaio circa sarebbero gli sfollati a seguito di due palazzine completamente distrutte e altre tre evacuate. Proclamato lo stato di emergenza a Viareggio dove nella notte, nei pressi della stazione un treno merci carico di gpl è deragliato innescando una serie di esplosioni e un vastissimo incendio. Il treno merci 50325 Trecate-Gricignano è deragliato, presumibilmente per il cedimento del carrello di uno dei primi carri cisterna che conseguentemente ha trascinato fuori dai binari altri quattro vagoni. Mentre la città di Viareggio proclama tre giorni di lutto cittadino e piange per i propri morti, si cercano le responsabilità per l'accaduto. L'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti nel corso della conferenza stampa con il sottosegretario Guido Bertolaso, ha confermato il cedimento strutturale nel primo carro e l'estraneità, dalle prime evidenze, dei macchinisti alla guida del convoglio. «Il carro appartiene ad una società privata - ha spiegato successivamente una nota delle Fs - la Gatx Rail Austria, impresa americana con sede europea a Vienna, cui spettano anche le attività di revisione e di manutenzione, ed è stato ammesso a circolare dall'agenzia per la sicurezza ferroviaria tedesca, presso la quale risulta immatricolato. Il carro in questione è uscito dalle officine, dopo l'ultima revisione prevista, il 2 marzo 2009». «Una tragedia annunciata» Così ha commentato l'incidente di Viareggio il segretario della Cgil Guglielmo Epifani. «I primi riscontri darebbero ragione ai tanti allarmi lanciati in questi mesi dai sindacati e sui cui l'azienda aveva reagito sbagliando perchè - ha spiegato il leader della Cgil - nelle ferrovie c'è un uso di materiali troppo vecchi».
I sindacati dei trasporti, nell'apprendere la grave notizia del disastro ferroviario, hanno espresso piena solidarietà alle famiglie delle vittime per quanto successo, augurando una pronta guarigione ai feriti e ringraziano altresì, le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, i ferrovieri e quanti si sono prodigati per apportare i primi soccorsi e contenere i danni provocati dall'incidente. I primi elementi - sostengono i sindacati - danno indicazione della causa della tragedia per il cedimento strutturale di un asse del primo carro cisterna in composizione al treno. Il carro appartiene ad una società privata e sarebbe stato omologato in un paese della UE. Già la scorsa settimana, sempre in Toscana, un carro privato che trasportava merci pericolose e nocive aveva subito un cedimento analogo ed aveva paralizzato il traffico ferroviario sull'asse Milano Roma. Anche questa volta i sindacati dei trasporti ferroviari confidano in una rapida inchiesta da parte della magistratura, per l'accertamento delle cause e delle responsabilità, ma si pone come elemento di forte riflessione un interrogativo circa l'adeguatezza dell'attuale sistema di regole alla luce di un sistema di trasporto liberalizzato totalmente qual è quello del trasporto merci ferroviario, anche rispetto agli standard di manutenzione e controllo del materiale rotabile da parte di tutte le aziende, non solo di Trenitalia. Poniamo questo interrogativo direttamente all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria alla quale sollecitiamo un' espressione chiara sulla tragedia avvenuta. E' bene ricordare che una liberalizzazione del sistema ferroviario europeo fatta senza regole e senza un sistema di controlli certi ed efficaci, sia per il lavoro, ma anche per il materiale rotabile in circolazione, può rappresentare il rischio che società private, magari estere come in questo caso, possano mettere in circolazione materiale rotabile non in perfetta norma che può essere alla fonte di disastri, dai danni incalcolabili, come questo di Viareggio. Per sollecitare questo tema ed in rispetto dei morti di Viareggio viene proclamat un'ora di sciopero di tutto il traffico ferroviario italiano per mercoledì 1 luglio 2009 dalle 11 alle 12. |