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Pescara, 23/07/2024
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Data: 09/09/2010
Testata giornalistica: Il Tempo - Edizione Abruzzo
Morra mette una croce sulla Linea 38. «Non è tollerabile un trasporto pubblico svilito e ai limiti della pericolosità»

Guardia alta. L'assessore chiede alla Gtm «l'immediata adozione di tutti i provvedimenti di competenza, tra i quali anche quello di controllo, tesi ad assicurare la qualità del servizio e la sicurezza dei cittadini» La linea 38 della Gestione trasporti metropolitani, il bus della paura, finisce nel mirino della Regione. Ieri mattina, leggendo la denuncia apparsa sulle pagine de "Il Tempo", Giandonato Morra è saltato sulla sedia e non ha perso neanche un minuto. L'assessore ai Trasporti ha preso di petto la situazione e ha subito chiamato il presidente della Gtm Michele Russo: prima una richiesta di chiarimenti, poi un incontro più approfondito per capire cosa accade sul 38, la linea tradizionalmente più "calda" del parco-macchine della Gtm. Il risultato immediato del faccia a faccia è che Morra spedirà l'organo di vigilanza dell'assessorato regionale «che procederà - ha spiegato - ad effettuare tutte le verifiche del caso sulla linea 38. I nostri funzionari effettueranno verifiche a sorpresa nelle varie fasce orarie in cui questa linea svolge il servizio, dopodiché stileranno un rapporto. E se sarà il caso andrò avanti anche presentando denune alla Magistratura». Alla Gtm, l'assessore ha chiesto l'immediata adozione di tutti i provvedimenti di competenza, tra i quali anche quello di controllo, tesi ad assicurare la qualità del servizio e la sicurezza dei cittadini». Era arrabbiato, Morra, «anche perché finora - ha rivelato - nessuno si è sognato di spiegarmi come vanno le cose sulle linee di trasporto pubblico, specie su quelle a più lunga percorrenza e che presentano più possibilità di rischio per i passeggeri. Quanto accade sul 38 è innanzitutto un problema di ordine pubblico in via immediata e di civiltà in linea generale». Per l'assessore «non è tollerabile che il trasporto pubblico si presenti così svilito e ai limiti della pericolosità per gli stessi utenti». Un gap che va colmato e che la Regione non può permettersi, ha aggiunto ancora Morra «specialmente in un momento come quello attuale - ha sottolineato - in cui parliamo di riforma del trasporto pubblico locale, di ammodernamento dei sistemi, di miglioramento dell'efficienza dei servizi è inaccettabile che in taluni casi si verifchi questo degrado. La civiltà del servzio deve essere uniforme su tutte le linee. Per questo sono convinto che la società saprà farsi carico di risolvere il problema nel migliore dei modi». A proposito di migliorie da apportare, è anacronistico che nel 2010 sia attiva una sola linea del 38 per servire un'utenza cresciuta a dismisura negli ultimi decenni. In origine c'erano il 3 e l'8: il primo bus collegava Santa Filomena all'aeroporto, il secondo portava i passeggeri da Montesilvano a piazza Unione. Le due corse parallele in seguito si fusero dando vita al 38. Ma l'escalation demografica di Montesilvano negli ultimi venti anni, con la popolazione più che raddoppiata, e la presenza sempre più massiccia di stranieri che risiedono nella vicina e lontana periferia del capoluogo, hanno reso del tutto insufficiente una sola linea del 38, benché il bus passi ogni quarto d'ora nel periodo estivo e ogni dieci minuti durante l'anno scolastico. Specie in questo lasso di tempo, il pullman è pieno come un uovo già dopo le prime fermate e già per chi lo aspetta a Villa Verrocchio è off-limits, figuriamoci per i residenti di Santa Filomena e oltre, dal momento che di tratta della linea più lunga della Gtm (da Santa Lucia-Cappelle sul Tavo all'aeroporto).

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