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Pescara, 22/11/2024
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Data: 08/05/2008
Settore:
Dip. Trasp. Pers. Terra
SI FERMA VENERDI´IL TRASPORTO PUBBLICO - Stop di quattro ore per rivendicare il contratto unico della mobilità per 250000 lavoratori - Le modalità dello sciopero - Lo sciopero nelle aziende abruzzesi di tpl

Le Segreterie Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa, Fast hanno proclamato il primo sciopero di 4 ore, a sostegno della vertenza per il nuovo "CCNL della Mobilità per gli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi", per il giorno 9 maggio 2008.
La decisione delle Segreterie Nazionali giunge a poco meno di due mesi dal varo, il 21 febbraio, della piattaforma contrattuale da parte dell'Assemblea Nazionale Quadri e Delegati di settore e del suo immediato invio, già il successivo giorno 22, alle numerose controparti datoriali, con contestuale richiesta di apertura del confronto. Da allora e fino ad oggi la trattativa non si è attivata.
Alla sollecitazione del 18 marzo scorso con la quale le Segreterie Nazionali, in assenza di convocazione, hanno comunicato alle controparti e alla Commissione di Garanzia la formale apertura delle procedure di raffreddamento, le Associazioni Datoriali hanno risposto con il rifiuto dell'apertura della trattativa e con alcune comunicazioni dal chiaro contenuto dilatorio. Questa situazione non poteva che sfociare nello sciopero, avendo esaurito senza esito le procedure di raffreddamento.
Il nuovo Contratto è lo strumento fondamentale per unificare le tutele contrattuali del lavoro in un ampio settore produttivo di fatto già oggi unificato. L'obiettivo è di tutelare le lavoratrici e i lavoratori del settore dal dumping e dalle destrutturazioni contrattuali, rischio chiaramente evidenziatosi in questi anni in assenza di un adeguato quadro regolatorio dei processi di liberalizzazione e di riassetto del settore. L'unificazione è resa irrinunciabile dalle trasformazioni prodotte dalle liberalizzazioni, dai rapporti con la committenza pubblica e con le aziende pubbliche, dall'ingresso nel mercato di settore di nuovi soggetti imprenditoriali e nel quale proprio la perdurante presenza di più regolazioni contrattuali collettive può rappresentare elemento strumentale per alimentare surrettiziamente le distorsioni dell'attuale quadro regolatorio.
Il nuovo CCNL è una scelta sindacale consapevole, maturata nel corso degli anni nel vivo dei processi concreti che riguardano il lavoro, la sua condizione, la sua tutela, sia nel trasporto locale, che in quello ferroviario e nelle connesse attività di servizio. Una scelta sindacale che ha raccolto l'unanime consenso dei lavoratori a cui adesso va affiancata una forte, ampia e convinta capacità di mobilitazione.
Pertanto il 9 maggio prossimo è chiamata a scendere in campo una nuova categoria di lavoratrici e lavoratori: quella del nuovo Contratto della Mobilità, delle addette e degli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi, costretta a questa lotta dall'atteggiamento delle controparti che contraddice quanto da esse stesse formalmente sottoscritto il 21 novembre dell'anno scorso e che, a distanza di quattro mesi dalla scadenza degli attuali due distinti CCNL, impedisce tuttora l'avvio della trattativa.
Una categoria, forte di storie ed esperienze molto radicate nel tempo, che ha deciso il 21 febbraio di affrontare unita i grandi cambiamenti in atto, consapevole della propria forza contrattuale ed impegnata a spenderla a sostegno di questo obiettivo con il senso di responsabilità dimostrato nei confronti della cittadinanza e dell'utenza, costrette a sopportare nostro malgrado pesanti disagi.
Una categoria che vuole il nuovo CCNL unico e che, intanto, con il primo sciopero nazionale di 4 ore indetto per il prossimo 9 maggio, pretende che parta rapidamente la trattativa contrattuale.

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