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Data: 02/03/2006
Settore:
Ferrovieri
FERROVIERI - Comunicato unitario del 30 marzo 2006 sulla vertenza FS

 

FILT/CGIL    FIT/CISL   UILTRASPORTI    FAST Ferrovie     UGL A.F.     

  Segreterie  Nazionali

 



 



 


 


 COMUNICATO  UNITARIO

 



 


 



 


 
FS NON RISOLVE I SUOI PROBLEMI ATTRAVERSO INUTILI PROVE DI FORZA
 




 Per non essere travolti dalla crisi e dal crescente degrado

  ci vuole un  convinto e radicale cambiamento



 



 



 

Quanto accade da molti mesi in FS è oggetto di viva preoccupazione, di denuncia, di iniziative di mobilitazione e di sciopero da parte delle organizzazioni sindacali.



 


 


Da troppo tempo chiediamo interventi in grado di arrestare la crisi produttiva, finanziaria e gestionale che rischia di travolgere l’intero Gruppo FS.


 


I dati conosciuti relativi al bilancio  2005 e alle previsioni 2006 denunciano una situazione al limite del collasso.


 


Sui conti di FS hanno agito pesantemente i fattori interni, insieme all’azione dell’ultima legge finanziaria che ha tagliato i trasferimenti in conto esercizio, insieme agli  investimenti.


 


I vertici FS non sembrano in grado di tirare fuori dalla crisi l’azienda e continuano nella politica degli annunci carichi di ottimismo,   che non sono supportati dal reale andamento del servizio che ormai  ha cronicizzato  ritardi, disservizi e qualità insufficiente.


 


Abbiamo scioperato e chiesto un cambiamento concreto.


 


Abbiamo fatto accordi e ottenuto risultati importanti grazie alla mobilitazione del lavoratori.


 


Abbiamo lavorato unitariamente per costruire un percorso di relazioni sindacali   per superare una situazione gravemente lacerata collocando la questione del lavoro nell’ambito del contratto e degli accordi.


 


A questo percorso negoziale e ai contenuti degli accordi restiamo  saldamente ancorati , ad FS ne chiediamo il rispetto insieme alla definitiva presa d’atto della necessità di qualificare il sistema delle relazioni sindacali in una grande azienda di servizi.


 


Purtroppo dobbiamo registrare che in FS, in modo ricorrente, ritorna la tentazione di fare le cose senza o contro il sindacato producendo  conflitti e tensioni a tutti i livelli, compreso il ritardo nelle assunzioni e la decisione assurda di escludere i parenti dei ferrovieri idonei nelle selezioni.


 


La profondità della crisi e la mancata predisposizione dei piani industriali necessari ad  affrontarla, evidentemente spingono molti dirigenti aziendali a ripercorrere la strada negativa degli accordi disattesi e dei continui rinvii.


 


Così è anche nella vertenza relativa al sistema Vacma-Scmt e agli accordi relativi: con gli accordi sottoscritti il problema è avviato a soluzione.


 


La commissione mista prevista dall’accordo del 25 gennaio ha individuato la modalità di configurazione della cabina di guida senza l’utilizzo del pedale e senza il controllo permanente della presenza. 

 


Questo lavoro porterà  al nuovo sistema di controllo della vigilanza con sistemi diversi ( touche  e reiterazione). 


 


Si tratta di un passo avanti importante al  quale devono seguire le azioni di FS previste dagli accordi, a partire dalla disconnessione dei sistemi.


Quello che manca è il convincimento dell’azienda che solo la completa applicazione degli accordi e il rispetto dei tempi e delle scadenze e la credibilità degli impegni assunti può concludere rapidamente la vertenza in corso.


Assistiamo invece a incertezze, palleggio di responsabilità tra Trenitalia, RFI e Ministero che hanno creato grandissimi ostacoli.


 


Ad aggravare la situazione si aggiunge la decisione di Trenitalia di procedere al licenziamento senza preavviso del macchinista De Angelis, il provvedimento sembra fatto apposta per  dirottare l’attenzione dei ferrovieri e dell’opinione pubblica dai gravi problemi aperti in FS.


 


Abbiamo avviato con FS un confronto chiedendo un ripensamento del provvedimento e la riammissione in servizio, dopo alcuni incontri la posizione di FS si è modificata e dall’iniziale irremovibilità si è passati alla proposta di assunzione in altro profilo a parità di retribuzione.


 


Una proposta di soluzione non ancora sufficiente che può però rappresentare l’avvio di un percorso inteso a risolvere il problema.


 


Le organizzazioni sindacali intendono proseguire il confronto chiedendo a FS di superare il problema consentendo di  affrontare le molte altre questioni aperte.


 


Altre organizzazioni hanno deciso, mentre il confronto con FS era in corso, di dichiarare uno sciopero per il giorno 5 aprile, che peraltro, cade nella settimana delle elezioni.   Decisione legittima che però consente ad FS di interrompere il confronto e di trasformare la questione in un caso in cui le ragioni aziendali e quelle del lavoratore interessato scompaiono per trasformarsi in un inutile prova di forza.


 


Invitiamo l’ azienda alla immediata attivazione del tavolo su tutte le questioni sospese e il ritiro  del provvedimento.


 


A  seguito di questo confronto, che deve essere attivato in tempi brevi, decideremo le iniziative da assumere.


 


In caso di risposta negativa la decisione unitaria è quella di proclamare uno sciopero dopo le franchigie previste per il mese di aprile.


 


Le Segreterie Nazionali


 


Roma, 30 marzo 2006



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