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Data: 03/07/2008
Settore:
Trasporti
CONFERMATO LO SCIOPERO DEL 7 LUGLIO, DELUDENTE IL CONFRONTO CON GOVERNO ED IMPRESE - «Sul contratto unico ribadita l'ostilitą di Asstra e Anav» Le modalitą di sciopero nelle aziende abruzzesi di tpl - Le norme tecniche dello sciopero per i ferrovieri -

Nulla di fatto dall’incontro convocato il 1° luglio dal Ministro di Infrastrutture e Trasporti sul nuovo “CCNL della mobilità per gli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi”.

L’incontro, al quale hanno partecipato le Segreterie Nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Orsa Trasporti, Faisa, Fast e le associazioni datoriali Federtrasporto, Anav, Ancp, Asstra, Confetra, Fise non ha prodotto alcun passo avanti nella vertenza contrattuale.

Da parte sindacale sono state unitariamente ribadite al Ministro le ragioni della vertenza e, in questa fase, la persistente indisponibilità da parte datoriale di avviare il negoziato, ad ormai oltre quattro mesi dal varo, il 21 febbraio 2008, della piattaforma sindacale per il nuovo CCNL unico della Mobilità e nonostante l’intesa preliminare sottoscritta il 21 novembre 2007 presso il Ministero del Lavoro da tutte le parti sindacali e datoriali coinvolte nel processo di unificazione contrattuale.

Da parte datoriale, invece, nel corso dell’incontro si sono evidenziate le posizioni divergenti già palesate in questi mesi.

In particolare, Asstra e Anav hanno negato i contenuti dell’intesa del 21 novembre 2007 affermando che la stessa non avrebbe avviato il processo di riassetto contrattuale attraverso la costruzione di una nuova area contrattuale unica, bensì, molto più banalmente, tracciato un percorso di ricognizione tecnica preliminare per verificare la praticabilità di un processo di confluenza.

In base a ciò, pertanto, Asstra e Anav hanno ribadito la loro contrarietà ad aprire il negoziato sul nuovo CCNL unico sulla base della piattaforma sindacale.

Ciò premesso, è così caduta nel vuoto la richiesta avanzata esplicitamente dal Ministro alle associazioni datoriali di determinare, attraverso l’attivazione del negoziato contrattuale, le condizioni per il rinvio o la sospensione dello sciopero programmato per il 6-7 luglio.

Il nuovo Contratto è lo strumento fondamentale per unificare le tutele contrattuali del lavoro in un ampio settore produttivo di fatto, già oggi, unificato.

L'obiettivo del nuovo CCNL è di tutelare le lavoratrici e i lavoratori del settore dal dumping e dalle destrutturazioni contrattuali, rischio chiaramente evidenziatosi in questi anni in assenza di un adeguato quadro regolatorio dei processi di liberalizzazione e di riassetto del settore.

L’unificazione contrattuale che viene proposta nella piattaforma sindacale è resa irrinunciabile dalle trasformazioni prodotte dalle liberalizzazioni, dai rapporti con la committenza pubblica e con le aziende pubbliche, dall'ingresso nel mercato di settore di nuovi soggetti imprenditoriali e nel quale proprio la perdurante presenza di più regolazioni contrattuali collettive può rappresentare elemento strumentale per alimentare surrettiziamente le distorsioni dell'attuale quadro regolatorio.

Il nuovo CCNL è una scelta sindacale consapevole, maturata nel corso degli anni nel vivo dei processi concreti che riguardano il lavoro, la sua condizione, la sua tutela, sia nel trasporto locale, che in quello ferroviario e nelle connesse attività di servizio. Una scelta sindacale che ha raccolto immediatamente un ampio consenso dei lavoratori interessati, chiamati adesso a ribadire, dopo il primo sciopero nazionale dello scorso 9 maggio, una forte, ampia e convinta capacità di mobilitazione a sostegno della vertenza.

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