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Data: 24/07/2008
Settore:
Filt Cgil
CONTRATTO DELLA MOBILITA', LA FILT CGIL RIUNISCE I PROPRI ORGANISMI A PESCASSEROLI - Rocchi: «Le ragioni della vertenza si rafforzano dalla necessità di rispondere al diritto alla tutela del reddito» - L'odg approvato dal Comitato di settore

La Filt Cgil ha riunito i propri organismi dirigenti convocando il 21 e 22 luglio 2008 a Pescasseroli, tra le montagne abruzzesi, il Comitato di Settore Nazionale "Trasporto Pubblico Locale e Attività Ferroviarie". E' stata l'occasione per affrontare la situazione sindacale del settore con specifico riferimento allo stato della vertenza per il nuovo CCNL unico della Mobilità. E' stato anche il giorno dell'esordio ufficiale sia per il nuovo Segretario Generale della Filt Cgil Franco Nasso accolto con un caloroso applauso dagli oltre 100 delegati provenienti da tutti Italia, ma anche per il nuovo responsabile di Segreteria delle attività ferroviarie e del trasporto pubblico locale Alessandro Rocchi (nella foto a sinistra accanto a Santo Di Santo e Gabriele Cerratti) che ha curato la relazione introduttiva prima di un interessante dibattito con numerosi interventi. Nel documento conclusivo approvato all'unanimità il Comitato di Settore, preliminarmente e facendo un'analisi del quadro generale, ha valutato negativamente le prime iniziative del Governo assunte e proposte in questa prima fase della nuova Legislatura. Iniziative, si legge nel documento, che trascurano i necessari ed urgenti interventi a favore delle fasce sociali più deboli, a partire da azioni redistributive per il sostegno del reddito da lavoro dipendente, ignorando una priorità sociale ed economica da tempo evidente. Il Comitato di Settore si è soffermato inoltre sui contenuti evidentemente peggiorativi e regressivi in tema di lavoro dei provvedimenti legislativi già assunti e degli orientamenti espressi da autorevoli esponenti del Governo e, più in generale, dal mondo imprenditoriale, in questi primi mesi di Legislatura. Anche per le politiche di settore, la Filt Cgil osserva la totale assenza di benché minimi orientamenti di programmazione pubblica e di politiche di settore per la mobilità locale, il trasporto ferroviario e, più in generale, per l'insieme dei trasporti. I provvedimenti adottati in questo periodo sono , infatti, assolutamente privi di qualsiasi visione di sistema, tamponano solo parzialmente le più acute crisi aziendali e di settore, non delineano alcuna scelta fondamentale di prospettiva.
Sulla vertenza contrattuale, il Comitato di Settore dopo aver espresso soddisfazione per i dati di adesione di lavoratrici e lavoratori al secondo sciopero nazionale, svoltosi il 6-7 luglio, conferma il proprio impegno e sollecita in tal senso tutte le strutture della Filt-Cgil per radicare ulteriormente tra le lavoratrici e i lavoratori della nuova categoria contrattuale la consapevolezza dell'importanza della vertenza e sulle ragioni della proposta contrattuale avanzata unitariamente da tutte le Organizzazioni Sindacali di settore. Importanza della vertenza e ragioni della proposta che si rafforzano, ad ormai sette mesi dalla scadenza dei CCNL precedenti, dalla necessità di rispondere al diritto alla tutela del reddito. Il Comitato di Settore, nell'evidenziare le pesanti responsabilità assuntesi dalle controparti nel negare finora, nonostante l'intesa sottoscritta in sede ministeriale fin dal 21 novembre scorso, l'avvio del negoziato contrattuale con un atteggiamento colpevolmente dilatorio e, per una parte di esse - con argomentazioni strumentali, infondate e pretestuose - addirittura dichiaratamente ostile, sollecita la Filt-Cgil a promuovere, d'intesa con le altre Organizzazioni Sindacali, e con il sostegno delle Confederazioni, tutte le iniziative utili a rafforzare le ragioni della vertenza contrattuale e di settore, a determinare lo sblocco del negoziato e ad evitare, così, l'inasprimento sul terreno conflittuale, coinvolgendo i diversi livelli politico-istituzionali interessati e sviluppando sempre il rapporto con i cittadini e con gli utenti dei servizi.

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