Al termine di una mattinata convulsa, è giunta la firma di Guglielmo Epifani all'accordo per il salvataggio di Alitalia con le integrazioni concordate al tavolo di palazzo Chigi. Il piano industriale è ora sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, mentre resta ancora da sciogliere il nodo dei piloti, le cui sigle si vedranno nel pomeriggio con i rappresentanti della Cai e del governo. Ad accelerare l’inerzia nei negoziati sono state alcune concessioni degli imprenditori e il probabile ingresso di una compagnia straniera. In pole position resta Air France, che sembra pronta ad entrare con una quota del 10-25%. L'accordo firmato è costituito dall'intesa base, due protocolli aggiuntivi e il verbale delle integrazioni, redatto dallo stesso presidente della Cai Colaninno e che contiene ciò di cui si è discusso. Le integrazioni hanno evidentemente fatto la differenza: come ha confermato Epifani “c'erano alcune questioni rimaste in sospeso e che andavano chiarite".
Oggi Augusto Fantozzi chiederà e otterrà la proroga delle licenze da parte dell'Enac, e l’intesa raggiunta con i sindacati crea le condizioni per chiudere in giornata l'accordo con piloti e assistenti di volo e alla Cai di lavorare per trovare un partner straniero. La proposta alle compagnie europee che vogliono contribuire al rilancio dell'Alitalia, però, è quella di ‘partecipare con una quota di minoranza al capitale della Cai’. Quindi finché la nuova azienda non sarà proprietaria di Alitalia non potrà scegliere partner. Stando a quanto afferma il commissario straordinario della compagnia di bandiera, però , la nuova Alitalia nascerà a metà ottobre. Fantozzi ha oggi spiegato di aver ricevuto una lettera da Colaninno con la 'revoca della revoca' della vecchia offerta e un nuovo termine fissato al 15 ottobre.
Le modifiche apportate all’accordo permetteranno una difesa del salario dei piloti e assistenti di volo la cui decurtazione del 6-7% sarà compensata con un aumento della produttività, mentre il personale con stipendi di 1.200-1.300 euro non avrà decurtazioni. La Cai inoltre assumerà 12.500 dipendenti di Alitalia, mentre per 3250 sono previsti gli ammortizzatori sociali. I lavoratori che non saranno assunti dalla nuova Alitalia o dalle altre società collegate avranno infatti un’integrazione del reddito con l'impegno di un loro reintegro tenendo conto delle diverse qualifiche. E' stata inoltre cancellata la norma che avrebbe decurtato gli stipendi del personale di volo per i primi tre giorni di assenza per malattia. La conservazione del posto per malattia è ora prevista per 12 mesi: in caso di malattia-inidoneità per causa di servizio, a partire dal primo giorno di assenza e per i primi otto mesi il dipendente percepirà la normale retribuzione mensile;mentre per i successivi il 50%. In caso di malattia-inidoneità non per causa di servizio, a partire dal primo giorno di assenza e' corrisposto il 100% della normale retribuzione per i primi 6 mesi, e del 50% per i successivi. Sui riposi per piloti e assistenti di volo, poi, è stato stabilito il numero di 30 ogni trimestre, con un minimo mensile programmabile di 8. Da maggio a ottobre, 2 riposi programmati saranno considerati inamovibili, mentre da novembre ad aprile saranno inamovibili 3 riposi. L'azienda in operativo per esigenze di servizio può spostare, rinviare, o cancellare un numero massimo di 4 riposi programmati nel mese. Nell’intesa, infine e’ stato inserito un sistema di assorbimento graduale dei precari. La Cai, infatti, ha dato la propria disponibilità ad avvalersi per il prossimo triennio, compatibilmente con le proprie esigenze organizzative-produttive e fino a mille unità complessive, di personale che negli ultimi 36 mesi abbia prestato la propria opera a favore di società dei Gruppi Alitalia e Airone con contratto di lavoro a tempo determinato.
La firma di oggi, secondo Epifani, "dimostra che si può essere responsabili e fare buone cose”. Particolarmente importante appare infine al leader di Corso d’Italia 'l'aver messo parole di chiarezza sulla partnership internazionale', per dare 'garanzie e credibilità al piano sul mercato globale'. Resta però il nodo piloti. Se i piloti e gli assistenti di volo non dovessero firmare l'accordo o almeno trasmettere 'un segnale di non ostilità' al piano - secondo Epifani - vi sarebbe un 'problema di rappresentatività'. Occorrerebbe dunque pensare 'a meccanismi democratici di convalida dell'accordo'. Per oggi è prevista l’assemblea degli autonomi, mentre il tavolo di palazzo Chigi rimarrà aperto fino a stasera.