I sindacati sono pronti ad avviare una mobilitazione generale dei lavoratori del trasporto aereo. Ad annunciarlo sono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Unione piloti in una lettera inviata al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta e ai ministeri interessati nella quale tornano a denunciare ''l'emergenza che attanaglia l'intero settore”. Le cinque sigle scrivono oggi al governo per esporre ''alcune tra le numerose motivazioni che in questi giorni potrebbero determinare da parte nostra la decisione di avviare una mobilitazione generale dei lavoratori dell'industria del trasportoaereo, con le inevitabili conseguenze sull'economia generale del Paese e con enormi disagi per l'utenza''. ''Abbiamo segnalato l'emergenza che attanaglia l'intero settore, attraverso lettere al governo e rimaniamo, ancora oggi, in attesa di una convocazione”, dicono i sindacati. ''Il settore è strutturalmente prigioniero di crisi vertenziali per l'assenza di una associazione delle imprese in grado di rappresentare l'intera industria, per l'assenza di un contratto collettivo nazionale del settore (ad eccezione di quello Assaeroporti), per l'inadeguatezza dell'ente regolatore (Enac - ministero Trasporti), la mancanza di direzione politica e soprattutto di controllo, per l'assenza di una politica di settore che rende ingovernabile ogni processo e per il perdurare di vuoti normativi che, ad esempio, non regolano i limiti di impiego e i carichi di lavoro di tutto il personale di cabina a cui per legge è demandata la responsabilità di garantire l'assistenza di pronto soccorso e di emergenza a bordo di tutti i velivoli italiani”. La lettera dei sindacati elenca poi, caso per caso, le situazioni di criticità del settore. Gruppo Alitalia: ''la situazione in cui versa la compagnia di riferimento dell'industria italiana del trasporto aereo è nota. L'azienda - denunciano le cinque sigle - è fuori controllo dal punto di vista dei processi produttivi, è priva di una prospettiva industriale ed il trend dei risultati economici segnalano che è già avviata l'erosione della ennesima ricapitalizzazione appena conclusa. I lavoratori attendono da 6 mesi l'imprescindibile adeguamento salariale come previsto dagli accordi di Palazzo Chigi del 2004. Le relazioni sindacali con il management sono di fatto azzerate”. Inoltre, relativamente ai lavoratori di Alicos , ''il call center di Alitalia, gli stessi sono interessati da molti mesi da una vertenza per il rinnovo del contratto collettivo Assaereo scaduto da tre anni”. Aeroporti: i lavoratori di questo settore attendono il rinnovo del biennio economico scaduto lo scorso 31 dicembre mentre ''si assiste ad una pericolosa disaggregazione della rappresentanza delle imprese. Permangono gravi vertenze su tutto il territorio nazionale che vedono in discussione i livelli occupazionali a seguito di gare al ribasso per la gestione dell'handling che scaricano il differenziale di abbattimento dei costi esclusivamente sulla leva lavoro”. Air One: la vertenza per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro scaduto dal maggio del 2005 è ancora aperta.''Nel frattempo - riferiscono i sindacati - la compagnia ha avviato le operazioni di una propria controllata la 'Airone city liner' che opera in assenza di contratto collettivo di lavoro con il personale regolato da atti unilaterali aziendali”. Il lungo elenco prosegue con Alpi Eagles.''I lavoratori di questa compagnia - affermano le cinque sigle sindacali - hanno il contratto scaduto da oltre tre anni. Parte di essi sono stati assunti con contratti individuali discriminatori. Licenziati due rappresentati sindacali (le udienze sui ricorsi sono programmate in questi giorni)''. Meridiana: ''il conflitto contro il piano industriale presentato dall'azienda approda in questi giorni allo sciopero dei lavoratori di tutte le categorie della Compagnia. Le vertenze sulla precarizzazione del lavoro e sui rinnovi contrattuali sono da tempo aperte'', denunciano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Up. Blu Panorama: ''i rapporti con questa compagnia si limitano al conflitto in sede di direzione provinciale del lavoro e nelle aule di tribunale. Nessun contratto collettivo. I rapporti di lavoro vengono unilateralmente gestiti da iniziative aziendali”. Eurofly: la vertenza sul rinnovo del contratto collettivo del personale di terra si è appena conclusa ma ''permangono vertenze che hanno portato all'effettuazione di scioperi con tutto il personale navigante e che inevitabilmente e' destinata a radicalizzarsi”. Livingston Aviation Group: Il gruppo e' interessato da una trattativa di vendita ad Eurofly con gravi incertezze rispetto ai livelli occupazionali attuali. Altro caso è quello di Wind jet. ''Non c'e' alcun rapporto con l'azienda - denunciano le organizzazioni sindacali - ed è assente un contratto collettivo di lavoro, i rapporti di lavoro sono gestiti in modo unilaterale dalla compagnia”. Air Dolomiti: ''ai lavoratori di questa compagnia viene applicato un contratto sottoscritto esclusivamente da una associazione professionale interna che ha peggiorato le condizioni di lavoro precedenti e violato diritti quali le tutele della maternità e della malattia''. Club Air: non c'è alcun contratto collettivo e ''la trattativa per la stipula dello stesso è aperta da oltre due anni senza risultati''. Volare: ''i lavoratori della compagnia interessata dall' amministrazione controllata e dalla recente acquisizione da parte di Alitalia, per grande parte in cassa integrazione, vivono -riferiscono i sindacati - da oltre tre anni una crisi occupazionale che sembra non avere fine, anche a seguito del recente intervento del Consiglio di Stato e dell'Autorita' antitrust''. ''Con la superficialità dettata dalla sintesi, vi abbiamo fornito - concludono i sindacati - il quadro di fondo delle problematiche che nelle prossime ore ci costringeranno ad avviare le iniziative di mobilitazione dei lavoratori italiani dell'intera industria del trasporto aereo”.