Accordo raggiunto tra aziende e sindacati per il rinnovo della parte economica del contratto nazionale dei marittimi. L'intesa ha durata biennale e scadrà il prossimo 31 dicembre 2010, e a regime prevede un incremento medio di 176 euro suddiviso in due tranche equivalenti. La trattativa, tra Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e, per la parte datoriale, Confitarma, Fedarlinea, Assorimorchiatori e Federimorchiatori, era cominciata a fine 2008.
Pure a fronte delle gravi ripercussioni che la crisi finanziaria mondiale sta producendo nel trasporto marittimo, le OO.SS. Confederali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, hanno valutato positivamente il risultato, che ricalca nel contenuto sostanzialmente quello del biennio precedente, in presenza, allora, di un quadro complessivo del trasporto marittimo, in una condizione di forte sviluppo economico.
Per quanto attiene il personale navigante, partendo dall'incremento della paga base conglobata del mozzo (parametro di riferimento) che è stata fissata in 50,00 Euro mensili, l'aumento mensile complessivo è stato:
· Mozzo Euro 124,72
· Nostromo Euro 175,39
· Primo Ufficiale Euro 253,30
Gli aumenti di cui sopra saranno riconosciuti in tue trance di pari importo, la prima dall'1/01/2009 e la seconda dall'01/01/2010. In aggiunta le parti hanno concordato una serie di interventi in campo sociale, in particolare:
· Aumento dello 0.5 % della quota a carico dell'azienda da versare al Fondo Previdenziale integrativo per il personale che aderisce;
· A partire dal 01/01/2010 sono state aumentate le provvidenze, aggiuntive a quelle di legge, previste dal Fondo Nazionale Marittimi FANIMAR per morte, infortunio e invalidità permanente elevate ciascuna a 50.000 Euro;
· Sempre a partire dalla stessa data, la quota per la polizza sanitaria integrativa per Comandanti e Direttori di macchina è stata elevata a 1503, 00 Euro, di cui, come previsto 1/3 a carico del marittimo.
Soddisfatta la federazione degli armatori secondo la quale : "L'accordo è stato raggiunto senza il ricorso a nessuna iniziativa di sciopero, a conferma del clima di buone relazioni industriali presente nel settore che ha consentito di superare alcuni momenti di difficoltà dovuti anche alla situazione economica mondiale che inevitabilmente sta avendo riflessi anche sul trasporto marittimo".