Devono essere state ore drammatiche per la Fit Cisl quelle seguite alle dichiarazioni del Segretario Generale Raffaele Bonanni il quale parlando con i giornalisti a margine del congresso della Cisl di Napoli, si è affrettato a confermare la disponibilità dell'Organizzazione alla riforma del diritto di sciopero annunciata dal Governo. Una dichiarazione di disponibilità, seppur limitatamente al sistema dei trasporti, che ha scatenato imbarazzo e reazioni dei tanti lavoratori iscritti alla Fit Cisl al punto da costringere il sindacato dei trasporti della Cisl, guidato da Claudio Claudiani, ad inoltrare immediatamente un sms ai propri delegati per assicurare l'imminente uscita di una nota della segreteria in grado di esprimere una chiara presa di posizione sul delicato argomento.
E non potevano essere più espliciti se è vero che nel documeto diramato dalla Segreteria Nazionale (disponibile sul sito www.fitcisl.it), si conferma "una netta contrarietà in merito all'ipotesi di sciopero virtuale, così come a quella di un referendum preventivo. Appare, inoltre, non condivisibile - si legge ancora nella nota - "l'istituto" della dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero in quanto implicito nella garanzia dei servizi minimi".
Il forte disagio viene confermato dalla convocazione d'urgenza per giovedì 5 marzo del Comitato Esecutivo della FIT che avrà per l'appunto il compito di "discutere e assumere un orientamento alle problematiche inerenti il disegno di legge varato dal Consiglio dei Ministri. Una materia - conclude la nota della segretria Fit Cisl - delicata e complessa che chiama direttamente in causa il sindacato.