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Data: 02/04/2009
Settore:
Dip. Trasp. Pers. Terra
CCNL MOBILITA', CONTINUA IL BRACCIO DI FERRO. - Ancora un nulla di fatto dalla riunione del 1° aprile. Intanto Fise Assofer disdice il CCNL Attivitą Ferroviarie e il relativo accordo di confluenza

CCNL Mobilità. Ancora infruttuoso il confronto proseguito in sede ministeriale.

Neanche l'incontro odierno, iniziato nel pomeriggio e terminato in serata, ha registrato le condizioni necessarie alla concretizzazione del protocollo "preliminare" proposto dal Ministero di Infrastrutture e Trasporti e intorno al quale il negoziato è imperniato da oltre tre mesi.

Anche in questa occasione, su proposta della delegazione ministeriale, le parti hanno proseguito il confronto sugli aspetti di carattere economico riferiti, in particolare, all'anno contrattuale 2008, nel frattempo trascorso.

Da parte sindacale è stata ribadita la proposta già presentata in occasione del precedente incontro dell'11 marzo scorso e, poi, nel successivo incontro del 25 marzo.

Tale proposta prevede la possibile regolazione dell'anno 2008 attraverso "una tantum", calcolata facendo riferimento al tasso di inflazione reale consuntivato dall'Istat per l'anno scorso ed applicando tale indice alle retribuzioni mensili convenzionali di riferimento, sostanzialmente analoghe tra CCNL del TPL e CCNL delle Attività Ferroviarie, già adottate negli ultimi rinnovi contrattuali dei due settori. Inoltre, la proposta sindacale prevede che l'importo calcolato come appena descritto per l'anno 2008 assuma carattere retributivo strutturale per aprire l'anno 2009, attraverso il conseguente adeguamento degli importi contrattuali tabellari con decorrenza gennaio.

Come già in occasioni precedenti, sulla proposta si sono registrate posizioni distinte delle diverse associazioni datoriali. In particolare:



Astra, Anav e Federtrasporto hanno dichiarato percorribile la prima parte della proposta sindacale (regolazione attraverso "una tantum" dell'anno contrattuale 2008), ma hanno sostenuto la necessità di frazionare (a gennaio e a settembre) il conseguente adeguamento degli importi contrattuali tabellari;



Ancp, senza pronunciarsi nel merito, ha chiesto tempo per svolgere una propria verifica interna;



Fise non si è presentata alla riunione, senza alcuna comunicazione preventiva al Ministero, ma, probabilmente, come atto conseguente alla comunicazione di disdetta del CCNL Attività Ferroviarie e del relativo accordo di confluenza, comunicata alle Organizzazioni Sindacali il 30 marzo.



In particolare con riferimento a Fise, la delegazione sindacale ha denunciato al Ministero la particolare gravità della recente decisione dell'associazione datoriale che, in questo modo, ha inteso condizionare in modo strumentale il percorso contrattuale, ma, soprattutto, rischia di provocare una pesantissima vertenza sindacale nel settore degli appalti ferroviari dei servizi di pulizia e accessori.

Al contempo, però, la delegazione sindacale ha sottolineato alla delegazione ministeriale la responsabilità in capo al Ministero, il quale, da oltre un mese, ha dichiarato la propria disponibilità - concretamente, però, elusa - ad attivare l'iniziativa richiestagli da Fise e Ancp per verificare la situazione del settore.

Da parte loro, i rappresentanti di FS (presenti alla riunione nell'ambito della delegazione di Federtrasporto), su richiesta della delegazione ministeriale hanno svolto una sintetica descrizione della situazione degli appalti ferroviari e hanno confermato la loro disponibilità, peraltro già espressa in passato, ad aderire all'eventuale iniziativa sul settore che sarà assunta dal Ministero.

Inoltre, su richiesta della delegazione ministeriale, gli stessi rappresentati FS hanno informato che Trenitalia sta valutando se e in che misura la disdetta contrattuale comunicata da Fise alle Organizzazioni Sindacali, ma non al committente, configuri violazioni ai presupposti di ammissibilità alla gara contenuti nella procedura di bandi in corso.

Il complesso quadro appena descritto ha ancora una volta riscontrato un inadeguato atteggiamento della delegazione ministeriale, sia rispetto alle questioni di natura contrattuale, che rispetto all'ulteriore difficoltà determinata nel negoziato dall'atteggiamento di Fise.

Dopo un'interruzione di circa un'ora, la delegazione ministeriale è tornata in riunione e proposto un nuovo aggiornamento del confronto, per il quale ha ipotizzato la data dell'8 aprile, termine entro il quale, tra l'altro, il Ministero dovrebbe convocare le parti interessate alla vicenda del settore degli appalti ferroviari e verificare il rientro in Fise del percorso contrattuale.

Da parte sindacale è stato infine ribadito alla delegazione ministeriale che, rispetto all'ipotesi di Protocollo "preliminare" presentata dal Ministro alle parti sociali fin dal 29 gennaio scorso, permane dissenso su:



l'estrema incertezza sul percorso negoziale che dovrebbe portare, successivamente allo stesso Protocollo "preliminare", verso il nuovo CCNL della Mobilità;



la sostanziale inconsistenza dell'impegno descritto dal Ministero di Infrastrutture e Trasporti per l'adozione di un'idonea clausola sociale rispetto ai processi di liberalizzazione, riassetto del sistema delle imprese, gare ed affidamento del servizio.

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