Vertice istituzionale all'Aquila con il ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro che ha incontrato il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco ed i rappresentanti delle istituzioni abruzzesi. Numerosi gli interventi a cominciare da quello del Presidente della giunta regionale che ha elencato tutte le priorità dell'Abruzzo consegnando al Ministro un memorandum di 16 pagine contenente le caratteristiche strutturali della regione nonchè il quadro degli interventi in programma e in corso di realizzazione da parte dell'amministrazione. Del Turco ha spiegato a Di Pietro di «non voler fare la lista della spesa», ma di dover comunque approfittare della presenza del Ministro per illustrare «i drammi storici ancora irrisolti di questa regione». LE PRIORITA' 1) Autostrade. Severo il giudizio del Presidente Del Turco sulle autostrade gestite dal gruppo Toto: «l'unica cosa che funziona realmente è il pagamento del pedaggio». 2) Trasporto ferroviario e collegamento con la Capitale: «Abbiamo difficolta' che altre citta' come Milano e Napoli hanno risolto o stanno risolvendo con l'alta velocita'». 3) Porti «Ne abbiamo quattro: Giulianova, Pescara, Ortona e Vasto. E' necessario potenziarli - ha spiegato il Presidente al Ministro - in modo che, almeno uno di essi, diventi internazionale». Nel corso dell'incontro sono intervenuti anche i sindaci di Teramo, Gianni Chiodi, e di Pescara, Luciano D'Alfonso, e il presidente della Provincia dell'Aquila, Stefania Pezzopane, i quali hanno elencato quelle che ritengono le priorita' delle loro aree.
Il ministro per le Infrastrutture, Antonio Di Pietro, si è rivolto alla folta platea di rappresentanti delle Istituzioni, della politica, delle forze sociali e produttive garantendo un trattamento particolare alla luce del fatto che negli ultimi anni il territorio e' stato trascurato dai governi nazionali. «Nessuna somma prevista nei 174 miliardi di eurio e' stata destinata per qualche opera in Abruzzo - ha affermato il Ministro - nonostante siano stati trovati 58 miliardi per opere messe in cantiere. Credo - ha concluso - che ci sia stata una disparita' di trattamento forse perche' il governo locale dell'Abruzzo non veniva ben visto»
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