|
|
|
Pescara, 22/11/2024
Visitatore n. 740.894
|
|
|
|
|
|
«CORRI BISONTE CORRI», IL MONDO DELL'AUTOTRASPORTO MESSO A NUDO DA SANTORO - Azzola (Filt Cgil): «Oggi l'unico a pagare è l'autista, schiacciato tra mantenere il posto di lavoro o rispettare il Codice della Strada» Multimedia (la puntata di AnnoZero) |
|
La puntata di Annozero, andata in onda il 4 giugno su Raidue e dedicata interamente al mondo dell'autotrasporto, ha destato vivo interesse non solo tra i protagonisti di questo particolare settore, ovvero i camionisti ma anche tra le stesse associazioni italiane di autotrasportatori che congiuntamente alle organizzazioni sindacali hanno avuto modo di apprezzare, seppur con i dovuti distinguo, l'iniziativa del giornalista Michele Santoro. Corri bisonte corri! con questo slogan Annozero ha infatti dedicato uno speciale reportage realizzato da Roberto Pozzan con la collaborazione di Monica Giandotti per mettere a nudo le difficoltà quotidiane cui vanno incontro gli autotrasportatori. In totale quattro settimane di ripresa per la realizzazione di un lungometraggio che mostra l'Italia dalla cabina di un tir.
Tra i primi a congratularsi con l'iniziativa di Santoro è stato Michele Azzola, segretario nazionale della Filt Cgil «Annozero - ha sostenuto l'esponente sindacale - ha il merito di essere la prima trasmissione che si occupa di autotrasporto non in presenza di incidenti gravi. Lo spaccato che emerge dalla trasmissione - ha proseguito Azzola - è una tragica fotografia di un Paese che ha deciso di non governare l'economia. I Governi che si sono succeduti negli ultimi vent'anni hanno evitato di affrontare le problematiche dell'autotrasporto perché imprigionati dalle associazioni di rappresentanza che quotidianamente minacciano il fermo della circolazione. Inaccettabile - sostiene Azzola - è verificare che le stesse aziende che adottano tali comportamenti sono beneficiarie di contributi statali (sconti sui pedaggi autostradali, incentivo all'acquisto di nuovi veicoli, sconti sui premi Inail) nonostante impongano condizioni di lavoro inaccettabili con il conseguente rischio di situazioni di pericolo sulle strade italiane. Il sindacato - ricorda il rappresentante della Filt Cgil - da anni è impegnato in una lotta solitaria che passa dalle denunce alla Procura della Repubblica (come nel caso dell'incidente occorso sull'autostrada Venezia Trieste in cui hanno perso la vita sette persone senza che nessun intervento sia stato realizzato) alle richieste di incontro ai Ministeri dei Trasporti e del Lavoro senza ricevere mai risposta. Secondo Azzola: «Il Governo deve convocare le parti sociali ed avviare una riforma dell'autotrasporto in grado di ridurre in maniera significativa il numero delle imprese per riportare l'Italia nell'ambito della normalità europea. La crisi - prosegue il sindacalista - sta mettendo in difficoltà le aziende che cercano di operare nel rispetto delle regole che rischiano, concretamente, di dover chiudere l'attività e lasciare campo libero ad imprese che fanno dell'illegalità il principio ispiratore della concorrenza sul mercato». Per Azzola infine «la violazione delle norme deve vedere la responsabilità dell'azienda di trasporto e di quella committente, oggi l'unico a pagare è l'autista, schiacciato tra mantenere il proprio posto di lavoro oppure rispettare le regole del Codice della Strada»
Anche il presidente della Federazione autotrasportatori italiani (Fai), Paolo Uggè, ha speso parole di ringraziamento nei confronti di Michele Santoro «per aver portato a conoscenza degli italiani le verità nascoste che riguardano il settore». Secondo il numero uno della Fai, «quanto mostrato nei servizi è una parte di queste verità: controlli in diminuzione, regole non applicate, gente che generalmente opera indisturbata nella mancanza del rispetto delle regole». E va all'attacco, facendo anche qualche proposta. «Le istituzioni - dice Uggè - facciano la loro parte e diano da subito attuazione a quell'impegno sottoscritto nel lontano novembre 2005, che prevedeva l'istituzione di pattuglie dedicate ai controlli mirati, da realizzare almeno 10 in ogni provincia. Secondo gli ultimi dati - ricorda - i controlli nel 2008 sul 2007 sono invece diminuiti».
Il segretario generale di TrasportoUnito Fiap, Maurizio Longo, sostiene che ora è necessaria una commissione d'inchiesta sul mercato dell'autotrasporto e sulle responsabilità dei committenti. Secondo Longo, quello che emerge è «un grande mercato degli schiavi, nel quale ogni mezzo, incluso un quotidiano attentato alla sicurezza, è lecito pur di garantire il profitto a chi considera l'autotrasporto una comoda cassa di compensazione per sue inefficienze». TrasportoUnito chiede quindi a Governo e Parlamento una commissione d'inchiesta finalizzata a introdurre anche in Italia forme automatiche di responsabilizzazione della committenza, come accade da anni in Paesi come la Francia, la Germania e l'Olanda.
Il Codacons, dal canto suo, presenta oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. «Nell'atto - dice l'associazione - si chiede di aprire delle indagini valutando ipotesi penalmente rilevanti, quali associazione a delinquere, falso, attentato alla sicurezza dei trasporti e uso di sostanze stupefacenti». Il Codacons chiede poi alla magistratura l'identificazione di chi ha parlato di droga, orari imposti contro la legge, falsificazione di documenti e alterazioni degli strumenti di controllo nel corso della trasmissione.
Da parte sua, Santoro è più che soddisfatto per gli ascolti registrati. «Per un documentario - ha detto - è un risultato da record». Il film di un'ora e 22 minuti ha ottenuto il 15,97% di share ed è stato seguito da 3 milioni 793mila spettatori.
«CORRI BISONTE CORRI» - Speciale AnnoZero musiche originali Andrea Guerra e Rocco Petruzzi fotografia di Vincenzo Campitello e Raoul Garzia montaggio di Andrea Mastronicola voce narrante di Roberto Pedicini
|
|
|
|
|