Il Campo di Murata Gigotti di Coppito (L'Aquila) ha ospitato lo scorso 16 giugno il Comitato Direttivo della Filt Cgil Abruzzo allargato per l'occasione al Comitato di Settore della mobilità (Trasporto locale e attività ferroviarie) ed al Coordinamento dei giovani della Filt regionale.
In un clima surreale (ma forse solo per chi ha visitato per la prima volta L'Aquila dopo il terremoto) e in una giornata fortunatamente soleggiata, le delegate e i delegati della Filt Abruzzo si sono ritrovati a discutere di questioni sindacali nel bel mezzo del Campo di Coppito, accanto alla tendopoli che la Cgil, insieme ad altre associazioni operanti sul territorio, sta gestendo sin dalle ore immediatamente successive al terribile sisma dello scorso 6 aprile.
Esaurite le procedure per l'illustrazione e l'approvazione del bilancio consuntivo 2008, il presidente del Direttivo Amelia Bucci e il Segretario Generale della Filt Abruzzo Luigi Scaccialepre (nella foto) , ringraziando per la partecipazione la numerosa delegazione intervenuta, hanno dato immediatamente la parola al compagno Marco Ammaniti responsabile regionale della viabilità (Anas) ma soprattutto testimone diretto delle sofferenze che i tanti cittadini di L'Aquila e provincia stanno affrrontando da ormai circa tre mesi. Ammaniti dopo aver espresso alcune brevi e toccanti considerazioni di carattere generale sugli effetti del sisma e sulle prospettive future sull'economia e sulla popolazione del comprensorio, ha descritto minuziosamente i danni arrecati alle infrastrutture Anas e le difficoltà operative legate alla gestione del personale nel post terremoto.
Quindi sono stati affrontati gli altri due argomenti oggetto all'ordine del giorno, ovvero "l'accordo programmatico per il rilancio competitivo del gruppo FS" e il "protocollo del 30 aprile sul nuovo CCNL della mobilità". Le comunicazioni sulle due questioni di estremo interesse ed attualità, sono state affidate ai responsabili regionali Gaetano Iacobucci e Franco Rolandi (a sinistra nella foto). Le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale della Cgil Abruzzo Gianni Di Cesare (a destra nella foto) il quale ha evidenziato come il sisma abbia aggravato una situazione che per il Paese e per l'Abruzzo era già di per sè drammatica. Il drastico taglio delle entrate fiscali e la rivisitazione della spesa pubblica per un cratere di territorio che comprende circa 120mila persone, rischia di far saltare tutti i piani del Governo che con il pretesto del sisma, sta cercando di distogliere l'attenzione del paese dai problemi reali. Il terremoto in Abruzzo viene gestito sottovalutando e minimizzando il problema dei problemi che è quello di individuare dove reperire le risorse. «Nonostante un sistema creditizio, importantissimo per la ricostruzione, ma purtroppo del tutto particolare e anomalo - ha sottolineato Di Cesare - il Governo ignora che le sole sottoscrizioni volontarie non sono sufficienti e che pertanto occorrerebbe una tassa di scopo per affrontare i tanti problemi la cui entità, evidentemente, non può essere percepita da chi non li vive in prima persona». Secondo il Segretario della Cgil Abruzzo «Il trasporto collettvo insieme alla scuola e al sociale rappresentano i punti cardine per la ricostruzione di una regione che con ogni probabilità, alla fine di quest'anno, deterrà il triste primato del più alto livello di cassa integrazione e di ammortizzatori sociali rispetto alla popolazione regionale». In merito ai finanziamenti di 6 miliardi (vedi i progetti finanziati) che il Governo si appresterebbe a destinare per le infrastrutture in Abruzzo, La Cgil e la Filt Abruzzo intendono proporre un confronto serrato con il Governo regionale sia per modificarne i progetti alcuni dei quali incomprensibili ed inutili come nel caso del nuovo collegamento ferroviario L'Aquila-Tagliacozzo a binario unico ma anche per rilanciare l'intermodalità nel collegamento con Roma e l'integrazione dei servizi di tpl e che veda il coinvolgimento dell'Ama, l'azienda municipalizzata aquilana.