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Pescara, 22/11/2024
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Data: 14/06/2010
Settore:
Cgil Abruzzo
MANOVRA ECONOMICA E TRASPORTI. LA FILT E LA CGIL ABRUZZO DENUNCIANO LE FORTI RICADUTE PER L'ABRUZZO - Pesanti tagli di risorse dallo Stato: 54 milioni per il 2011 e 60,7 milioni per il 2012. Riduzione significativa dei servizi e dei livelli occupazionali nel settore - Rassegna stampa locale - Rassegna stampa nazionale

La manovra economica mette in ginocchio il Trasporto Pubblico Locale. E' la conclusione alla quale sono arrivate Filt e Cgil Abruzzo approfondendo la lettura del testo attualmente in discussione in Parlamento. In una nota diffusa da Domenico D'Aurora e Luigi Scaccialepre (nella foto), la Cgil e la Filt regionale manifestano viva preoccupazione per i pesanti tagli dei trasferimenti di risorse dallo Stato a Regioni ed Enti Locali. Complessivamente - si legge nella nota - sarebbero 3,5 miliardi di euro che potrebbero essere sottratti al settore dei trasporti pubblici locali cosa che comporterebbe per l'Abruzzo tagli di 54 milioni per il 2011 e di 60,7 milioni per il 2012. Una riduzione di quasi il 40% delle risorse oggi disponibili (146 milioni) dedicate ai servizi su gomma e a quelli ferroviari di carattere regionale.
Tutto ciò comporterà a partire dai prossimi mesi, una riduzione significativa dei servizi e dei livelli occupazionali nel settore. La Regione infatti , precisano D'Aurora e Scaccialepre - non ha risorse proprie da investire e le misure conseguenti non potrebbero che essere: o il raddoppio del costo dei biglietti - che chiaramente comporterebbe anche un deterrente per chi usa il mezzo pubblico - oppure la riduzione del 40% dei servizi, che potrebbe avere come conseguenza anche la riduzione degli addetti.
Una prospettiva che contraddice quanto finora da tutti affermato sull'esigenza di un trasporto pubblico efficiente come motore della ripresa e dello sviluppo dei nostri territori.
I lavoratori dei trasporti della nostra regione saranno chiamati ad aderire, anche per contrastare questa ipotesi, allo sciopero generale proclamato per il 25 p.v. dalla Cgil nazionale.
Oggi, ed in questa situazione, affermiamo con maggiore forza che non è più rinviabile quel processo di ottimizzazione e lotta agli sprechi, da anni oggetto di discussione e condivisione dall'intera classe politica Abruzzese, così come siamo convinti che non si possa più leggere continuamente dalla stampa locale e assistere all'uso delle aziende pubbliche del settore per ricollocare uomini con nessuna esperienza specifica ma con amicizie importanti nel mondo politico regionale.
Queste aziende (Arpa, G.T.M., Sangritana), al di là degli annunci preelettorali, continuano a rimanere "stipendifici", dove non si è completata la riduzione del numero dei componenti dei consigli di amministrazione, seppure previsti da una legge regionale, dove si continuano a nominare figure dirigenziali costosissime e non necessarie, dove si continuano a proporre nuovi dirigenti e figure apicali e contratti di consulenze esterne.
Nel contempo rimangono le anomalie di una Regione proprietaria (unico caso in Italia) di tre aziende pubbliche di trasporto con personalità giuridiche distinte e separate, che svolgono analoghi servizi spesso nello stesso territorio, senza la possibilità di avere le necessarie sinergie e recuperi di sprechi e sovrapposizioni e la contestuale riduzione dei costi che attengono anche i "costi della politica"
Non è più possibile - concludono nella nota Cgil e Filt Abruzzo - che si continuino a mantenere privilegi insostenibili economicamente, socialmente e moralmente in una regione dove la situazione economica ed occupazionale è drammatica, dove il livello di tassazione per i cittadini è tra i più alti del paese e dove sono note le conseguenze dovute al terremoto. E' ora che si dia un segno forte di responsabilità, di rigore nella gestione dei servizi pubblici, visto che si chiedono sacrifici a cittadini.

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