Il Convegno organizzato dal gruppo consiliare regionale dell’Idv all’auditorium Petruzzi di Pescara, ha costituito senza dubbio un’iniziativa di cui vi era estremamente bisogno e su questo aspetto si sono trovati almeno per una volta tutti d’accordo, imprese, sindacati, associazioni e rappresentanti della politica sia di maggioranza che di opposizione.
La necessità della riforma, l’azienda unica, l’incombenza delle gare sono materie per le quali i governi regionali che si sono avvicendati negli anni hanno speso fiumi di parole, investito in studi e progettazioni con costi esorbitanti per la collettività, senza addivenire ad alcun risultato concreto.
I tagli devastanti imposti dalla manovra economica varata dal Governo e che, senza ritardi e senza sconti, produrranno effetti, quelli sì concreti, sulle risorse destinate al trasporto pubblico locale, hanno fatto svegliare dal torpore un po’ tutti, compresi coloro che di fronte alle dichiarazioni allarmanti e alla mobilitazione della Filt Cgil Abruzzo dello scorso luglio, facevano “spallucce” quasi a voler significare che si trattasse di inutile allarmismo verso l’utenza e i lavoratori del settore.
Davvero nutrita la partecipazione al Convegno voluto da Carlo Costantini, capogruppo regionale dell’Idv. Sostanzialmente erano presenti quasi tutti i portatori d'interesse (in gergo stakeholder) previsti da quell'ormai noto tavolo tecnico annunciato pochi giorni fa dall’Assessore ai trasporti Giandonato Morra e che si riunirà per la prima volta il prossimo 10 settembre con la partecipazione di 31 sigle, tra sindacati, aziende pubbliche e private, consumatori, Anci e Upi. ATTENZIONE: NELLE PROSSIME ORE SARANNO DISPONIBILI IN FORMATO AUDIO I PRINCIPALI INTERVENTI REGISTRATI NEL CONVEGNO
MASCITELLI «NEL TAVOLO TECNICO C'E' UN CONVITATO DI PIETRA: IL TEMPO». QUANDO FITTO E MATTEOLI DISSERO CHE NON CI SAREBBERO STATI TAGLI DELLERISORSE AL TPL - Nella relazione introduttiva affidata al Senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore regionale Idv, è stato evidenziato come il capitolo dei trasporti costituisca un’emergenza al pari della sanità. «C’è bisogno di interventi urgenti e incisivi – ha affermato Mascitelli - altrimenti dal primo gennaio i tagli drastici alle risorse previsti dalla manovra si ripercuoteranno su studenti, pensionati, lavoratori». Pur apprezzando l’iniziativa dell’Assessore per la costituzione del Tavolo tecnico e della contestuale task force, l’esponente dell’Idv ha ricordato come i tempi siano davvero risicati: «Nel tavolo tecnico è seduto un convitato di pietra che è rappresentato dal tempo. Da gennaio i tagli saranno una realtà». Nel corso della relazione Mascitelli ha evidenziato come sulla paventata volontà di apportare tagli al settore del trasporto pubblico locale, il Governo fino all’ultimo abbia cercato di smentire quello che poi puntualmente si è verificato. Sono state ricordate infatti le affermazioni sia del Ministro Fitto che del Ministro Matteoli (giugno 2010) i quali in due diverse occasioni, annunciarono che nella Finanziaria predisposta dal collega Giulio Tremonti, non sarebbero stati inseriti tagli alle risorse destinate al trasporto pubblico locale. Preleva l'intervento integrale in formato mp3
D'ANDREA «LA MANCATA FUSIONE DELLE TRE AZIENDE REGIONALI E' UNA CONTRADDIZIONE. IL GRUPPO DIRIGENZIALE NON VIENE SCELTO SU BASE MERITOCRATICA» - Il dibattito è stato aperto dall’Associazione dei Consumatori Codici rappresentato da Giovanni D’Andrea il cui intervento è stato apprezzato per la fermezza con la quale sono state esternate alcune considerazioni sul trasporto regionale. «Dalle frequenti lamentali che quotidianamente riceviamo dagli utenti – ha affermato D’Andrea – la regione Abruzzo è ad un livello molto basso nell’organizzazione e nella qualità dei servizi». Le responsabilità di questi disservizi sarebbe da imputare – secondo l’esponente dei consumatori – nella mancata introduzione di sistemi di competizione previsti dal Decreto Burlando in attuazione di normative europee. «L’Abruzzo, contrariamente a quasi tutte le altre regioni italiane e a distanza di 13 anni dal decreto Burlando, non ha attivato alcuna procedura per affidare le linee di trasporto pubblico locale attraverso gare di appalto di evidenzia pubblica». Un’altra contraddizione abruzzese è la mancata fusione delle tre aziende regionali di tpl . «La fusione di Arpa, Gtm e Sangritana oltre a creare un notevole risparmio alle casse regionali e all’erario, andrebbe a sfociare in una migliore e più efficiente razionalizzazione del servizio pubblico, con notevoli e positive ricadute sulla qualità del servizio». Le tre aziende separate – ha affermato D’Andrea -comportano spese esorbitanti per gli organi politici e per le stesse Direzioni Generali, lauti stipendi per Direttori che sfiorano i 100000 euro l’anno. A ciò va aggiunto che molte tratte sono percorse simultaneamente dai tre vettori mentre importanti agglomerati cittadini vengono clamorosamente esclusi dai servizi di trasporto. Insomma, secondo l’esponente dei consumatori, queste aziende, così come per la sanità, sono utilizzate dalla classe politica «per fini clientelari per voti di scambio e finanziamento illecito. Né i governi di centrosinistra né quelli di centrodestra hanno operato per un servizio davvero efficiente per la collettività. Tutti hanno sfruttato le tre aziende pubbliche di trasporto sia per mantenere le promesse elettorali attraverso le nomine nei Consigli di Amministrazione che per conservare un serbatoio di assunzioni clientelari di parenti e amici». Parole e accuse pesanti che non risparmiano le stesse Organizzazioni Sindacali «Alcune Organizzazioni, non tutte, si rendono complici nel difendere piccoli e grandi privilegi adottando politiche clientelari e consociative anziché difendere i diritti del cittadino e dei dipendenti» - ha tuonato Giovanni D’Andrea Preleva l'intervento integrale in formato mp3
MASSIMO CIRULLI (PRESIDENTE ARPA) «LO STUDIO DELLA KPMG, DIVENTATO UNA SORTA DI TOTEM, POTEVA ESSERE EVITATO CON UNA RACCOMANDATA DI APPENA 5 EURO» - Massimo Cirulli è stato il solo tra i tre Presidenti delle rispettive aziende pubbliche chiamate in causa rispetto all'ipotizzato progetto di fusione, ad intervenire nel corso del Convegno. Lo ha fatto, non risparmiando critiche allo studio effettuato dalla Kpmg sulle ipotesi di fattibilità dell'azienda unica. «Lo studio della Kpmg redatto per ipotizzare la fusione di Arpa Gtm e Sangritana, - ha sostenuto Cirulli - è diventato una sorta di totem, quasi fossero le tavole ricevute da Mosè. Lo studio costato 150 mila euro poteva essere evitato con la spesa di 5 euro, il costo di una raccomandata ...» Secondo il Presidente di Arpa, il vero dilemma che la Kpmg avrebbe dovuto sciogliere è quello di capire se esiste il rischio, in caso di fusione, di perdere i contributi ministeriali concessi alle ex gestioni governative in virtù dei contratti di servizio stipulati con il passaggio delle aziende Gtm e Sangritana dallo Stato alle Regioni. Preleva l'intervento integrale in formato mp3
CARLO COSTANTINI «GIOCHIAMO A CARTE SCOPERTE SENZA PARTIRE DA POSIZIONI IDEOLOGICHE» -«Dobbiamo affrontare il problema senza partire da posizioni ideologiche che appartengono al passato». Con questa premessa il capogruppo regionale dell’Idv, nonchè principale promotore del convegno sul futuro del tpl, si è rivolto alla platea, apprezzando la volontà dell'Assessore Morra a voler andare oltre quelle logiche. «Occorre pertanto giocare a carte scoperte, sapendo che la partita è difficilissima - ha sostenuto Costantini. Sono stati combinati disastri in passato sia dal centro sinistra che dal centro destra, nessuno ora può dire - afferma il leader dell'Idv - sono il primo, prima di me nessuno». Chiaro il riferimento a chi ha tentato nel corso del convegno di evidenziare presunte specificità positive ed esempi virtuosi. «Esempi non virtuosi ci sono anche oggi: basti pensare ad alcune società pubbliche di trasporto che vedono ulteriormente incrementare il numero di dirigenti, di funzionari e del personale amministrativo» Costantini ha inoltre affrontato il tema dell'azienda unica definendo «un ragionamento debolissimo quello di non fondere le aziende pubbliche nel timore di perdere i finanziamenti. Se ilcentrodestra non vuole la fusione delle società di trasporto - ha precisato l'esponente Idv -devo dirlo con chiarezza spiegandone le ragioni. La fusione produce benefici giganteschi che non si limitano ai risparmi derivanti dalla soppressione dei Consigli di Amministrazione». Anche sulla necessità della separazione gomma/ferro Costantini si è reso disponibile a qualsiasi soluzione con una condizione imprescindibile «che la Sangritana faccia solo ferro perche se con i soldi del ferro fa altro, altera il mercato. L’Arpa - ha proseguito Costantini - prende contributi pari a un quarto rispetto a quelli percepiti da Sangritana». Una stoccata anche alle aziende private che nel rivendicare il diritto ad allargare le quote di mercato, hanno parlato di conflitto d'nteresse tra Ente Regione e società di proprità della stessa Regione. «Bene o male tutti hanno i propri conflitti d’interesse, comprese le stesse aziende private che vorrebbero acquisire le tratte più remunerative, scaricando sulla parte pubblica quelle più rognose Preleva l'intervento integrale in formato mp3
LUIGI SCACCIALEPRE «BENE IL TAVOLO TECNICO, MA LE SOLUZIONI DEVONO ARRIVARE AL MASSIMO ENTRO DUE MESI. IL TAGLIO DEI TRASFERIMENTI PRODURRÀ AUMENTO DEI PREZZI, MENO SERVIZI, MENO POSTI DI LAVORO IN UN SETTORE CHE NON HA GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI» Preleva l'intervento integrale in formato mp3