Su Alitalia serve agire subito per arrivare vivi tra tre mesi. E' questa la posizione espressa dal segretario generale della Filt Cgil Fabrizio Solari. presente all'incontro in corso tra sindacati e governo sulla situazione della compagnia aerea, secondo quanto riferiscono fonti presenti all'incontro. 'C'è una sensibilità diversa sui tempi - ha detto Solari riferendosi alle parole del premier Romano Prodi - e ci rendiamo conto che tre mesi sono anche pochi per definire le situazioni strategiche. Tre mesi sono probabilmente il minimo necessario. Ma per il quotidiano, per la gestione operativa settimanale, occorre intervernire subito per arrivare vivi tra tre mesi. Vediamo con favore l'assunzione di responsabilità del governo, ma alcune decisioni possono essere assunte subito'. Ha poi aggiunto: ''Non intendo condividere la responsabilità di assistere passivamente a un'ulteriore distruzione di ricchezza. Se Prodi dice che le sorti di Alitalia sono assunte in prima persona dal governo, che ci sono contatti in corso ed occorrono tre mesi per un quadro preciso, si assume le responsabilità''. L'azienda, comunque, ''deve rispettare ciò che ha detto il governo e se ci saranno iniziative unilaterali da parte dell'Alitalia la richiesta di una tregua di tre mesi non avrebbe più senso''.
Prodi: «Abbiamo tempo fino a gennaio per evitare il fallimento». Bianchi «Occorre ridefinire la missione della compagnia »
«L'Alitalia vive il momento piu' difficile della sua storia. La situazione e' completamente fuori controllo e non vedo paracadute. Abbiamo tempo fino a gennaio per una soluzione concordata per evitare il fallimento. L'Alitalia ha perso quote di mercato all'interno e all'estero: e' un problema che interessa tutto il paese e non ha senso parlare di una ristrutturazione o di una ricapitalizzazione senza una strategia nazionale e internazionale». E' quanto ha affermato il presidente del Consiglio, Romano Prodi all'avvio del tavolo con i sindacati sull'Alitalia. Per il Ministro dei Trasporti Bianchi presente anch'egli al tavolo di confronto con i sindacati «l'obiettivo e' di farla diventare ''un forte vettore nazionale e poi darle una forte alleanza. Occorre ridefinire la missione della compagnia e restituire centralita' al cliente e ai lavoratori»
LEGGI RASSEGNA STAMPA - "Il secolo XIX" del 10/10/2006
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