Trentotto persone sono indagate nell'ambito dell'inchiesta della procura di Lucca sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno del 2009, che ha provocato 32 morti. Fra gli indagati figura praticamente tutta la catena di comando delle Ferrovie dello Stato, dall’amministratore del gruppo Mauro Moretti (che fino al 2006 è stato amministratore di Rfi), al suo successore alla guida di Rfi Michele Mario Elia, all’amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, all’amministratore delegato di Fs Logistica Gilberto Galloni, a Mario Castaldo, direttore della Divisione Cargo. Ci sono poi responsabili e tecnici della Gatx, la multinazionale proprietaria delle ferrocisterne coinvolte nel deragliamento, e della officina Jugenthal di Hannover dove era stato revisionato il carrello che si spezzò a Viareggio, nonché il responsabile e i tecnici delle officine Cima di Bozzolo (Mantova), dove tre mesi prima del disastro il carrello inviato dalla Jugenthal era stato montato sulla ferrocisterna. Le società chiamate in causa sono la Gatx Rail Austria, la Gatx Rail Germania, la Officina Jugenthal (che è della Gatx), il Gruppo Ferrovie dello Stato, Rfi (Rete ferroviaria Italiana), Trenitalia, Fs Logistica, e la Cima Riparazioni.