Con la pubblicazione del decreto legislativo in Gazzetta Ufficiale, diventano operative le regole più favorevoli per il pensionamento dei "lavoratori usuranti". La nuova normativa riconosce il diritto ad avere in anticipo la pensione a quei lavoratori che hanno svolto, per almeno sette degli ultimi dieci anni e, a partire dal 2018, per almeno metà della vita lavorativa, alcune attività lavorative specifiche: lavori in galleria, lavori nelle cave (ad alte temperature), lavorazione del vetro, addetti alla catena di montaggio,conducenti di autobus e pullman turistici. Sono ammessi a questo beneficio anche i lavoratori notturni. I documenti per provare il lavoro usurante dovranno esser trasmessi dal lavoratore, e le aziende dovranno collaborare a reperirli. Entro un mese dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo, un provvedimento del Ministro del Lavoro dovrà precisare le formalità per la presentazione di domanda e documenti.
Nei primi tre anni di applicazione, le nuove norme hanno a disposizione circa un miliardo di euro. Dal 2013, per ogni anno, sono stanziati per i prepensionamenti da lavoro usurante abituale 383 milioni di euro.