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Pescara, 21/11/2024
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Data: 03/09/2011
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
VISTO CHE NELLE TV E SUI GIORNALI SI PARLA SOLO DELLO SCIOPERO DEI CALCIATORI, NOI INVECE VI SPIEGHIAMO COSA PREVEDE LA MANOVRA ECONOMICA - I Provvedimenti decisi dal Governo che hanno indotto la Cgil a proclamare lo sciopero generale - Preleva il volantino della Filt Abruzzo

Visto che nelle tv e sui giornali si parla solo dello sciopero dei calciatori, delle selezioni del grande fratello e del concorso di miss italia

Noi invece vi informiamo sui provvedimenti decisi dal governo che colpiranno lavoratori dipendenti, giovani e pensionati e che hanno indotto la cgil a proclamare lo sciopero generale



TAGLI AGLI ENTI LOCALI (Comuni, Province e Regioni). - Gli effetti drammatici nel settore dei trasporti li abbiamo purtroppo già constatati quest’anno con le note ripercussioni sulle corse tagliate, sull’occupazione (vedi Arpa/Gtm) e sulle tariffe (a proposito dal 1° settembre scatteranno gli aumenti di biglietti e abbonamenti). Ulteriori ed ingenti riduzioni di risorse da parte del Governo, sono state confermate anche per il 2012 e per i successivi anni, cosa che metterà a repentaglio l’intero sistema dei trasporti e costringerà gli enti locali ad introdurre addizionali fiscali a carico dei contribuenti se non addirittura misure più drastiche quali le dismissioni delle stesse aziende pubbliche di trasporto.

LIBERALIZZAZIONI E PRIVATIZZAZIONI DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI – Ignorando completamente il recente risultato referendario con il quale oltre il 95% dei votanti si è espresso chiaramente a favore dell’abrogazione dell’articolo di legge che prevede la privatizzazione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, il Governo ha deciso un meccanismo perverso di privatizzazione dei servizi locali basato su un sistema di premi e penalizzazioni che di fatto vieteranno eventuali affidamenti in house e obbligheranno gli enti locali ad effettuare le gare.

ANCORA UN ATTACCO ALL’ART.18 E AL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO: LICENZIAMENTI PIU’ FACILI ANCHE SENZA GIUSTA CAUSA – L’art. 8 della Manovra del Governo è semplicemente un attacco ai diritti dei lavoratori, visto che non produce alcun effetto sul risanamento dei conti pubblici. In pratica la norma voluta da Sacconi e dalla Confindustria, riconosce alla contrattazione aziendale la possibilità di derogare dai contratti nazionali e anche dalle leggi sia per la parte economica che normativa (ad esempio sul licenziamento). Di qui l’art.18 dello Statuto dei lavoratori diventerebbe carta straccia.

DA NON CREDERE, TAGLIANO PURE LE FESTIVITA’, CANCELLANDO LA MEMORIA E GLI IDEALI DEL PAESE – Il governo ha deciso di mettere in discussioni anche le festività. il Ministro Tremonti ha stabilito per Decreto di spostare nel tempo la celebrazione delle Festività nazionali e del Santo Patrono. Con l’obiettivo di vietare i cosiddetti «ponti» e di aumentare la produttività, saremo costretti a festeggiare in altre occasioni, giornate emblematiche della recente storia dell'Italia e che con tutta evidenza risultano non molto gradite alle forze politiche che sostengono il Governo. Così via il 1° maggio (che festeggeremo il due dello stesso mese o il trenta di aprile!!), il 2 giugno e il 25 aprile. Via anche il Santo Patrono.

ANCORA UNA VOLTA ATTACCATE LE PENSIONI. SI ALLONTANA SEMPRE PIU’ IL MOMENTO DEL PENSIONAMENTO: ANNULLATI I BENEFICI DEL SERVIZIO MILITARE E DEL RISCATTO DELLA LAUREA (RITIRATO... ULTIM'ORA!!) – Escludendo con un sol colpo gli anni di laurea e di servizio militare dal computo ai fini dell’anzianità lavorativa, il governo penalizzerà tutti i lavoratori, sia quelli che hanno fatto il servizio di leva che dovranno lavorare un anno in più" e sia quelli che hanno riscattato gli anni dell'università e che pur facendo "un contratto con lo Stato" dovranno lavorare dai 4 agli 8 anni in più.

TAGLI ALLA SANITA’, INTRODUZIONE DI NUOVI TICKET E FORTI PENALIZZAZIONI PER I DISABILI – Sono già operativi i ‘super ticket’ da 10 euro per ogni ricetta sulle visite specialistiche e dal 2014 sono previsti nuovi ticket sui farmaci e sulle prestazioni sanitarie, compresi i ricoveri. Le associazioni che si occupano di disabilità sono in stato di mobilitazione contro la manovra finanziaria che prevede penalizzazioni per le assunzioni dei disabili nonché tagli sull’assistenza domiciliare, sul trasporto, creando anche problemi occupazionali. Non sono altresì esclusi riduzioni e nuovi vincoli per le indennità di invalidità civile e di accompagnamento.

UNA VERA MANNAIA SUI LAVORATORI DEL PUBBLICO IMPIEGO (SCUOLA, SANITA’, ENTI LOCALI, ECC.) – Alle già esistenti misure di blocco dei contratti di lavoro e delle retribuzioni previste dalla finanziarie precedenti, sono stati introdotti ulteriori penalizzazioni che pregiudicheranno il riconoscimento della tredicesima mensilità e che faranno ritardare di due anni il pagamento del TFR rispetto alla cessazione del rapporto di lavoro. Un’altra norma prevederà, inoltre, forme obbligatorie di trasferimenti e mobilità del personale appartenente al pubblico impiego, con totale discrezionalità da parte delle rispettive amministrazioni.

POSSIBILI TAGLI ALLE DETRAZIONI FISCALI E AGLI ASSEGNI FAMILIARI DI LAVORATORI DIPENDENTI E PENSIONATI - Se, come sembra probabile, entro il giugno 2013 non sarà adottata la delega fiscale e assistenziale, scatterà il taglio delle agevolazioni fiscali e assistenziali del 5% per il 2013 e del 20% dal 2104. Nel dettaglio la sforbiciata è piuttosto pesante. Ad esempio la deduzione della rendita catastale della prima casa fa risparmiare al contribuente 126,8 euro mentre entro il 2014 supererà a stento i 100 euro. Gli interessi del mutuo passeranno da 328 euro all’anno a 264. Altro pesante intervento è quello relativo alle detrazioni per i figli e coniuge a carico: il taglio del 20% le farà scendere da 829 a 665 euro. L’attuale 19% di agevolazioni sulle spese mediche scenderà al 15%. Così come lo sconto sulle ristrutturazioni edilizie calerà dal 36% al 24%. Le maggiori detrazioni scenderanno quindi a regime del 20% partendo da un dato medio di 1332 euro pro capite.



QUESTI NATURALMENTE SONO SOLO ALCUNI ESEMPI DEI PROVVEDIMENTI CONTENUTI NELLA MANOVRA CHE TELEVISIONI E GIORNALI SISTEMATICAMENTE NASCONDONO ALL’OPINIONE PUBBLICA.



ANCORA UNA VOLTA A PAGARE SARANNO CHIAMATI LAVORATORI DIPENDENTI E PENSIONATI E, PIU’ IN GENERALE LA PARTE DEBOLE DEL PAESE. NESSUN INTERVENTO CONCRETO ED IMMEDIATO SULLA LOTTA ALL’EVASIONE, SUI GRANDI CAPITALI, SUGLI SPRECHI E SUI COSTI DELLA POLITICA.



PER LA CGIL TUTTO CIO’ E’ INIQUO ED INACCETTABILE. PER QUESTO SCIOPERIAMO IL 6 SETTEMBRE PER OTTO ORE E CHIEDIAMO LA MASSIMA ADESIONE DI TUTTI I LAVORATORI.





6 SETTEMBRE 2011: SCIOPERO GENERALE DI OTTO ORE CON MANIFESTAZIONE REGIONALE A TERAMO.



LA FILT CGIL CI SARA’ CON I PROPRI ISCRITTI E CON I LAVORATORI DEI TRASPORTI

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it