Si respira un clima davvero pesante in Gtm. La prima giornata di sciopero ha fatto registrare un'altissima adesione - (Guarda le foto dello sciopero) e un'affollata assemblea organizzata dalle Segreterie Provinciali di Filt Cgil e Uiltrasporti in concomitanza con la giornata di lotta.
Eppure anche di fronte all'evidenza, il Presidente della Gtm Michele Russo ha cercato di ridimensionare e sminuire l'entità della protesta nonché il chiaro malcontento che si registra tra i lavoratori. In un'affollata conferenza stampa, l'imprenditore della comunicazione assegnato dalla politica ad occuparsi del trasporto locale nell'area metropolitana, ha sfruttato il solito argomento della filovia, per sferrare un duro attacco alle Organizzazioni Sindacali (Filt Cgil e Uiltrasporti) che hanno deciso di non allinearsi supinamente alle improvvide decisioni aziendali sulla disdetta degli accordi e su altre questioni.
IL PRESIDENTE DELLA GTM: «DAI SINDACATI SOLO BUGIE» - Per il Presidente della Gtm è tutto falso quanto affermato dalle Organizzazioni Sindacali Filt Cgil e Uiltrasporti, quelle che secondo Russo sarebbero Associazioni "ideologizzate e politicizzate" e che non agirebbero quindi con finalità imparziali e legittime. «Se stiamo a sentire loro, ce ne andiamo tutti di testa, ci porterebbero al fallimento. Le loro richieste sono inattuabili, pena il fallimento e il default dell'azienda» Sono queste alcune pesanti estrapolazioni tratte dalla conferenza stampa convocata da Michele Russo alla presenza dei restanti componenti del Cda e di alcuni Dirigenti Aziendali. Il presidente della Gestione trasporti metropolitani rigetta le "bugie" dei sindacati su "gestioni ballerine", eccessive spese per consulenze e accordi non rispettati.
"LA MIA GESTIONE E' SBAGLIATA? FALSO. I TAGLI DEL 10% IMPOSTI DALLA REGIONE E NON CI RISULTANO PARTICOLARI DISSERVIZI» - "La mia gestione è sbagliata? I tagli sono imposti dalla Regione e a noi non risultano disservizi drammatici. Quei "tagli imposti" - afferma testualmente il Presidente della Gtm Russo - sono il 10% di contribuzione che la Regione ha ridotto al chilometraggio del trasporto pubblico, "contenuti dalla dura trattativa con il ministero dall'assessore regionale Morra, mentre altre regioni sono arrivate a tagli del 40%", commenta Russo. Contributi ridotti che si traducono in 10% di chilometri da percorrere in meno, e se la tendenza negativa sulla forza lavora c'è stata, indubbiamente ricade sugli autisti che quei chilometri devono percorrerli. "Nonostante tutto e nonostante esodi e pensionamenti non abbiamo licenziato nessuno", tuona Russo, che afferma di aver tenuto invariata la maestranza amministrativa".
FILT CGIL E UILTRASPORTI: LA VERITA' SULLA DISDETTA DEGLI ACCORDI E SULLE AFFERMAZIONI DEL PRESIDENTE RUSSO SUI TAGLI ALLA GTM - L'azienda ha attribuito la disdetta degli accordi sulle trasformazioni degli autisti a tempo pieno, al taglio del 10% dei servizi imposto dalla Regione Abruzzo. Nel caso della Gtm, a differenza di quanto invece sostiene il Presidente Michele Russo, non corrisponde al vero ed è quindi assolutamente falso che l'azienda abbia subito tagli dei finanziamenti e delle percorrenze per un valore del 10%.
In realtà, ed è giusto che si sappia, il taglio è stato del 5%, ovvero la metà di quello che hanno subito le altre 55 imprese abruzzesi di trasporto pubblico. Eppure nessuna di queste 55 aziende, evidentemente più penalizzate, hanno inteso colpire il personale nuovo assunto tagliando loro i pochi diritti e le retribuzioni notoriamente già inferiori. Va ricordato inoltre che responsabilmente Filt Cgil e Uiltrasporti hanno contribuito al prepensionamento di 18 unità lavorative, attraverso la sottoscrizione di un accordo risalente all'ottobre dello scorso anno che ha consentito, quindi, di recuperare integralmente il citato taglio del 5% sui servizi. Non si comprendono quindi le vere ragioni della disdetta di accordi aziendali e del differimento nelle trasformazioni a full time.
POLEMICHE SUI VERIFICATORI: LE LACRIME DI COCCODRILLO DI RUSSO - La Gtm da un lato chiede scusa all'utenza e dall'altro infligge pesanti provvedimenti disciplinari ai controllori che non fanno le multe. Per l'ennesima volta la Gtm di Pescara è tornata, in questi ultimi giorni, alla ribalta della cronaca per il verificarsi di situazioni spiacevoli che stanno dequalificando un'azienda di trasporti che fino a qualche anno fa, era considerata un fiore all'occhiello tra le imprese locali.
FILT CGIL E UILTRASPORTI: PRIMA DI ESPRIMERE GIUDIZI ASPETTIAMO L'ESITO DELLE INCHIESTE
- In merito alle due vicende denunciate in questi giorni dal quotidiano "Il Centro" (leggi articolo del 6/10/2011) - (leggi articolo del 5/10/2011) e che hanno visto protagonisti alcuni dipendenti della Gtm assegnati alle funzioni di accertamento e controllo dei titoli di viaggio, Filt Cgil e Uiltrasporti, in un comunicato stampa, hanno invitato a non esprimere facili giudizi e valutazioni definitive prima ancora che vengano appurate le dinamiche dei fatti. «Occorre attendere l'esito delle annunciate inchieste interne - affermano le Organizzaizoni Sindacali - dalle quali sarà possibile ascoltare sull'accaduto anche la versione del personale di controlleria in modo da poter avere un quadro più esaustivo ed accertare, altresì, le eventuali responsabilità».
PER LA GTM I VERIFICATORI HANNO UNA SCARSA PRODUTTIVITA' - Fatta questa premessa, non possiamo tuttavia sottacere su quanto sta accadendo in azienda rispetto al clima quasi di intimidazione che la Dirigenza aziendale sta riservando al personale preposto all'accertamento dei titoli di viaggio. I verificatori (che poi sono semplici autisti saltuariamente assegnati a mansioni di controlleria) sono messi sistematicamente sotto accusa dall'azienda per scarsa produttività, dove per produttività la Gtm intende un consistente numero di verbali e penalità emessi nei confronti dell'utenza.
RUSSO CHIEDE SCUSA MA I SUOI DIRIGENTI PRETENDONO I RISULTATI (MULTE E VERBALI) - Contrariamente all'atteggiamento apparentemente ponderato del Presidente Russo il quale interpellato dalla stampa sull'accaduto, chiede umilmente scusa alla famiglia della ragazza coinvolta, in Gtm in realtà si respira tutt'altro clima e i verificatori sono costantemente invitati a non transigere rispetto a chi viene trovato sprovvisto di titoli di viaggio.
ANCHE MEZZA GIORNATA DI PAGA PER I CONTROLLORI CHE NON FANNO LE MULTE - L'azienda eleva contestazioni e provvedimenti disciplinari contro i verificatori che rifiutano l'idea di assumere il ruolo di sceriffo alla caccia dei presunti trasgressori. I Dirigenti della Gtm arrivano anche ad infliggere mezza giornata di trattenuta in busta paga per quei verificatori che "emettono poche penalità" e nell'ipotesi che "questa scarsa produttività" dovesse perdurare, l'azienda arriva a minacciare il lavoratore di non assegnarlo più all'attività di controllo.
I VERIFICATORI OPERANO IN CONDIZIONI DI SICUREZZA TERRIFICANTI - Il personale di controlleria opera in condizioni di sicurezza terrificanti dove non si incontrano solo adolescenti minorenni, ma molto spesso si ha a che fare con persone senza scrupoli che, sorpresi senza titolo di viaggio, sono disposti a qualsiasi oltraggio e violenza nei confronti del controllore, pur di non pagare la multa. Tutto questo avviene mentre l'azienda di Michele Russo non si preoccupa nemmeno di dotare il verificatore di uno strumento di comunicazione da utilizzare in caso di emergenza.