Pensioni e casa, ecco le novità della manovra. Modificato ma non troppo. L'impianto della manovra Monti resta in piedi durante il percorso parlamentare del pacchetto "salva Italia". Il decreto sarà approvato dalla Camera. Poi approderà nell'aula del Senato mercoledì 21 dicembre dove otterrà il via libera finale tra il 22 e il 23. Nel frattempo, il Consiglio dei ministri ha autorizzato a porre la fiducia. Queste le principali novità.
PENSIONI. La rivalutazione automatica delle pensioni è riconosciuta "per l'anno 2012 esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo". Per il 2013 si torna al blocco della rivalutazione per le pensioni oltre due volte il minimo. Arriva un contributo sulle pensioni d'oro: per la parte eccedente 200mila è fissato al 15%.
"Le lavoratrici possono conseguire il trattamento di vecchiaia - si legge in un altro emendamento - oltre che, se più favorevole, con un'età anagrafica non inferiore a 64 anni qualora maturino entro il 31 dicembre 2012 un'anzianità contributiva di almeno 20 anni e alla stessa data conseguano un'età anagrafica di almeno 60 anni di età".
"In via eccezionale" sarà possibile per "i lavoratori che abbiano maturato un'anzianità contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 i quali avrebbero maturato, prima dell'entrata in vigore del decreto, i requisiti per il trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2012" andare in "pensione anticipata al compimento di un'età anagrafica non inferiore a 64 anni". I tecnici stimano che la misura potrebbe coinvolgere 55mila persone per un anticipo medio di circa 2 anni.
Aumentano i contributi per artigiani e commercianti fino ad arrivare nel 2018 al 24%. L'aumento è dell'1,3% dal 2012 e dopo di 0,45 punti ogni anno fino appunto a raggiungere il 24% a regime. Il testo iniziale prevedeva un'aliquota del 22% a regime.
SCUDO FISCALE. Secondo le anticipazioni delle agenzie di stampa, il prelievo sui patrimoni scudati dovrebbe salire fino al 2%, ma in questo caso l'emendamento non è confermato.
CASA. La detrazione per la nuova tassa sulla prima casa sale da 200 euro fino a un massimo di 400 euro. Lo sconto è di 50 euro nel caso di figli di età non superiore a 26 anni, purchè residenti nell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
CONTI CORRENTI. Gli attuali estratti conto annuali dei conti correnti bancari, di quelli postali e dei libretti di risparmio sono gravati da un'imposta di 34,20 euro, se il cliente è persona fisica. Con l'emendamento del governo, quest'imposta verrà rimossa da quelli inferiori ai 5.000 euro, un meccanismo pensato per proteggere da prelievi i conti che verranno aperti per gestire le transazioni in formato elettronico. Negli altri casi l'imposta è di 100 euro.
COSTI DELLA POLITICA. Saranno le Camere a provvedere al taglio delle indennità di deputati e senatori, non un decreto del governo come prevedeva all'inizio il decreto Monti. È una scelta che arriva dopo le polemiche sul rischio che un decreto dell'esecutivo possa intaccare l'autonomia delle Camere. Un'altra modifica prevede lo stop delle province dal 31 marzo 2013. Da quella data, secondo il testo, decadono gli organi in carica. Slitta dal 30 aprile al 31 dicembre 2012 il termine in cui le funzioni delle province dovranno essere trasferite a Comuni e Regioni.
LIBERALIZZAZIONI. Non c'è quella dei taxi. All'interno di un subemendamento, infatti, si legge che il "trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea" sarà escluso dalla liberalizzazione delle attività economiche.