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Data: 30/01/2012
Settore:
Attività ferroviarie
TRENI NOTTE, FILT: PARTITO DA MILANO PRESIDIO ITINERANTE - Intanto Trenitalia ha illustrato ai sindacati un percorso di ricollocazione che interesserà circa 900 ferrovieri in esubero a seguito dei tagli al servizio notte - Rassegna stampa

Oggi, 30 gennaio, è partito il presidio itinerante della Filt Cgil per chiedere il ripristino dei treni notte. L’iniziativa, che prevede di collegare tutti i territori (Milano, Torino, Venezia, Puglia, Calabria e Sicilia) che hanno sottoscritto l’appello partito dai sindaci di Milano e di Torino, ha vissuto oggi la sua prima tappa.



Una delegazione composta da 3 lavoratori, tra cui Giuseppe Gison, che era per primo sceso dalla torre, e dalla Filt Cgil (Rocco Ungaro, Stefano Malorgio e Vincenzo Mazzeo) ha incontrato, presso la sede del Comune, l’assessore al Lavoro di Milano, Cristina Tajani. “Nel corso dell’incontro – dice Stefano Malorgio – abbiamo avuto modo di ringraziare il Comune per l’attenzione e l’impegno posto sulla questione del ripristino dei treni notte. Allo steso tempo, abbiamo chiesto di sollecitare un intervento al governo in tempi rapidi, affinché si passi dalle pur importanti dichiarazioni politiche al reperimento delle risorse necessarie”.



L’Assessore ha assicurato tale impegno, chiedendo contestualmente di fare tutto il possibile affinché anche il terzo lavoratore scenda dalla torre. Domani la delegazione sindacale arriverà a Torino per incontrare i lavoratori in presidio e poi alle ore 14.15 l’assessore ai Trasporti del Comune, Lubatti.


Nel frattempo Trenitalia, nella riunione convocata il 25 gennaio scorso il responsabile delle relazioni industriali, ha illustrato alle Segreterie Nazionali un percorso di ricollocazione che interesserà circa 900 ferrovieri in esubero a seguito dei tagli al servizio notte prodotto recentemente dalla divisione Passeggeri della DPN/I. Con l’attivazione di diversi processi e il coinvolgimento di diverse strutture aziendali, Trenitalia propone soluzioni improbabili e l’attivazione di procedure non sempre risolutrici, come ad esempio la manifestazione d’interesse. L’ipotesi illustrata contiene per la maggior parte esuberi determinati unilateralmente, in seguito ad azioni di riorganizzazione non strettamente legate alla soppressione dei treni notte sopra richiamati, e più precisamente, solo per il settore di produzione: manovra 136; umrp 104; sop 36; distribuzione/staff 92.

Ciò significa, tornando al merito della riunione, che gli esuberi del PdM e PdB derivanti dal taglio della produzione dei treni notte dovrebbero riguardare: PdM 253; PdB 169.

Naturalmente neanche questi possono essere numeri reali, visto che in previsione del ripristino di alcuni treni soppressi il recupero di agenti è stimato intorno alle 70 unità tra PdM e PdB. In ogni caso, ammesso che i numeri risultassero veritieri, resterebbero 236 esuberi sulle diverse qualifiche per i quali non sono previsti percorsi di ricollocazione. Comunque, al di là dei numeri, che pure sono importanti, ci preme sottolineare l’ulteriore tentativo del Gruppo FS di isolare il Sindacato, anche attraverso l’utilizzazione dei canali interni di comunicazione per parlare direttamente ai ferrovieri edulcorando sempre e alterando spesso la verità dei fatti.Prova ne sia il fatto, che gli esuberi annunciati sono stati determinati negli ultimi anni da più azioni unilaterali (chiusura impianti, accorpamento distribuzioni, chiusura uffici umr, riduzione squadre di manovra). Non ci sono trattative in calendario, nonostante diverse e ripetute richieste di convocazione, ma in compenso una produzione industriale di esuberi definiti in assenza di piani riorganizzativi e funzionali condivisi. Stante la situazione denunciata, le Segreterie Nazionali porranno in essere tutte le iniziative di mobilitazione del settore che si renderanno necessarie per il ripristino corrette relazioni industriali nel gruppo FS

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