Assemblea dai toni accesi quella tenutasi tra gli operai di Mirafiori a Torino alla presenza dei segretari generali di Cgil e Uil. I lavoratori della Fiat hanno contestato aspramente il leader della Cgil, Guglielmo Epifani e il segretario della Uil, Luigi Angeletti. Sotto accusa una presunta contiguità con il governo e soprattutto temi più specifici quali la previdenza obbligatoria e le modifiche introdotte sul trattamento di fine rapporto.
«È stata una bella esperienza - ha affermato il segretario della Cgil Guglielmo Epifani che ha risposto con assoluta tranquillità alle critiche - Questo è un luogo mitico che non appartiene solo più alla storia ma io spero al futuro di questo Paese. E' stata una esperienza molto partecipata, sono emerse le vere preoccupazioni, il Paese reale è questo».
Sulla vicenda è intervenuto il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero il quale in un'intervista rilasciata al quotidiano "La Stampa" ha voluto in qualche modo interpretare la contestazione di Mirafiori ai due leader sindacali «Quei fischi degli operai di Mirafiori sono stati indirizzati ai leader sindacali solo perché lì c'erano loro - ha affermato il ministro di Rifondazione Comunista - Ma se ci fossi stato io, avrebbero fischiato me. Sono fischi al governo e alla sinistra che sta al governo. Ma sono fischi giusti. » .
E al giornalista che gli chiede se gli operai abbiano dunque ragione a lamentarsi, risponde così «Diciamo che non siamo riusciti a spiegare che nella Finanziaria c'è un segno giusto, di giustizia sociale. E questo anche perché si è deciso di varare una legge molto imponente, nella quale è difficile cogliere le cose positive che pure ci sono come la lotta all'evasione fiscale, la difesa degli strati più deboli, la riforma delle aliquote. È stata aggiunta troppa roba, così che tra un ticket in più e il Tfr (per la cronaca, io ho votato contro) la sensazione è che ce ne sia per tutti. Che tutti insomma devono pagare qualcosa e nessuno sente questa Finanziaria come la sua Finanziaria. Questo è sicuramente un nostro errore».
L'INTERVISTA INTEGRALE AL MINISTRO FERRERO - "La Stampa" di sabato 9/12/2006