CCNL Trasporto Pubblico Locale. La trattativa per il rinnovo del CCNL del TPL , nell’ambito del CCNL della Mobilità, è ripresa con il confronto sull’orario di lavoro. Asstra e Anav hanno riproposto il testo già contenuto nella documentazione presentata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 20 giugno 2011, in contrapposizione della proposta sindacale del 16 maggio 2011. Nella discussione, le Associazioni Datoriali hanno precisato la loro richiesta rimarcando interesse sulla saturazione dell’orario di lavoro aziendale e sulla massima flessibilità nell’uso del “multiperiodale”, applicando tutte le normative che attualmente regolano la materia, sia per il trasporto urbano che per quello extraurbano e a lunga percorrenza. Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito invece la necessità di prevedere una normativa contrattuale che, rispettando le attuali condizioni esistenti nelle aziende, dia la possibilità di trovare a livello locale soluzioni sulla modalità della prestazione lavorativa. La trattativa di oggi (6 giugno) non ha prodotto alcun significativo passo avanti, riproponendo la fase di stallo che dura da oltre 12 mesi, nonostante che entrambe le parti dichiarino, almeno formalmente, di voler dare una spinta risolutiva alla vertenza. I lavori sono stati aggiornati al 7 giugno e a seguire al 13 giugno. Le Segreterie Nazionali sulla scorta di quanto deciso nella riunione tenutasi il 31 maggio scorso hanno nel frattempo emanato un comunicato unitario che fa il punto della situazione vertenziale.
Aggiornamento dopo la riunione del 7 giugno. E' proseguito il confronto per la vertenza di rinnovo del CCNL Trasporto Pubblico Locale nell'ambito del CCNL della Mobilità. Sono stati trattati oggi gli argomenti: orario di lavoro e malattia, si è poi tornati sulla questione del costo della formazione per il rinnovo del CQC. Sull'orario di lavoro le posizioni risultano ancora distanti e ci si è pertanto impegnati ad una verifica delle diverse simulazioni operate in base ai ragionamenti da entrambe le parti prospettati. Per quanto attiene il trattamento economico di malattia, le aziende insistono su una forte penalizzazione dei primi periodi di assenza, mentre le Organizzazioni Sindacali rifiutano tale impostazione e propongono, invece, un consolidamento del trattamento di miglior favore per le malattie lunghe e gravi, nonché una diminuzione dei 42 mesi per il calcolo del comporto. Sulla questione del CQC le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito che fino al raggiungimento di un accordo nazionale che regoli la materia ai lavoratori interessati rimane l'indicazione di non aderire ad alcun progetto aziendale. Le associazioni datoriali pur rimanendo sulla loro posizione hanno avanzato la possibilità di una nuova ipotesi da verificare nelle prossime riunioni. L'incontro è stato aggiornato al giorno 13 maggio prossimo.