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Data: 19/10/2012
Settore:
Trasporto pubblico locale
I DIRIGENTI DELLA GTM AUMENTANO I PROPRI STIPENDI APPROPRIANDOSI DEGLI ACCORDI AZIENDALI - I sindacati: «Se fosse accertato sarebbe un grave abuso ed una decisione assurda ed inqualificabile soprattutto in un contesto nel quale vengono richiesti ai lavoratori sacrifici economici e una maggiore produttività» - Preleva il documento sindacale

Che nelle aziende regionali di trasporto locale siano frequenti esempi dissennati di sperpero del denaro pubblico non è una novità ma che si potesse arrivare a ciò che le Segreterie Provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl autoferro, hanno inteso denunciare al Presidente della Gtm Michele Russo e, per conoscenza all'Assessorato ai trasporti ed alla Direzione Regionale dei trasporti, nessuno, crediamo, lo avrebbe mai immaginato.

LA PREMESSA - Lo scorso 6 ottobre 2012 le Segreterie Regionali hanno avviato formalmente le procedure di raffreddamento e conciliazione per l’intero settore del trasporto pubblico locale al fine di contestare i ritardi e i differimenti ingiustificati della Regione Abruzzo, nel programma di unificazione delle aziende regionali di trasporto pubblico locale. Tra le motivazioni che hanno indotto le Organizzazioni Sindacali ad intraprendere una iniziativa così forte di mobilitazione regionale, vi è l’assoluta urgenza di interrompere una condizione non più sostenibile caratterizzata da sprechi, iniziative e decisioni intollerabili attribuibili ai Consigli di Amministrazione, alle tante figure apicali dirigenziali ed ai mancati controlli da parte dei rispettivi Collegi Sindacali. Una situazione nella quale vengono male utilizzate le già esigue risorse destinate alla mobilità pubblica.

I DIRIGENTI DELLA GTM AUMENTANO I PROPRI STIPENDI APPROPRIANDOSI DEGLI ACCORDI AZIENDALI - Ci risulta, sostengono i sindacati nella nota, che al Personale dirigente della Gtm, con una decisione che ha dell’incredibile, sarebbero stati estesi, arbitrariamente, gli effetti economici e normativi di accordi aziendali relativi alla contrattazione di secondo livello sottoscritti unicamente, come è ovvio, per il solo personale dipendente.
Ci riferiamo in maniera esplicita alle seguenti voci:
• indennità di semifestività (accordo az. 18/01/1979)
• recupero festività (CCNL)

Nello specifico l’indennità di semifestività di cui all’accordo aziendale 18 gennaio 1979, successivamente modificato per il personale di nuova assunzione con gli accordi sottoscritti rispettivamente il 6 agosto 2001 e il 5 ottobre 2001, prevede la retribuzione di 47 ore annue nei confronti del personale impiegatizio, a seguito della soppressione di alcune giornate di semifestività. Indennità peraltro riconosciuta in misura diversa anche nei confronti del personale viaggiante e del personale di manutenzione.

Per quanto attiene, invece, il recupero della festività, previsto dal CCNL del personale dipendente autoferrotranviere, esso determina l’attribuzione di una giornata ulteriore di ferie, rispetto alla normale spettanza prevista dal contratto, nella circostanza in cui la giornata di riposo settimanale coincida con una giornata “festiva” secondo il calendario delle festività nazionali.

Nell’evidenziare - precisano sconcertati Filt Cgil Fit Cisl Faisa Cisal e Ugl autoferro - che l’estensione di detti accordi aziendali al personale dirigente costituisce ovviamente - se fosse accertato - un grave abuso ed una decisione assurda ed inqualificabile soprattutto in un contesto nel quale quotidianamente e, a tutti i livelli, vengono richiesti nei confronti del personale dipendente sacrifici economici e una maggiore produttività, intendiamo approfondire con urgenza le dinamiche e le responsabilità che hanno determinato tale improvvida decisione.

Ci teniamo a sottolineare, inoltre, che da una attenta lettura dei verbali del Consiglio di Amministrazione relativi agli anni 2011/2012, per i quali, abbiamo avanzato regolare e formale accesso agli atti, non risulta che tali decisioni siano state assunte dall'organo collegiale al quale è affidata la gestione della Gtm Spa. Non è oltremodo da escludere che tali attribuzioni, potranno essere oggetto in futuro di probabili contenziosi per il riconoscimento di periodi pregressi.

Infine ci preme segnalare, - insistono i sindacati - che sempre nei confronti del personale dirigente, sarebbero state attribuite mensilmente importanti indennità forfetizzate corrisposte per “presunte trasferte”. Indennità che quindi scatterebbero, da quanto ci risulta, a prescindere dall’espletamento o meno delle suddette trasferte da parte del personale dirigente. Anche su questa determina non vi è traccia nei verbali del Cda.

Le Segreterie Provinciali Filt Cgil, Fit Cisl, Faisa Cisal e Ugl autoferro, nel riaffermare la necessità di addivenire al più presto all’unificazione delle aziende regionali di trasporto locale, come peraltro ribadito recentemente dallo stesso Assessore Regionale ai trasporti agli organi di stampa, sottolineano la necessità di monitorare costantemente l’attività e le decisioni assunte dalle imprese in questa fase così delicata e di transizione in modo da arrestare tempestivamente, quei provvedimenti come quelli sopraesposti, che possano aggravare ancora di più la cronica carenza di risorse del settore

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