Di fronte all'ennesimo seminario ed all'ennesimo invito rivolto ai sindacati ma anche ai rappresentanti delle Istituzioni (Parlamentari, Assessori e Consiglieri Regionali) per discutere sul processo di riforma del trasporto pubblico locale, la Cgil e la Filt Abruzzo hanno declinato la convocazione con un "no, grazie".
Si è trattato in realtà di un rifiuto motivato e corredato da un'apposita nota con cui la Cgil e la Filt Abruzzo , attraverso i rispettivi Segretari Gianni Di Cesare e Franco Rolandi, destinatari dell'invito , si sono rivolti non solo a Pasquale Di Nardo (nella foto a destra) - Presidente della Sangritana ed organizzatore dell'evento, ma anche a tutti i Consiglieri ed Assessori regionali.
«In relazione al suo cordiale invito - inizia la nota della Cgil rivolgendosi al Presidente Di Nardo - a partecipare al seminario di studio in programma il 3 dicembre p.v. inerente il processo di riforma del trasporto pubblico locale e, nello specifico, l’ipotesi di nuova road-map strategica elaborata da Sangritana Spa nell’ambito del nuovo assetto del sistema del tpl in Abruzzo, siamo a comunicare - sostengono Di Cesare e Rolandi - la nostra indisponibilità a partecipare a detto appuntamento per le seguenti motivazioni:
1. L’ipotesi in questione, corredata da dettagliate slides, appositamente illustrate ed approfondite dal Dott. Enrico Terenzoni, è stata già oggetto di apposito confronto seminariale tenutosi lo scorso 25 ottobre 2012, alla presenza di tutte le sigle sindacali, compresa la Cgil Abruzzo;
2. Riteniamo che la stagione degli studi e degli approfondimenti sul processo di riordino delle aziende pubbliche, debba necessariamente chiudersi per dare spazio a provvedimenti esecutivi urgenti e non più rinviabili in linea con quanto il Consiglio Regionale ha già deliberato nell’ambito delle due ultime Leggi Finanziarie nonché con il dispositivo approvato lo scorso 1° agosto 2012 e anche in ragione della ristrettezza di risorse di cui il settore dispone;
3. Il 6 ottobre 2012 - congiuntamente alle altre sigle sindacali regionali del settore trasporti - abbiamo avviato formalmente le procedure di raffreddamento e conciliazione per l’intero comparto del trasporto pubblico locale. Dette procedure, che come è noto costituiscono il preludio ad una forte iniziativa di mobilitazione dei lavoratori, sono state sospese dai sindacati al termine di una riunione istituzionale tenutasi a L’Aquila il 31 ottobre successivo e nella quale l’Assessore Regionale competente ha fornito esplicite garanzie a presentare il progetto di fusione al Presidente della Giunta e quindi alla conseguente discussione in Consiglio Regionale entro il 30 novembre 2012;
4. Mentre perseverano dibattiti, studi, convegni e quant’altro nei quali si afferma tutto e il contrario di tutto, ma che in realtà - a nostro avviso – determinano il solo risultato di far inutilmente trascorrere ulteriore tempo prezioso, nelle aziende coinvolte dal processo di fusione, si assumono iniziative e provvedimenti che nulla hanno a che fare con una ipotizzata prospettiva di azienda unica regionale.
5. Come non meravigliarsi, infatti, della prossima nomina di un nuovo Consigliere di Amministrazione nel Cda dell’Arpa, della nomina di un nuovo responsabile dell’Esercizio in Gtm nonché della volontà della medesima azienda di procedere a 25 promozioni per lo più in figure apicali? In uno stesso contesto, come non scandalizzarsi all’annuncio di 7 licenziamenti di lavoratori dell’azienda Cerella di Vasto controllata come è noto proprio da Arpa Spa?
6. Come non sorprendersi negativamente, infine, per le continue autorizzazioni regionali e ministeriali per l’istituzione di nuovi servizi che, in molti casi, si sovrappongono di fatto a quelli ritenuti essenziali e per i quali la Regione provvede al loro finanziamento, ignorando altresì le scontate e devastanti ricadute sia sui bilanci economici che sui livelli occupazionali delle stesse aziende pubbliche?
Pertanto, nel rinnovare il ringraziamento per l’invito pervenuto e nel confermare la nostra motivata volontà a declinare detto invito, - concludono nella nota Gianni di Cesare e Franco Rolandi - ci corre l’obbligo, con la presente, di sollecitare i rappresentanti Istituzionali in indirizzo a voler procedere speditamente e senza ulteriori indugi nella realizzazione di questa prima fase di riforma del settore fondamentale a garantire una più efficiente mobilità pubblica attraverso un corretto utilizzo delle risorse destinate al settore.