In occasione del Consiglio regionale straordinario sui trasporti, il secondo dopo quello inconcludente dello scorso 1' agosto a L'Aquila, il Presidente Chiodi ha sentenziato senza equivoci che la fusione delle tre aziende pubbliche "non s'ha da fare", sconfessando le dichiarazioni del proprio Assessore pronunciate qualche istante prima e confermando, peraltro, le anticipazioni di qualche settimana fa del Sole24ore. Una posizione che, se ce ne fosse ancora bisogno, non ci ha sorpresi più di tanto perché è esattamente in linea con l'agenda elettorale del Presidente e, in piena sintonia, inoltre, con le aspettative delle imprese private del settore.
DA CHIODI UN ASSURDO ATTACCO AI COSIDDETTI "PRIVILEGI" DEI LAVORATORI - Per il Governatore della Regione Abruzzo le problematiche del settore sono essenzialmente riconducibili ai privilegi dei lavoratori ed alla loro bassa produttività. Ci viene il dubbio che Chiodi non conosca le condizioni in cui operano coloro che consentono quotidianamente, con il proprio lavoro, la mobilità dei cittadini abruzzesi. Ricordiamo al Presidente Chiodi che stiamo parlando di una tipologia di lavoro che le vigenti leggi dello Stato italiano (e non le Organizzazioni Sindacali), hanno riconosciuto quale attività usurante in relazione sia alle caratteristiche delle prestazioni lavorative che agli orari disagiati di impiego.
In merito poi al rapporto salari/maggiore produttività, tirato in ballo da Chiodi quale aspetto determinante e vincolante per proseguire nel progetto di fusione, sarebbe forse il caso di rammentare che il salario degli autoferrotranvieri e' congelato da più di cinque anni, in ragione del mancato rinnovo contrattuale
A PROPOSITO DI PRIVILEGI E SPRECHI: FORSE SAREBBE IL CASO CHE CHODI CERCASSE ALTROVE - Nella sua arringa al Consiglio Regionale, il Presidente Chiodi ha omesso di soffermarsi sui costi ingenti generati dall'esigenze della politica. Esigenze che si traducono in costi impropri per la collettivita' abruzzese necessari a pagare le indennità di Presidenti, Vice Presidenti, Consiglieri di Amministrazione, Collegi dei revisori, Direttori Generali, Vice Direttori Generali, Dirigenti per ogni settore e consulenti da moltiplicare per tre come il numero delle attuali imprese. In realtà sono queste le reali motivazioni che impediscono alla politica di completare un percorso formalmente determinato da due Leggi regionali e la dimostrazione lampante si e' resa visibile nei rinnovi triennali dei Cda e nel tentativo finora fallito di aumentare ancora quelle figure, operazioni entrambe messe in campo negli ultimi mesi.
SI GRIDA AL LUPO AL LUPO SUGLI ESUBERI E INVECE... - Il Presidente Chiodi vuole una risposta dai sindacati sugli esuberi che potrebbero determinarsi a seguito della fusione? Intanto consiglieremmo un aggiornamento dei dati che tenga conto dei numerosissimi pensionamenti registrati nel 2012 nelle tre aziende senza che gli stessi siano stati rimpiazzati, cosa che tra l'altro comincia a generare problemi nell'effettuazione dei servizi. Inoltre c'è ancora qualcuno che mira ad assumere personale impiegatizio e che addirittura pensa di esternalizzare lavoro di natura amministrativa.
LA RICETTA DI CHIODI: SERVIZI MIGLIORI E MINORI COSTI AFFOSSANDO IL PROGETTO DI FUSIONE - Potrebbe sembrare un paradosso ma stanno cercando di convincere l'opinione pubblica che lasciando separate le imprese e continuando sia a moltiplicare i costi per le normali attività aziendali che a portare all'esterno milioni di euro per la manutenzione dei mezzi, i cittadini abruzzesi potranno beneficiare di migliori servizi a costi inferiori.
L'ASSESSORE MORRA E QUELLA FIDUCIA CHE NON C'È' PIÙ - Fino all'ultimo abbiamo auspicato che il lavoro concertativo e che credevamo costruttivo, avuto con l'Assessore Morra potesse contribuire a riorganizzare i servizi di trasporto regionale, utilizzando al meglio le già esigue risorse disponibili per il settore. Il Consiglio Regionale di ieri ha sancito che Morra sui trasporti non rappresenta la fonte decisionale più autorevole.
SCIOPERO DI 24 ORE PER IL GIORNO 8 FEBBRAIO CONFERMATO E RAFFORZATO NELLE MOTIVAZIONI - Il sindacato conferma con forza sia lo sciopero regionale di 24 ore proclamato per l'8 febbraio che il blocco di tutte le prestazioni straordinarie a partire dal prossimo 1' febbraio. Chiodi, ha dichiarato che "lo sciopero e' ormai fuori moda ed aumenta le tasse ai cittadini". Su questa affermazione sarebbe facile replicare ma ci asteniamo dal farlo lasciando ai cittadini ogni valutazione in merito
LE SEGRETEIE REGIONALI FILT CGIL - FIT CISL - FAISA CISAL - UGL TRASPORTI