Ieri pomeriggio presso la sede della Regione Abruzzo, in Piazza Unione a Pescara, si è consumata una nuova pagina sul riordino e quindi sulla fusione delle aziende di trasporto pubblico locale. L'incontro istituzionale ha fatto seguito agli impegni formali assunti lo scorso 7 febbraio allorché è stata definita una calendarizzazione di riunioni con la diretta presenza e la supervisione del Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi e che hanno in qualche modo indotto le Organizzazioni Sindacali a sospendere il proprio giudizio e contestualmente lo sciopero di 24 ore dell’8 febbraio. Così come preannunciato, oltre alle parti sociali (sindacali regionali di categoria e confederali ai massimi livelli) sono state coinvolte nella discussione anche le stesse tre aziende pubbliche regionali, presenti al tavolo con i rispettivi Presidenti e Direttori Generali.
IL PRESIDENTE CHIODI CONFIDA NEL PROGETTO E APPREZZA LA DISPONIBILITA' DEI SINDACATI - Lo aveva dichiarato il 7 febbraio in apertura dell'incontro con i sindacati a L'Aquila «Non vi ho convocato per farvi revocare lo sciopero.. » e il Presidente Chiodi è voluto tornare sulla questione affermando che pur non avendo l'intenzione di ringraziare le Organizzazioni Sindacali («Saremmo andati avanti nel confronto anche con lo sciopero»), ha tuttavia apprezzato il gesto responsabile e distensivo di sospendere lo sciopero dell’8 febbraio. Il Governatore ha ribadito di credere in questo progetto e nella fattiva collaborazione di tutti gli attori presenti al tavolo di confronto.
LA PAROLA AI PRESIDENTI - Da parte dei tre Presidenti (Cirulli, Di Nardo e Russo) è emersa la volontà a fornire il massimo contributo per il raggiungimento dell’obiettivo finale. Per il resto, aldilà di alcune frasi di circostanza e della scontata difesa del progetto gomma/ferro da parte del Presidente della Sangritana, è apparso evidente come il solo Presidente dell’Arpa Cirulli sia entrato nel merito delle problematiche, mostrando tra l’altro una spiccata competenza e conoscenza degli argomenti da trattare che poi sono diventati quelli sui quali Chiodi intenderà affrontare in tavoli separati nei prossimi giorni.
Questi saranno gli argomenti che saranno via via affrontati già a partire dal 27 febbraio ovvero la data del prossimo incontro slittata di qualche giorno per chiari motivi elettorali
1) Scelta della soluzione solo gomma o Ferro/gomma
2) Riprogrammazione dei servizi come previsto dalla Legge di stabilità 2013 (comma 301)
3) Sorte dei servizi sostitutivi (Sangritana e Gtm)
4) Gestione di eventuali esuberi del solo personale impiegatizio
5) Fattibilità di una Proroga delle concessioni fino al 2019
6) Consorzio pubblico/privato dopo la costituzione dell’azienda unica
7) Tariffa unica in ambito regionale
8) Produttivita'
AMA L'AQUILA: CHIODI ESCLUDE CATEGORICAMENTE IL COINVOLGIMENTO NELLA COSTITUENDA AZIENDA UNICA - Il Presidente Gianni Chiodi, in una breve replica alle forze sindacali, ha escluso in maniera categorica la possibilità di ampliare l’azienda unica regionale includendo anche l’Ama de L’Aquila. «La Regione non si farà carico di “bubboni” degli altri come nel passato», ha affermato il Governatore citando casi similari accaduti nel recente passato
LA CGIL TIRA FUORI ALCUNI DOCUMENTI CHE TOCCANO IL NERVO SCOPERTO DI QUALCHE INTERLOCUTORE - Premesso che la questione principale sulla quale si dovrà necessariamente chiarire e dirimere è l'opzione di azienda unica a cui la Regione ambisce (solo gomma - gomma/ferro - gomma/ferro/agenzia di viaggi/impianti di risalita/noleggio), la Cisl pur non disdegnando la soluzione che preveda l'impresa unica gomma/ferro ha sostanzialmente ribadito quello che unitariamnete i sindacati vanno affermando da tempo ovvero che un simile progetto è percorribile solo se realizzabile in tempi brevi.
Ma è nel momento in cui è stata data la parola alla Cgil e al Segretario Di Cesare che gli animi si sono scaldati. Il motivo? L'aver tirato fuori due questioni di estrema importanza e chiarezza per il proseguo della discussione: la contribuzione differenziata prevista per le tre aziende dai rispettivi contratti di servizio ( leggi l'allegato) e il documento della conferenza Stato/regioni che ha rimodulato le risorse per le Regioni ( preleva il documento). Argomenti che inducano la Cgil - ha affermato il Segretario Generale Gianni Di Cesare - ad affermare che visti i tempi stretti e le circostanze, sia chiaramente più percorribile il progetto della sola gomma. Viceversa l'integrazione con il ferro risulta praticabile solo se saranno garantiti tempi certi, celeri e sostenibili considerando anche il poco tempo che rimane per la fine della legislatura.
L’aver riproposto il dato dei contributi chilometrici, peraltro reso pubblico nel gennaio del 2012 dal quotidiano "il centro", ma che era chiaro da tempo a tutti i presenti, essendo stato riportato nello studio commissionato alla Kpmg, ha toccato il nervo scoperto del Presidente Di Nardo e di qualche altro interlocutore presente.
Che la Sangritana e la stessa Gtm godessero di contributi chilometrici più alti frutto dei servizi sostitutivi era cosa nota anche agli addetti ai lavori (il Presidente Cirulli in testa ma anche l’Assessore Morra, la Dirigenti Mannetti e perfino un tenace oppositore dell'azienda unica quale il Senatore Di Stefano)– anche se nella circostanza hanno preferito non replicare ad un fatto inconfutabile per evidenti motivi di opportunità politica.
Tornata la calma almeno apparentemente e acclarata la verità, è stata fissata la data della prossima riunione (27 febbraio) sempre con la presenza delle aziende. Ma è chiaro che il rapporto con qualche soggetto presente al tavolo si fa sempre più complicato anche alla luce di una delibera della Sangritana con la quale l’azienda ha inteso riconoscere proprio in questi giorni straordinari forfetizzati per gli impiegati (dalle 20 alle 40 ore di straordinario – quadri aziendali compresi). La regione Abruzzo è stata ovviamente informata di questo ulteriore sperpero di denar pubblico. E' il caso di ricordare che sui presunti esuberi il dato è sceso sensibilmente dagli 80 iniziali ad appena 30, assolutamenti gestibili anche se concentrati proprio nel settore impiegatizio (da qui la inevitabile reazione al provvedimento di forfetizzazione degli straordinari)