E' stata davvero una straordinaria giornata all'insegna di una pacifica manifestazione di civile dissenso rispetto agli impegni assunti con l'amministrazione americana dal precedente governo di centro destra (confermati anche dall'attuale Governo Prodi) per la costruzione di una nuova base militare a Vicenza. Poco importa la discordanza dei numeri sulla partecipazione: le forze dell'ordine parlano di 80mila presenze, gli organizzatori più del doppio. Quello che conta è che siano stati messi a tacere coloro che temevano (o forse auspicavano ?) incidenti e che invece hanno dovuto incassare una splendida manifestazione senza il benché minimo episodio di violenza. Nelle tre ore di corteo conclusosi nel grande palco allestito in Campo Marzio, sono sfilati migliaia di manifestanti provenienti da tutta Italia accompagnati da canti, striscioni, pentole, campane e fischietti. Imponente e determinante è stato il servizio d'ordine predisposto dalla Cgil che ha impegnato circa 1500 volontari. Ora la palla passa al governo di centrosinistra, ma Prodi rivolgendosi agli alleati, ha gelato gli animi ribadendo che il programma non cambia «Non sarebbe un programma degno di questo nome - ha affermato il Presidente del Consiglio - se cambiasse orientamento sotto la spinta di una manifestazione pure legittima e importante».