'Credo che i cittadini abbiano il diritto di sapere quello che sta accadendo nel trasporto locale, dove, in seguito a una disposizione contenuta in Finanziaria, le aziende hanno deciso di tagliare dal 1 marzo il salario del lavoratori'. A dirlo è il segretario generale della Filt Cgil Fabrizio Solari, ricordando che la disposizione contenuta nella legge Finanziaria 2005 trasferisce gli oneri del trattamento di malattia dei lavoratori del trasporto pubblico locale dall'Inps alle imprese: 'Ciò è in palese violazione delle intese contrattuali liberamente sottoscritte'. Spiega Solari: 'Siamo di fronte a un comportamento cinico da parte delle imprese che riscoprono l'antico vizio del settore. Se la politica dà uno schiaffo alle aziende queste lo trasferiscono ai lavoratori, questi ultimi, nel momento in cui reagiscono, lo trasferiscono oggettivamente ai cittadini che, com'é noto, sono anche elettori, e quindi mercato di riferimento della politica. In questo modo i disagi dei cittadini diventano per le aziende lo strumento per costringere la politica a rivedere certe decisioni e trovare le necessarie coperture finanziarie. Si tratta di una cultura arretrata, sbagliata e dannosa per l'intero sistema che andrebbe finalmente superata'. Solari sottolinea, inoltre, come a fronte di una violazione unilaterale da parte delle aziende in vigore dal 1 marzo la normativa vigente, che regolamenta il diritto di sciopero nei servizi pubblici, impedisce ai sindacati confederali di categoria di proclamare uno sciopero prima della seconda decade di aprile: 'Per questa via scopriremo la nuova categoria degli scioperi omnibus che, indipendentemente da chi e dai motivi per cui sono stati proclamati, diventano oggettivi veicoli del malessere indotto nel settore da relazioni sindacali paleolitiche'.