Le tardive assunzioni di autisti annunciate dall’azienda, costituiscono l’ennesima dimostrazione di una totale mancanza di programmazione per la quale i responsabili sono sempre gli stessi: presidente, consiglio di amministrazione e dirigenti
Le segreterie regionali di Filt Cgil e Ugl Trasporti, in considerazione dei disservizi e dei danni che si stanno evidenziando in questo ultimo mese nel bacino Teramano, ritengono il comportamento degli Amministratori di Arpa irresponsabile, arrogante e fuori da ogni logica aziendale.
I DISSERVIZI? PER L’ARPA E’ COLPA DEGLI AUTISTI - Abbiamo appreso da fonti giornalistiche che il Presidente di Arpa Cirulli, nell’annunciare imminenti assunzioni di nuovo personale a tempo determinato da adibire alla guida di autobus, avrebbe sottolineato il legame e la correlazione tra queste nuove immissioni di personale e gli innumerevoli disservizi verificatisi nel Teramano alla riapertura dell’anno scolastico e peraltro connessi – seconda la stessa nota aziendale - all’astensione dalle prestazioni straordinarie del personale di guida.
NIENTE DI PIU’ FALSO. LE CARENZE DI PERSONALE SONO DATATE, STRUTTURALI E RIGUARDANO TUTTI I TERRITORI – Non è assolutamente vero che le assunzioni a tempo determinato annunciate da Arpa, siano state decise per fronteggiare i disservizi che sarebbero provocati dagli autisti dei distretti di Teramo e Giulianova, i quali, astenendosi volontariamente e legittimamente dalle prestazioni straordinarie, manifesterebbero la loro contrarietà alle recenti decisioni aziendali di introdurre l’agente unico sulla linea Martinsicuro-Roma. Scaricare superficialmente sul personale viaggiante le responsabilità di questi gravi disservizi e dei rilevanti danni economici, facendo riferimento altresì a tardive assunzioni di nuovi autisti per fronteggiare in realtà gli oltre 100 pensionamenti registrati negli ultimi tre anni (molti dei quali oltretutto incentivati economicamente), costituiscono un tentativo misero e, ovviamente fallito, di offuscare le uniche chiare responsabilità: quelle del management di Arpa.
LE ASSUNZIONI E L’EMERGENZA NON RIGUARDANO IL SOLO TERRITORIO TERAMANO – Soltanto una settimana infatti, la Filt Cgil Abruzzo e la Ugl autoferro unitamente alle altre sigle sindacali, ha sottoscritto un verbale con i vertici aziendali, con il quale l’azienda ha ribadito una carenza strutturale di personale addetto alla guida e che attiene tutto il territorio regionale e non solo il “caso teramano”. Un problema che nasce da lontano e per la cui emergenza l’azienda ha addirittura ipotizzato l’utilizzo, nelle mansioni di autista, di operai addetti alla manutenzione e in possesso della regolare patente di guida.
30.000 ore di straordinario solo nel periodo gennaio/giugno 2013, ferie negate o concesse con il contagocce, fotografano in definitiva non solo la situazione delle sedi di Teramo e Giulianova, ma uno scenario presente anche negli altri territori. Ed è del tutto lecito che lavoratori non più in condizione di sostenere tali carichi di lavoro aggiuntivo, decidano autonomamente e formalmente di interrompere la loro disponibilità a garantire tali prestazioni.
MARTINSICURO – ROMA CON L’AGENTE UNICO: UN FALLIMENTO SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA – Il caso degli interventi predisposti dal 19 agosto sulla linea Martinsicuro-Roma sono l’esempio lampante di come si possa distruggere una linea ed un’attività importante per l’azienda con buoni risultati economici. Una linea nella quale, anche a detta dei Dirigenti di Arpa, si offriva fino a quella data un eccellente servizio e in una condizione di qualità e massima sicurezza e con un livello di evasione tariffaria pari a zero. Oggi invece la qualità del servizio è fortemente scaduta, la sicurezza diminuita, l’evasione tariffaria notevolmente accresciuta. E oggi, a fronte di centinaia e centinaia di viaggiatori lasciati a piedi ogni giorno per carenza di autisti, di fronte all’indifferenza dei vertici aziendali l’unica considerazione che leggiamo dalla stampa è quella che “i servizi non sono garantiti perché da oggi gli autisti non fanno lo straordinario”. Questa affermazione oltre a non essere vera, dal momento che l’azienda era da tempo perfettamente a conoscenza della volontà dei lavoratori, risulta quanto mai pericolosa perché rischia di far riversare la comprensibile rabbia dei cittadini sugli incolpevoli lavoratori in servizio.
DELEGATI SINDACALI DI ALTRI TERRITORI CHIAMATI A SOSTITUIRE I LAVORATORI IN SCIOPERO DI TERAMO E GIULIANOVA – Purtroppo è tutto vero. Dalle altre sedi territoriali di Arpa (Chieti, Pescara) alcuni lavoratori sono stati comandati per sostituire sostanzialmente i loro colleghi di Teramo e Giulianova che stanno da giorni protestando e scioperando per la vicenda dell'agente unico sulle linee a lunga percorrenza da e per Roma. Tra questi vi è anche un delegato sindacale di Pescara che, a quanto pare, avrebbe persino rinunciato alla prevista giornata di riposo. Che dire... semplicemente squallido.
LA FILT CGIL ABRUZZO E LA UGL TRASPORTI ABRUZZO ESPRIMONO SOSTEGNO E SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI ARPA DI TERAMO E GIULIANOVA – Dopo aver approvato negli ultimi tre anni i bilanci economici con fortissime perdite portando l’impresa sull’orlo del fallimento, viste le esposizioni debitorie difficilmente sanabili, gli stessi Amministratori di Arpa persistono nel voler perseguire una politica aziendale fatta solo di tagli ai servizi ed all’occupazione e con un ulteriore risultato negativo, quello di non riuscire a garantire i servizi ai cittadini, anche quelli scolastici, facilmente prevedibili ed organizzabili.
E’ ora che chi è lautamente pagato per amministrare questa azienda si assuma le proprie responsabilità.
E’ ora che i cittadini abruzzesi attraverso i loro rappresentanti Istituzionali facciano sentire forte la loro voce.
E’ ora che la Regione intervenga e ristabilisca una condizione di normalità e di buon senso.
Per questi motivi la Filt Cgil Abruzzo e la Ugl autoferro Abruzzo esprimono totale sostegno e solidarietà ai lavoratori Arpa dei distretti di Teramo e Giulianova che martedì 17 settembre hanno incrociato le braccia per aderire ad un nuovo sciopero di otto ore.