Saranno presenti anche il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani e il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi al convegno "I cento anni del sindacato ferrovieri", organizzato da Filt Cgil e Fondazione Giuseppe Di Vittorio. L'appuntamento è per giovedì 3 maggio (ore 9.30) a Roma, presso il teatro Italia (via Bari 18). Presiedono Carlo Ghezzi (presidente Fondazione Di Vittorio) e Fabrizio Solari (segretario generale Filt). Apre i lavori Franco Nasso (segretario nazionale Filt Cgil), al cui intervento seguiranno la relazione storica di Adolfo Pepe (Università di Teramo, direttore Fondazione Di Vittorio) e la presentazione del libro "Lavoro e identità. I cento anni del Sindacato Ferrovieri italiani". Quindi ci sarà spazio per le testimonianze di ex-dirigenti dello Sfi e gli interventi di Mauro Moretti (amministratore delegato Ferrovie dello Stato) e Alessandro Bianchi (ministro dei Trasporti). Dopo le conclusioni del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, verrà proiettato (ore 15) il film di Pietro Germi "Il ferroviere".
Il Sindacato ferrovieri italiani compie dunque 100 anni. Fondato al congresso di Roma tenutosi dal 26 aprile al 1° maggio 1907 unificando le precedenti organizzazioni della categoria, e confluito nel 1980 nella Filt Cgil, i primi cento anni dello Sfi saranno celebrati con una grande manifestazione 'Lavoro e Identita'' che si svolgera' al teatro Italia a Roma il 3 maggio. Dipendenti da poche grandi compagnie e, successivamente, dopo la nazionalizzazione, avvenuta nel 1905, dall'azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato, i ferrovieri, ricorda una nota della Filt Cgil, erano lavoratori nuovi, addetti al progresso tecnologico e inquadrati in un ambiente rigidamente gerarchico, rimasto quasi immutato negli anni e ben percepibile dai berretti gallonati in uso fino a poco tempo fa. L'organizzazione del lavoro e' stata sempre contrassegnata dalla molteplicita' e rigidita' delle procedure, necessarie per governare un sistema produttivo e di sicurezza estremamente complesso. Aspetti tutti che contribuirono a sviluppare un forte sentimento di corpo e a legare i lavoratori alla loro organizzazione sindacale, caratterizzata da una gelosa autonomia dai partiti, ma al tempo stesso espressione di un settore molto politicizzato. Confluito nel 1980 nella Federazione dei lavoratori dei trasporti (Filt-Cgil), il Sindacato Ferrovieri Italiani nel corso della sua storia e' stato sempre contrassegnato dal collegamento tra l'azione sindacale e l'identita' professionale della categoria, divisa in un centinaio di qualifiche ma unita dalla comune appartenenza alla «grande famiglia» dei ferrovieri. Il rapporto stretto tra la consapevolezza del valore del lavoro, l'identita' del mestiere e le piu' vaste lotte del movimento operaio hanno rappresentato una costante nei lunghi e vivaci decenni di vita sindacale dei ferrovieri