La notizia era già nell'aria dal momento che lo stesso Presidente Cirulli in occasione del "Forum" organizzato dal quotidiano "Il Centro" sulla crisi dell'Arpa, sollecitato proprio sull'argomento premi ai dirigenti, aveva strenuamente difeso il diritto del proprio management di vedersi assegnato anche nel 2013, come del resto nei precedenti quattro anni funestati da pesanti bilanci chiusi in rosso, il famigerato MBO (management by objectives), ovvero una consistente somma in denaro variabile dai 12mila ai 16 mila euro che normalmente dovrebbe essere assegnata al personale dirigente a fronte di tangibili e insindacabili risultati conseguiti dalla società.
Tuttavia sarebbe assai arduo assumere una tale decisione proprio mentre l'azienda Arpa si accinge a chiudere il bilancio 2013 con circa 13 milioni di euro di disavanzo, confermando un trend negativo crescente registrato in tutti i cinque anni di gestione Cirulli. Sarebbe come formulare indirettamente un'assoluzione piena nei confronti dei dirigenti aziendali di Arpa rispetto alla grave crisi che ha investito la società regionale di trasporti. Invece le responsabilità ci sono e sono assai evidenti ed è per questo motivo che la Filt Cgil già in occasione della riunione istituzionale tenutasi lo scorso 11 giugno 2014 a L'Aquila con il Presidente della Regione D'Alfonso, ebbe modo di denunciare la ventilata possibilità che il Presidente Cirulli potesse tirar fuori qualche altra cartuccia prima di rassegnare le proprie dimissioni.
Questa assurda decisione potrebbe materializzarsi lunedì 23 giugno 2014 quando il Consiglio di Amministrazione di Arpa dovrebbe affrontare tra i tanti punti all'ordine del giorno anche quello del riconoscimento dei premi al personale dirigente per i risultati conseguiti nel 2013.
Il Segretario della Filt Cgil Abruzzo Franco Rolandi ha trasmesso in data odierna una nota urgente indirizzata al Presidente della Regione Luciano D'Alfonso e , per conoscenza, a Camillo D'Alesandro e Claudio Ruffini rispettivamente Sottosegretario alla Presidenza e Capo di gabinetto della Regione Abruzzo chiedendo un intervento immediato "per impedire questa inammissibile ed indecorosa decisione".