La vicenda legata alla decisione del CdA di Gtm, condivisa dal Presidente di Arpa, presumibilmente avallata anche dalla stessa politica, di prorogare di un altro anno un oneroso contratto dirigenziale a chi ha assunto il ruolo di Direttore Generale nella medesima azienda, non per aver vinto un regolare concorso pubblico, ma solo grazie ad una nomina di carattere esclusivamente politico, ha costituito per la Filt Cgil Abruzzo la cosiddetta “ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso”.
I FAMIGERATI GRUPPI DI LAVORO E I TANTI IMPEGNI DISATTESI - Già da tempo infatti avevamo manifestato anche pubblicamente il nostro disagio e la nostra disapprovazione rispetto a come ci si sta avvicinando al fatidico giorno della fusione, a cominciare ad esempio dai famigerati e costosissimi gruppi di lavoro (in relazione alle numerose riunioni con tanto di trasferte e straordinari al seguito) al cui interno hanno operato fino a pochi giorni fa (e ci piacerebbe capire con quali risultati), quegli stessi personaggi che si sono resi protagonisti sicuramente in negativo nella conduzione delle singole realtà aziendali. Ma potremmo andare avanti citando anche la vicenda dei lavoratori di Sistema ai quali prima in campagna elettorale e poi davanti al Prefetto di Chieti, sono state assicurate determinate evoluzioni e sviluppi che puntualmente sono state poi disattese al punto che ancora oggi sulle sorti di tutti i lavoratori della Società Sistema (e non solo quelli oggetto dell’appalto) aleggia una situazione di preoccupante incertezza e le poche notizie attendibili sono quelle che appuriamo dalla lettura dei verbali dei CdA.
PRETENDIAMO LA VERITA’ SULLE RISORSE, SULL’ENTITA’ DEI TAGLI, SUGLI AFFIDAMENTI IN HOUSE E SUGLI EVENTUALI ESUBERI – In molti ricorderanno quel freddo giorno di fine dicembre dell’anno appena trascorso, allorché è stata presentata in pompa magna l’azienda unica e sono state proiettate velocemente alcune diapositive dalle quali tuttavia abbiamo fatto in tempo ad intercettare il dato dei 6,5 milioni di euro (4,5 mln di minori costi e 2 mln di maggiori ricavi) che l’azienda unica ha previsto di efficientare per il solo 2015. Un risultato operativo già di per sé alquanto impegnativo soprattutto per le annunciate ricadute sul costo del lavoro, ma che tuttavia rappresentano davvero poca cosa se consideriamo “le altre belle notizie” che a piccole dosi la Regione Abruzzo ci sta via via rappresentando. A cominciare dal famoso taglio di 10 mln di euro dal fondo regionale dei trasporti che, pur costituendo un fatto noto ed acclarato ancor prima di quel famoso giorno in cui venne simbolicamente abbattuto il muro, è stato furbescamente imboscato con l’obiettivo di mascherare la verità sui tagli al settore. Così come si continua a soprassedere sull’ulteriore taglio di risorse che il governo potrebbe applicare sul fondo nazionale dei trasporti e che avrebbe pesanti ricadute sulla stessa azienda unica. E come giudicare l’annuncio - quasi in sordina – concernente la volontà regionale di percorrere l’affidamento in house?
Per chi non lo sapesse (e tra questi includiamo anche qualche sindacalista portato sempre a minimizzare le situazioni e a non creare allarmismi) questa tipologia di affidamento se da un lato scongiura il ricorso alle gare almeno fino al 2019, dall’altro impone per legge l'obbligo di aggiudicare tramite evidenza pubblica almeno il 10% dei servizi attualmente in capo alle tre aziende regionali. E a meno di due mesi dalla fusione siamo completamente all’oscuro dei criteri con i quali verrà eventualmente individuato quel 10% di servizi che sarà sottratto all’azienda unica e messo a disposizione del mercato e degli operatori privati. E non ci vuole poi tanto a capire che tagliando il 10% dei servizi cui occorrerà aggiungere anche gli eventuali sub-affidamenti già peraltro ipotizzati, ci sarà bisogno inevitabilmente anche di minor personale. Ed ecco che diventa decisamente più chiaro il motivo per cui si sono registrati quegli strani ritardi nella pubblicazione del bando di gara per l’assunzione di autisti part time….
Vorremmo chiarezza anche sui presunti esuberi i cui numeri oscillano di giorno in giorno. Anche su questo aspetto pretendiamo rigore e serietà rispetto all'insicurezza con la quale i circa 1700 lavoratori della futura azienda unica (non escludendo le società partecipate Cerella e Sistema) convivono quotidianamente a causa del susseguirsi di notizie correlate alla nuova riorganizzazione e alla politica dei tagli. Il rigore e la serietà sono proprio quelle caratteristiche che sono venute meno in questi giorni con la proroga della nomina del Dirigente e con altre operazioni davvero poco nobili delle quali evidentemente la Filt Cgil Abruzzo non ha assolutamente intenzione di sorvolare, motivo per cui abbiamo detto “NO, GRAZIE” alla nota sindacale del 31 marzo 2015 sottoscritta dalle altre segreterie regionali.
ECCO PERCHE’ LA FILT CGIL ABRUZZO NON HA SOTTOSCRITTO LA NOTA DEL 31 MARZO INSIEME ALLE ALTRE SEGRETERIE REGIONALI - Intanto vorremo tranquillizzare coloro che in questi giorni si sono impegnati ed affrettati a formulare le più disparate ipotesi sulla mancata firma della Filt Cgil Abruzzo che, se c’è una cosa che non ci è mai mancata e della quale andiamo fieri, è proprio la capacità di comunicazione nel rendere trasparenti le nostre posizioni e nel condividere il nostro operato. Tuttavia se qualcuno ce lo permette, ciò che decidiamo democraticamente a casa nostra vorremmo spiegarlo in autonomia senza l’ausilio di coloro che evidentemente, non avendo voce in capitolo sulla nostra Organizzazione interna, dovrebbero decorosamente tacere.
LA PROROGA DEL DIRIGENTE NON E’ AFFATTO “UN’INIZIATIVA LECITA” E NON ABBIAMO BISOGNO DI APPROFONDIMENTI PER VERIFICARNE LA FONDATEZZA DELLA NOTIZIA – Sostenere che le operazioni di contrattualizzazione di nuovi dirigenti costituisca, soprattutto in questa fase, un’operazione lecita è per noi assolutamente inaccettabile intanto perché quando nell’aprile del 2013 le assemblee dei soci delle tre aziende deliberarono le proroghe (per tre anni) delle nomine degli attuali amministratori, specificarono, al tempo stesso, che gli incarichi in capo ai presidenti/dirigenti di nomina politica sarebbero decaduti in caso di fusione e di accorpamento dei consigli di amministrazione. Stiamo quindi assistendo di fatto al tentativo di chi, dovendo uscire dalla porta principale, sta cercando di rientrare dalla finestra. Ci appare altresì difficile comprendere come sia possibile che in presenza di un così elevato numero di funzionari e dirigenti desumibili nelle tre aziende di trasporto (non a caso si ipotizzano importanti esuberi soprattutto tra queste figure), non ci sia nessuno in grado di ottemperare al controllo di gestione della futura azienda unica (incarico che dovrebbe stare in capo proprio al Dirigente oggetto di proroga) . Così come non comprendiamo come si possa formulare nella lettera l’ipotesi di valutare anche per il futuro la necessità/opportunità di ulteriori figure di quadri e dirigenti. Di quadri e di dirigenti le tre aziende in realtà abbondano. Si dovrebbero piuttosto porre in atto iniziative immediate per azzerare le tante indennità ad personam erogate dalle tre aziende (e in assenza di contrattazione aziendale) nei confronti di tali figure. Ci piacerebbe capire, ad esempio, se questa posizione è condivisa dalle altre sigle sindacali…
Ma è sulla presunta fondatezza della notizia (citata nella parte finale della lettera ”… qualora tali notizie si rivelassero fondate…”) che la Filt Cgil Abruzzo ha deciso di percorrere una strada diversa. E’ opportuno infatti che si sappia che la notizia della proroga era ampiamente nota dal momento che la decisione di allungare di un anno il contratto del Dirigente della controllata Gtm, è stata assunta in un CdA convocato il 23 marzo 2015 ovvero (ironia della sorte) lo stesso giorno in cui i sindacati si sarebbero dovuti incontrare con aziende e Regione per parlare di piano industriale e di presunti esuberi. Vorremmo rammentare che appurare la fondatezza di tale notizia è alquanto elementare: è sufficiente produrre un accesso agli atti giacché il verbale del suddetto CdA è già disponibile visto che nel frattempo la controllata Gtm lo scorso 30 marzo 2015, ha riunito nuovamente il proprio organismo societario sempre alla presenza del Presidente di Arpa.
SULLE ALTRE OPERAZIONI ATTENZIONE ALLE BUFALE, ALLE FALSITA’ E ALLE NOTIZIE CHE A QUALCUNO CONVIENE NON SVELARE – Nella stessa lettera (non sottoscritta dalla Filt Cgil) si citano operazioni di contrattualizzazione di nuovi dirigenti anche per l’altra controllata Cerella. Su questa notizia che contrariamente a quella del dirigente della controllata Gtm, è assolutamente infondata tant’è che il Presidente della suddetta società continua ad essere (incredibile a dirlo) ancora l’avv. Massimo Cirulli, ci sono stati dei tentativi di strumentalizzare la nostra organizzazione, tentativi peraltro miseramente falliti in quanto la lavoratrice indiziata, ingiustamente messa sotto accusa non si sa bene di cosa, oltre a non essere stata interessata da nessuna nuova nomina, non ricopre alcun ruolo e/o incarico all’interno dell’organizzazione Filt Cgil. Esattamente il contrario di quanto invece avviene in altre organizzazioni sindacali dove da sempre la presenza di figure che ricoprono contestualmente gli opposti ruoli di sindacalista (anche ad alto livello) e di quadro aziendale è del tutto normale. Pertanto verso coloro che volevano strumentalizzare una notizia dimostratasi del tutto falsa, possiamo semplicemente dire: “State pur tranquilli, anche in questa circostanza non ci sono state “promozioni rosse”.
Viceversa vorremmo capire come si possa conciliare il ruolo e la posizione di chi oggi, pur avendo una responsabilità sindacale a livello regionale, da un lato, almeno apparentemente contesta tenacemente e mette sotto accusa la proroga della nomina del dirigente Gtm e il giorno dopo si reca dallo stesso Dirigente (del quale ha contestato la nomina) per perorare alcune cause di basso profilo che interessano propri associati (dal provvedimento disciplinare da rimuovere o comunque da ridimensionare, all’attività lavorativa da riservare ad un lavoratore inidoneo, ecc. ecc.).
Così come vorremmo capire come sia possibile che per alcuni sindacati sia passato inosservato il tentativo messo in atto un paio di settimane fa sempre dalla stessa Gtm, di prorogare in sordina anche un contratto a tempo determinato riservato ad un quadro aziendale amministrativo assunto senza concorso. A noi questa operazione, peraltro non avallata dalla Regione, non è passata affatto inosservata tant’è che siamo prontamente intervenuti chiedendo spiegazioni a riguardo e da quello che ci risulta tutto si è fermato… guarda caso.
Il Segretario della Filt Cgil Abruzzo
(Franco Rolandi)
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