I conti in rosso del bilancio regionale non consentono di rimandare nel tempo la necessaria riforma degli enti strumentali che fanno capo alla Regione Abruzzo. Ad annunciare la brusca accelerazione verso un taglio consistente dei Consigli di Amministrazione e quindi dei costi attribuibili alla politica, è stato lo stesso presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, illustrando alla stampa le linee guida del progetto di riforma. Una decisione importante che lo stesso Del Turco non ha esitato a definire «riforma di cultura eversiva nelle abitudini e nella gestione degli enti» e che giunge proprio a ridosso delle recenti polemiche sollevate dal caso Aptr con le dichiarazioni del vice Presidente della Giunta Paolini. Gli enti strumentali interessati dalla riforma saranno trentatre tra i quali figurano la stessa Aptr, l'Arit, l'Arssa, l'Arta, l'Ater ecc. Anche i trasporti saranno interessati da cospicui tagli attraverso la costituzione di una holding unica che raggrupperà le tre aziende regionali Arpa, Gtm e Sangritana con un solo Cda ed un solo Direttore Generale. Molti degli attuali Consigli di Amministrazione saranno sciolti e sostituiti da un direttore generale che sarà dotato dei più ampi poteri per l'amministrazione dell'ente, avrà la rappresentanza legale, sovrintenderà al suo funzionamento, ed emanerà gli atti necessari per la realizzazione delle finalità dell'ente. Nei casi in cui si rendesse necessaria la costituzione di una società, il consiglio di amministrazione dovrà essere composto da un numero massimo di tre membri che potrà essere esteso a cinque componenti solo nel caso di società con capitale sociale superiore a 120 mila euro.
Secondo una prima stima la riforma degli Enti strumentali determinerà il taglio di circa "cinquanta poltrone" ma soprattutto un risparmio annuo pari a 3 milioni di euro.
RASSEGNA STAMPA - "IL CENTRO"