Accogliamo con favore il dibattito che nella città, per coincidenze diverse , si apre sul tema della Mobilità. E' quanto in premessa sostengono Umberto Trasatti e Domenico Fontana rispettivamente Segretario Generale CGIL L’Aquila e Segretario territoriale Filt-Cgil.
Un tema strategico che incide , influenza e condiziona la qualità della vita di una comunità. Spesso ne determina fattori di competizione e di appetibilità territoriale . Ebbene fatti che appaiono sganciati vanno ricondotti a nostro avviso a fattore comune. Il tema mobilità che a noi piace coniugare in forma sostenibile, ha bisogno di visione strategica di medio lungo periodo. Vanno analizzati i fattori che ne determinano la sostenibilità cosi come la fruibilità, le condizioni di accesso al servizio e gli strumenti da mettere in campo per ottenere i risultati sperati ed auspicabili.
Per tali ragioni eventi tra loro apparentemente slegati vanno ricondotti a strategia condivisa.
I NUOVI TRENI SWING E LA FUSIONE TUA-AMA DA SOLI NON DETERMINERANNO L'AUSPICATO SALTO DI QUALITA' - In questi ultimi giorni tra gli strumenti atti a cogliere i risultati sperati sono apparsi , attesi da tempo, nuovi treni sulla direttrice L’Aquila Sulmona e l’annunciata e da noi richiesta da tempo fusione tra AMA e TUA. Notizie importanti, fattori che ovviamente da soli non determinano l’auspicato salto di qualità atteso e necessario .
Cosa manca? A nostro parere occorre mettere in relazione tali elementi importanti di novità al fine di evitare di sprecare una occasione possibile e necessaria per la città ed il territorio ad essa afferente.
SI' ALLA RIMODULAZIONE DELL'OFFERTA SUL TERRITORIO, NO AL SEMPLICE TAGLIO RAGIONERISTICO - Proviamo a spiegarci. A cosa deve servire la fusione di Ama in TUA ? Certo non può essere una semplice e mera operazione finanziaria. L’operazione deve servire a rimodulare il servizio di trasporto del territorio al fine di recuperare sovrapposizioni certo , ma l’obiettivo non può e non deve tradursi in un taglio ragionieristico dell’offerta. Ci aspettiamo che i recuperi vengano reimpiegati nel territorio al fine di offrire servizio aggiuntivo di cui tanto vi è bisogno. Se l’operazione si traducesse semplicemente in soppressioni di servizio non avrebbe senso ne in termini di efficienza ne in termini economici essendo da tempo dimostrata la proporzionalità tra la quantità dei servizi offerti ed i livelli di ricavi da bigliettazione. L’operazione va quindi gestita con cautela e visione. In tal senso la positiva immissione in servizio dei nuovi treni non produrrà effetti positivi se non legata a tale riorganizzazione dei servizi. E’ necessario quindi una visione complessiva ed intermodale del tema mobilità.
OCCORRE ESTENDERE IL SISTEMA DI TARIFFAZIONE UNICO GIA' ESISTENTE NELL'AREA METROPOLITANA CHIETI-PESCARA - Abbiamo accennato poi al tema delle condizioni di accesso al servizio. Anche qui proviamo a spiegarci meglio. E’ di tutta evidenza che per agevolare ed incentivare l’uso del mezzo pubblico oltre alla quantità e qualità dell’offerta, fattore determinante sono la facilità di accesso allo stesso ed il costo del servizio. Non potremo mai immaginare di incentivare la mobilità collettiva se non vengono cambiate tali diseconomie. Pertanto con forza continuiamo a chiedere l’estensione a tutto il territorio Regionale del sistema di tariffazione UNICO, già esistente nell’area metropolitana Chieti-Pescara e che offre un indubbio vantaggio economico agli utenti di tale area. E’ chiaro che poter disporre di un unico titolo di viaggio a prezzo calmierato e sostenuto con risorse regionali che permette di fruire dei diversi vettori per un ampio periodo temporale è fattore determinante, ad oggi concesso ad una sola parte del territorio regionale.
Noi siamo pronti a discutere ed a confrontarci. Crediamo che la rimodulazione dei servizi vada necessariamente condivisa e non imposta. Noi non abbiamo timore alcuno questo è il nostro obiettivo.