Proprio nelle stesse ore in cui il Consiglio di Stato ha espresso parere (seppur non vincolante) sul Decreto Madia e sui servizi pubblici locali, evidenziando una serie di criticità anche rilevanti sulla delega predisposta dal Governo, lo stesso Organo della Giustizia Amministrativa, ha depositato e reso pubblico in data 5 maggio 2016 il testo della Sentenza con la quale un vettore privato abruzzese, bissando l'esito della causa già vinta presso il Tar di Pescara, è stato di fatto autorizzato a gestire il traffico intermedio, cioè di poter prendere passeggeri da Giulianova per Teramo e L’Aquila e viceversa nell'ambito della linea Martinsicuro-Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma Fiumicino per la quale lo stesso vettore era già titolare di un’autorizzazione regionale.
Nella sentenza emerge il chiaro vuoto legislativo regionale, laddove nello specifico, si afferma che la corsa gestita dal vettore privato sulla tratta Giulianova-Teramo-L’Aquila, contrariamente a quanto affermato dalla società Arpa (oggi TUA) non si sovrappone e non interferisce con la rete dei servizi minimi essenziali garantiti dalla trasporto pubblico poichè questa rete, di fatto, non esiste.
La cosiddetta rete “storica” del servizio pubblico, non può coincidere – come sostiene l’Arpa nel ricorso – con la rete dei servizi minimi essenziali che invece va programmata, secondo quanto dispone una legge regionale, a cadenza triennale sulla base di parametri differenti.
In sintesi, sentenzia il Consiglio di Stato, l'attuale governo regionale (ma evidentemente anche quelli precedenti), hanno dunque la responsabilità di non aver legiferato sui servizi minimi e sul piano triennale dei servizi.
Un vuoto normativo che i Consiglieri Camillo D'Alessandro e Pierpaolo Pietrucci tenteranno di colmare presentando martedì 10 maggio a L'Aquila all'attenzione della 2^ commissione consiliare della Regione Abruzzo, il progetto di Legge n. 229/16 recante per l'appunto "disposizioni in materia di servizi minimi del TPL" e con la quale si fotografa fondamentalmente il quadro sei servizi essenziali oggetto di contribuzione da parte della Regione Abruzzo.
Nella suddetta seduta saranno ascoltati in audizione le parti sociali e le stesse aziende.