Ancora un colpo di scena nella tormentata vicenda Alitalia. Berardino Libonati (nella foto) non č piu il Presidente della Compagnia di bandiera. Dopo nemmeno sei mesi di mandato il manager ha gettato la spugna rassegnando le proprie dimissioni immediatamente accettate dal Ministro Padoa Schioppa che ha inoltre provveduto ad individuare il successore nella persona di Maurizio Prato. Fatale per Libonati č stato il fallimento della procedura di vendita di Alitalia ed il ritiro dell'Ap Holding di Carlo Toto, ma c'č chi attribuisce la fuoriscuita ad una presunta incompatibilitą dell'incarico ricoperto in Alitalia con quello di vicepresidente di Unicredit.
Maurizio Prato, designato alla successione di Libonati, č nato a Foligno nel 1941, laureato in Giurisprudenza ed Economia e Commercio, ha una carriera ricca di incarichi direttivi nell'ambito di societą pubbliche. Fino al 2003, ha rivestito ruoli di vertice presso l'Iri (direttore centrale) e la Fintecna, presidente operativo, oltre ad essere stato consigliere di Amministrazione in Rai Holding, Finmeccanica e Alitalia. A oggi č presidente e amministratore delegato di Fintecna e presidente di Grandi Stazioni.
Positivo il primo commento della Filt Cgil alla decisione del Tesoro di proporre Maurizio Prato alla presidenza dell'Alitalia. Secondo il Segretario della Filt Cgil Fabrizio Solari «La designazione di Maurizio Prato alla presidenza di Alitalia č una buona notizia. Si tratta di "persona informata sui fatti" e quindi in grado di essere immediatamente operativa, dato non trascurabile nella paludata situazione in cui si trova la compagnia aerea. Inoltre, la sua posizione al vertice di Fintecna potrebbe significare finalmente un'assunzione di responsabilitą da parte del Governo. Meglio tardi che mai». Il numero uno della Filt Cgil, ribadisce, inoltre «la volontą della Cgil di lavorare per il risanamento ed il rilancio della compagnia e l'immediata disponibilitą per ogni eventuale confronto ritenuto necessario».