Una reazione davvero scomposta, quella del Presidente di Confindustria (nonché titolare della Baltour) il quale commentando il primo bilancio chiuso in positivo dalla TUA, la neonata Società regionale di trasporto locale, ha messo in evidenza una serie di inesattezze e di contraddizioni che meritano un approfondimento ed una replica.
RISULTATO SCONTATO? I FATTI E LA STORIA DIMOSTRANO IL CONTRARIO - Definire un risultato scontato il bilancio in attivo di TUA e mettere in relazione l'esito positivo del conto economico all'operazione di ricapitalizzazione conseguente al processo di fusione per incorporazione delle tre società regionali di trasporto Arpa, Gtm e Sangritana, è un'eresia e significa soprattutto non aver compreso e analizzato nel dettaglio alcuni significativi interventi di razionalizzazione su determinati costi impropri (e non solo) che sono stati evidenziati nel corso della presentazione del bilancio.
GESTIONE OCULATA DEGLI APPALTI , COSTI DEL MANAGEMENT E CONTRATTO AZIENDALE - La forte contrazione delle spese derivante da scelte probabilmente più oculate nell'affidamento degli appalti e che si sarebbero potute realizzare nel passato (assicurazioni, approvvigionamento di pneumatici, solo per fare alcuni esempi) e nell'internalizzazione dei lavori di manutenzione che inspiegabilmente fino a poco tempo fa venivano affidati a ditte esterne (alcune delle quali non proprio affidabili come dimostrano i fatti di cronaca riportati dagli organi di stampa) pur disponendo nelle tre società, di personale altamente qualificato in grado perfettamente di adempiere a tali esigenze, rappresentano solo uno degli aspetti rilevanti che hanno determinato questo risultato.
Così come è opportuno non sottovalutare la forte riduzione dei costi attribuibili al management (Cda, collegi sindacali e personale dirigente), altra costante sollecitazione mossa negli anni dalla Filt Cgil. A tale proposito ci sono dei riscontri davvero inequivocabili che mettono in luce sia una riduzione complessiva in termini di unità impiegate che di compensi elargiti agli organi deliberanti. E soprattutto vorremmo che non passasse inosservato il grande contributo e il gesto di responsabilità dei 1600 lavoratori di TUA che accettando e condividendo un nuovo contratto aziendale hanno assicurato da un lato aumenti di produttività e dall'altro una riduzione della propria retribuzione, sacrifici accettati principalmente con l'obiettivo di rendere competitiva l'azienda pubblica in vista della imminente messa a gara dei servizi.
I CINQUE BILANCI IN ROSSO E L'ELEVATO LIVELLO DI INDEBITAMENTO EREDITATO - Insomma il risultato di TUA, contrariamente alle affermazioni del Presidente di Confindustria, non era affatto scontato e davvero in pochi avrebbero scommesso su una così repentina inversione di tendenza dopo aver assistito ad un quinquennio nel quale una delle tre società, ovvero la più grande e la più importante aveva accumulato bilanci con crescenti risultati in perdita e con un livello di indebitamento esorbitante.
Nel ribadire tuttavia che la funzionalità e l'efficienza di un'azienda, soprattutto se pubblica, non si evince esclusivamente dai conti in ordine ma soprattutto dalla qualità del servizio offerto all'utenza (e su questo aspetto Tua ha ancora tanta strada da percorrere), siamo convinti che la nascita di TUA abbia soprattutto smorzato i facili entusiasmi di chi dal possibile fallimento di Arpa e a seguire delle altre due aziende regionali, avrebbe voluto trarre giovamento per portare a compimento quel vecchio e ambito progetto di privatizzare il trasporto pubblico locale in Abruzzo.
LE CONTRADDIZIONI DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA - Sembra tuttavia paradossale che, nel formulare un'analisi sulla situazione del trasporto pubblico locale in Abruzzo, sia proprio il Presidente Ballone a parlare espressamente di "conflitto di interesse".
Ci piacerebbe capire a riguardo, se a formulare questi giudizi è il Presidente di Confindustria o il titolare di una delle più grandi aziende di trasporto che ha un "vago" interesse sulle sorti dell'azienda pubblica che oggi gestisce l'80% del trasporto locale in Abruzzo.
Al tempo stesso quando il presidente Ballone inneggia alle liberalizzazioni e sottolinea il ruolo fondamentale delle privatizzazioni nel settore dei trasporti, vorremmo ricordare che nella città di Teramo il servizio di trasporto urbano è in affidamento diretto da oltre trent'anni alla società Baltour (prima Staur) senza che via sia mai stata da parte delle diverse amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo, una regolare procedura di gara per individuare il migliore gestore del servizio. Fenomeno peraltro presente anche nella città di Chieti dove il servizio è in affidamento diretto e anche qui senza nessuna procedura di gara alla società La Panoramica il cui Presidente è a capo dell'Associazione Anav Abruzzo che rappresenta le imprese private di trasporto locale.
LA TRASPARENZA? LA VORREMMO ANCHE TRA I PRIVATI - Tra l'altro mentre il bilancio di Tua è assolutamente trasparente al pari dei dati inerenti i viaggiatori trasportati e il rapporto tra ricavi da traffico e i costi di esercizio, ci risulta che le aziende private "abbiano diffidato" la Regione Abruzzo dal rendere pubblici gli stessi dati che come è noto hanno determinato una penalizzazione complessiva in termini di risorse da destinare al settore dei trasporti che il governo nazionale ha inflitto alla nostra regione per un ammontare complessivo di 8 milioni di euro.
Al Presidente di Confindustria infine, vorremmo porre in evidenza le chiare differenze nelle gestione e nel trattamento del personale dipendente di aziende pubbliche o private. Non a caso nell'azienda Baltour le relazioni sindacali e il rapporto con i dipendenti è pressoché inesistente e si registrano fortissime tensioni derivanti da condizioni di lavoro in alcuni casi disumane ed inaccettabili.