Da un'inchiesta condotta nei giorni scorsi da un quotidiano locale, allo scopo di valutare l'indice di gradimento dei servizi offerti ai turisti che affollano il litorale pescarese, è emerso un chiaro giudizio negativo per quanto attiene l'efficienza del trasporto pubblico. Sotto accusa da parte dei vacanzieri, ci sarebbe la mancanza di un servizio adeguato nelle ore notturne in grado sia di collegare le due sponde rivierasche che di impedire il ricorso obbligato alle auto private.
Su questa vicenda e sui risultati dell'inchiesta, è intervenuto il segretario Generale della Filt Cgil di Pescara Giancarlo Foglietta (nella foto), il quale rivolgendosi direttamente al Direttore del quotidiano "Il Centro" Luigi Vicinanza, ha sottolineato come il risultato dell'inchiesta sia condivisibile fino ad un certo punto. «Va benissimo che in una città moderna ci siano servizi anche di notte - precisa Giancarlo Foglietta - ma non va assolutamente sottovalutato il problema della persistente crescita delle aggressioni (sia alla persona che alla proprietà) rivolte ai conducenti degli autobus». In questi anni, pur in presenza di numerosi impegni più o meno formali, da parte delle Amministrazioni locali e delle aziende di trasporto, non sono stati adottatti provvedimenti idonei a debellare questo triste fenomeno. «Pertanto - prosegue il Segretario Generale della Filt Cgil di Pescara - prima di fare richieste di aumento di corse nelle ore notturne, sarebbe auspicabile intervenire con un programma completo di misure tecnologiche, organizzative e assistenziali e che prevedano necessariamente numeri di telefono collegati direttamente con la polizia, videocamere a bordo degli autobus e cabine anti-aggressione». Foglietta, inoltre, ricorda come simili interventi siano stati già adottati, ad esempio, dalla Compagnia di trasporti pubblici Apa (Ctp) di Napoli attraverso il programma denominato "Driving in security" che ha permesso una sensibile diminuzione dei casi di aggressione ai passeggeri ed al personale. Analoghi provvedimenti sono stati inoltre portati a compimento, di recente, anche a Bologna dove i bus vengono addirittura scortati, nelle zone più a rischio della città, da volanti della Polizia. Tra le proposte in discussione e sollecitate dalle organizzazioni sindacali, vi è anche nel capoluogo emiliano, la predisposizione di cabine blindate riservate al personale di guida.
RASSEGNA STAMPA - "Il Centro" del 19/08/2007
RASSEGNA STAMPA - "QN" del 18/08/2007