Che la Saga fosse in confusione lo avevamo già evidenziato nel febbraio scorso, data nella quale le scriventi Segreterie hanno sottolineato i molteplici paradossi e il delirio di onnipotenza della dirigenza e del CdA, oltre al pressapochismo di nuovi consulenti.
Con gli ultimi accadimenti purtroppo si è toccato il fondo.
Con una nota del 30 marzo scorso infatti il CdA della Società si è improvvisamente travestito da Organizzazione Sindacale ed ha formalizzato uno stato di agitazione del personale della Saga inviando alla Prefettura di Pescara una comunicazione a tal fine (tecnicamente consistente nella attivazione della seconda fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione di cui alla Legge 146/90).
Il problema è che nessun Sindacato, unico legittimato dalla Legge ad avviare tali procedure, ha mai aperto alcuna vertenza presso Saga.
Ebbene sì, il Professor Mattoscio si cimenta in diritto sindacale non trovando di meglio da fare che esercitarsi in azioni e compiti altrui, passando quindi dai paradossi di febbraio alle stravaganze di aprile, evidentemente influenzato da un nuovo consulente (a proposito: quanto costa alla collettività?) che, dopo aver ottenuto grandi risultati (?) nella trattativa Alitalia, è stato chiamato in quel di Pescara per far decollare le relazioni industriali della Saga.
Relazioni industriali che il vertice di Saga vorrebbe indirizzare esclusivamente verso tagli sul costo del lavoro dopo che, al contrario, si era partiti con un confronto a 360 ° per poi atterrare sul banale utilizzo di una lavasciuga da parte del personale di rampa (questo viene definito da parte aziendale esempio di plurimansione determinante per il recupero sui costi aziendali …).
Ribadiamo la volontà di confrontarci avendo a riferimento traguardi ambiziosi, senza dimenticare però che il numero degli addetti è passato da 54 unità alle attuali 34 ( - 37%) a fronte di un progressivo aumento dei passeggeri passati dai 340.000 del 2006 agli attuali 620.000, avendo l’obiettivo di raggiungere il numero di 820.000 entro il 2020 come da Piano Industriale avallato dalla Regione Abruzzo
P. S. in Saga hanno impiegato due anni per uniformarsi all’orario di lavoro previsto dal Contratto Nazionale e si continuano a pagare lauti ad personam.
Non vorremmo contrapporci al management travestito da Sindacato indossando i panni da datori di lavoro.