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Data: 27/12/2017
Settore:
Filt Cgil Abruzzo
TRASPORTO LOCALE: DALLA REGIONE “UN BEL REGALO” DI NATALE. DISATTESI TUTTI GLI IMPEGNI SU RISORSE AL COMPARTO, ACCORDO INTEGRATIVO (25 EURO) E INVESTIMENTI - Cosa era stato concordato nel verbale sottoscritto l'8 maggio 2017 e cosa in realtà è successo. Ma la Cgil non resterà a guardare - Preleva la nota trasmessa al Consigliere D'Alessandro - Preleva l'accordo regionale 8/5/2017 siglato da Cgil, Cisl, Uil e Cisal - L'articolo del quotidiano "Il Centro" che illustra i dettagli dell'intesa (9/5/2017)




 



La Filt Cgil Abruzzo ha sottoscritto in data 8 maggio 2017, insieme ad altre sigle sindacali, un verbale di accordo con la Regione Abruzzo (rappresentata per l’occasione dal Dott. Camillo D'Alessandro assistito dal Dott. Giovanni Marchese) a seguito del quale, è stata revocata una procedura di sciopero unitario proprio in funzione della formale disponibilità manifestata dalla Regione a trovare soluzioni rispetto ai temi sollevati dalle Organizzazioni Sindacali ed attinenti la politica regionale sui trasporti.


Il verbale in questione - che riteniamo opportuno e doveroso allegare integralmente, comprensivo quindi dell’elenco analitico dei numerosi firmatari soprattutto di parte sindacale che condivisero quel testo di accordo rappresentando gli autoferrotranvieri abruzzesi -  prevedeva impegni formali da parte della Regione da realizzarsi in funzione di precise scadenze temporali sui seguenti 5 punti sostanziali:


1) RISORSE DA DESTINARE AL FONDO REGIONALE DEI TRASPORTI PER IL BIENNIO 2018/2019


2) INVESTIMENTI NEL MATERIALE ROTABILE (AUTOBUS/TRENI)




3) APPLICAZIONE ACCORDO INTEGRATIVO DECENTRATO 28 MAGGIO 2004 (25€)



4) REALIZZAZIONE BIGLIETTO UNICO E SISTEMA TARIFFARIO INTERMODALE



5) DEFINIZIONE DEL PRIT


E’ del tutto evidente (e ci può anche stare) che rispetto ad un accordo che verte su 5 impegnativi argomenti, ce ne possa essere uno o anche più di uno che venga disatteso rispetto magari alla tempistica definita e concordata, ma è assolutamente insopportabile e inqualificabile da parte di chi rappresenta le Istituzioni, l’essersi formalmente impegnato (con tanto di date e di scadenze rese pubbliche agli organi di stampa) nei confronti dei cittadini abruzzesi e di coloro che operano direttamente nel settore, salvo poi NON RISPETTARE ASSOLUTAMENTE NULLA di quanto ufficialmente condiviso e sottoscritto.



MA APPROFONDIAMO NELLO SPECIFICO OGNI SINGOLO PUNTO DELL’INTESA



RISORSE DA DESTINARE AL FONDO REGIONALE DEI TRASPORTI PER IL BIENNIO 2018/2019



Cosa era stato concordato - La Regione Abruzzo, convenendo sulla necessità di garantire certezza e stabilità delle risorse, ha assicurato finanziamenti strutturali da destinare al Fondo Unico Regionale dei Trasporti per gli anni 2018 e 2019, prevedendo un ulteriore importo variabile tra i 3 e i 5 mln/€ in aggiunta allo stanziamento originariamente assegnato per l'anno 2017 pari ad € 45.227.000,00=.



Cosa in realtà è successo -  Il bilancio preventivo 2018 della Regione Abruzzo, approvato la scorsa notte dal Consiglio Regionale (con i soli voti della maggioranza) ha previsto per il Fondo unico regionale dei trasporti (salvo sorprese), l’importo di € 45.227.000,00 ovvero esattamente quanto previsto nell’anno 2017 senza pertanto alcuna variazione di bilancio che includesse l’importo aggiuntivo (tra i 3 e i 5 mln/€) definito dall’accordo con i sindacati.



 



INVESTIMENTI NEL MATERIALE ROTABILE



Cosa era stato concordato - La Regione si è impegnata ad effettuare investimenti in materiale rotabile per un importo di 20 mln. di euro le cui risorse sarebbero dovute essere disponibili entro 90 giorni dalla sottoscrizione dell'accordo (ovvero entro la prima quindicina di agosto 2017) e sarebbero state spese, sempre secondo gli impegni formali della Regione, entro il corrente anno 2017 andando ad aggiungersi alle ulteriori risorse assegnate dal Governo per il rinnovo del parco rotabile, provenienti dalla ripartizione nazionale.



Cosa in realtà è successo -  Di autobus nuovi o in leasing attualmente in circolazione e finanziati dalla Regione, sinceramente in giro non ne vediamo Anzi per superare il vincolo dei sette anni di vetustà imposto dalle norme vigenti e per poter effettuare i collegamenti fuori regione, è stata predisposta un’apposita norma salva TUA/SANGRITANA che sposta di due anni in avanti (portandolo a 9 anni per la gioia degli autisti e dei viaggiatori) il limite di anzianità dei mezzi oltre il quale non si potranno più raggiungere quelle mete.



 


APPLICAZIONE ACCORDO INTEGRATIVO DECENTRATO 28 MAGGIO 2004 (25€)

Cosa era stato concordato – La Regione si è impegnata a ripristinare dal 2017, l’accordo integrativo decentrato 28 maggio 2004 (25 euro) concordando di erogare a tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale, in unica soluzione per l'annualità in corso ed entro il 31/12/2017, quanto espressamente previsto dall'accordo summenzionato, ipotizzando l’approvazione di apposita Legge Regionale a riguardo.



Cosa in realtà è successo -  Non ci risulta che Il Consiglio regionale abbia approvato l’apposita Legge per finanziare e ripristinare l’accordo integrativo decentrato 28 maggio 2004 (25 euro) e non ci risulta altresì a tutt’oggi che La Regione Abruzzo abbia liquidato alle aziende pubbliche e private di trasporto locale il corrispettivo risultante dall’applicazione dell’accordo. Ciò significa prendere atto che questa Giunta Regionale ha di fatto disatteso l’applicazione dell’accordo regionale sin dal proprio insediamento e per complessivi quattro anni (2014-2015-2016-2017)



 



REALIZZAZIONE BIGLIETTO UNICO E SISTEMA TARIFFARIO INTERMODALE



Evitiamo ogni superflua considerazione su quanto è stato detto e concordato non da oggi e su quanto in realtà è stato fatto sull’argomento



 



DEFINIZIONE DEL PRIT



Cosa era stato concordato – La Regione si è impegnata alla definizione di una migliore organizzazione territoriale del servizio di trasporto pubblico regionale e locale sia su gomma che su ferro, prevedendo oltre a PRIT, la definizione dei servizi minimi ovvero di quei servizi pubblici di trasporto qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini nonché il programma triennale dei servizi di trasporto pubblico.



Cosa in realtà è successo -  Nonostante il reiterato impegno della Regione conseguente anche al susseguirsi di pronunciamenti della Magistratura Amministrativa che hanno messo in risalto la grave mancata osservanza da parte dell’Abruzzo degli obblighi previsti dal Decreto Legislativo 19 novembre 1997, n. 422, la nostra Regione continua ad essere sprovvista (a tutt’oggi) di una norma approvata dal Consiglio Regionale in grado di formalizzare ed individuare i servizi minimi qualitativamente e quantitativamente sufficienti a soddisfare la domanda di mobilità dei cittadini nell’ambito di un territorio (così come espressamente previsto dall’art.1 comma 2 del citato Decreto) di dimensione normalmente regionale o infraregionale. Abbiamo altresì appreso che i servizi automobilistici interregionali di trasporto pubblico locale (ancorchè non più assistiti da contributi a carico del bilancio regionale) a partire dal 1 gennaio 2018, sono prorogati fino al 31 dicembre 2018.



Anche noi avremmo potuto far passare senza danni il 31/12 ed imitare magari coloro che in questi giorni di festa si limitano a formularvi i più sinceri auguri, evitando di rammentare di aver sottoscritto l’8 maggio questo accordo ed evitando di ricordare che a seguito di tale intesa e degli impegni in essa contenuti, venne revocata un’azione di sciopero. Avremmo potuto, ma l’idea di chiudere gli occhi e di tapparci la bocca su quanto sta accadendo nel settore trasporto pubblico locale è assai lontana dai nostri principi.



E’ PERTANTO EVIDENTE CHE LA FILT CGIL ABRUZZO NON RESTERA’ A GUARDARE


 



 



 


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