Venerdì scorso la società Autoservizi Cerella di Vasto nella persona del Presidente del Cda Angelo Pollutri, ha convocato urgentemente i sindacati e una parte dei lavoratori allo scopo di informare maestranze e parti sociali su una grave mancanza di liquidità che impedirebbe alla stessa azienda di erogare regolarmente ai dipendenti stipendi e tredicesime.
Intanto prendiamo atto che questa informativa (i cui risvolti negativi erano noti già da tempo) sia sopraggiunta a distanza di soli tre giorni dal pagamento delle retribuzioni (previsto per il 10 del mese), rendendo più complessa l'individuazione di una soluzione.
Il Presidente Pollutri, ha peraltro categoricamente escluso qualsiasi responsabilità aziendale sull'accaduto, chiamando in causa unicamente la Regione e, nello specifico un Dirigente dell'Ente che avrebbe determinato con il suo operato la mancanza di liquidità nelle casse aziendali.
Una posizione irrazionale ed indifendibile se consideriamo che l’Ente Regione agisce e assume provvedimenti su precise direttive impartite dalla politica e, per intenderci, nel caso di specie, è quella stessa politica, che ha permesso ad Angelo Pollutri e al Cda di amministrare e governare l’impresa Cerella in questi anni. Ed è quella stessa politica che ha deciso di escludere l’azienda Cerella e il vastese dall’opportunità di farla convogliare nella società regionale dei trasporti, seguendo la sorte che è toccata ad altre e più fortunate società regionali di trasporto.
Pollutri ha per di più omesso di ricordare che l'impresa da lui presieduta, al fine di dirimere un contenzioso con la stessa Regione attinente i rimborsi chilometrici, ha optato per la linea dello scontro in Tribunale ed è stata una linea strategicamente perdente sotto tutti i punti di vista, intanto perché la sentenza si è rivelata sfavorevole e poi perché è alquanto paradossale che una società prevalentemente pubblica (l'azionista di maggioranza è la società regionale TUA con il 51% del capitale sociale) non segua la linea della società madre che ha invece più prudentemente puntato ad accettare una proposta transattiva.
Vogliamo inoltre ricordare che soltanto un anno fa, il Presidente Pollutri davanti ai lavoratori e alla politica regionale esprimeva tutt’altre considerazioni nei confronti di quella Regione sulla quale oggi punta l'indice, rilasciando dichiarazioni rassicuranti e concilianti e scagliandosi al solito contro la Cgil e i propri delegati sindacati oggetto di vessazioni e di continue sanzioni disciplinari per il solo fatto di aver denunciato costantemente e pubblicamente criticità, carenze e inefficienze di questa impresa.
La Filt Cgil AbruzzoMolise unitamente alla Cgil di Chieti ha immediatamente attivato le relative procedure di raffreddamento e conciliazione previste nei casi di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Alla Regione chiediamo di intervenire, per assicurare un natale dignitoso ai 60 lavoratori di Cerella e alle loro famiglie ai quali esprimiamo vicinanza e solidarietà, ma al tempo stesso chiediamo di garantire l’intero arco temporale che separa questa società dalla procedura di gara prevista nel 2019, ma per fare tutto questo, è necessario prioritariamente allontanare chi sta amministrando questa società e che si è dimostrato inaffidabile e non all’altezza di guidare un’azienda di trasporti.
Germano Di Laudo Cgil Chieti
Franco Rolandi Filt Cgil Abruzzo-Molise