Soltanto un mese fa, la Filt Cgil partecipando ad un apposito incontro con i sindacati promosso dal Commissario della Comunità Montana Peligna Eustachio Gentile (leggi l'articolo), aveva espresso la propria contrarietà rispetto all'ipotesi di un trasferimento da Sulmona a Pescara della Sala Operativa Regionale (SOR), la cui decisione è stata formalmente annunciata da Trenitalia il 17 aprile dello scorso anno.
Dietro questo provvedimento che senza ombra di dubbio, - sostengono Franco Rolandi, Domenico Fontana e Giovanni Carafa espressioni della Filt Cgil regionale e territoriale - andrebbe ad aggiungersi ad ulteriori scelte e decisioni strategiche che da tempo vedono penalizzare le aree interne della Regione, vi sono motivazioni e argomentazioni da parte di Trenitalia che sinceramente facciamo fatica a condividere e comprendere.
Ad oggi infatti la Sala Operativa Regionale dislocata a Sulmona e che s'interfaccia peraltro con l'Unità manutenzione rotabili, come è noto, nello stesso territorio, ha fatto registrare indiscutibili livelli di efficienza e funzionalità riconosciuti anche in ambito nazionale.
La necessità di doversi interfacciare fisicamente con la Sala Controllo Circolazione di RFI, inaugurata sempre lo scorso anno a Pescara, appare a nostro avviso del tutto pretestuosa, dal momento che le necessarie attività di interlocuzione possono tranquillamente generarsi in remoto.
Nel ribadire pertanto la nostra netta contrarietà a qualsiasi operazione che determini un depauperamento della realtà di Sulmona e contestualmente, per lo stesso territorio, una sensibile perdita di posti di lavoro (peraltro da alcuni rumors viene ipotizzato anche il trasferimento dell'unità manutenzione linea), - concludono Rolandi, Fontana e Carafa della Filt Cgil - confidiamo nella politica locale e regionale affinché dimostrino realmente nei fatti e non solo negli annunci, di voler promuovere una politica che salvaguardi realmente le aree interne scongiurando quel progressivo spopolamento al quale stiamo assistendo da tempo.