Tutto previsto secondo la Cgil Abruzzo. Il segretario generale Franco Leone (nella foto) affronta l'argomento sullo sforamento delle spese sanitarie regionali come se avesse in qualche già previsto il punto d'arrivo di questa tragedia annunciata. «La Cgil sin dal 2001», sostiene Franco Leone, «ha chiesto alle istituzioni di farsi carico della riorganizzazone del sistema e della razionalizzazione della spesa, proprio per evitare quanto è accaduto in questi ultimi giorni. A pagare saranno i cittadini e le imprese, e questo è inaccettabile». E' severo il giudizio del segretario generale della Cgil sull'operato del governo regionale all'indomani della decisione del ministro dell'Economia Padoa-Schioppa di introdurre per l'Abruzzo e per altre cinque regioni, aumenti automatici delle imposte Irap e dell'addizionale Irpef in base a quanto previsto dalla Legge Finanziaria 2005. La regione Abruzzo insieme a Liguria, Lazio, Molise, Campania e Sicilia, ha sforato il limite previsto per la spesa sanitaria e se non sarà in grado entro la fine di giugno di operare una correzione dei conti per fronteggiare i debiti, sarà obbligata ad applicare imposte aggiuntive a danno dei cittadini e delle imprese.
Franco Leone punta l'indice senza indugi contro il presidente Del Turco «Come presidente della giunta era indicato dalla Finanziaria come commissario “ad acta” per i provvedimenti di risanamento della spesa finanziaria. Oggi di fronte alle nuove tasse dobbiamo dedurre che in questo anno di governo non si è fatto nulla per evitare questa stangata per gli abruzzesi, che penalizza soprattutto le famiglie e i pensionati a reddito basso». Infine il segretario della Cgil riserva un'ultima stoccata sull'aumento delle diarie ai consiglieri regionali «Nel giorno in cui scadeva la presentazione del piano di rientro dal deficit pena l’aumento delle aliquote, - sostiene Franco Leone - i consiglieri regionali hanno votato un aumento della propria diaria mensile di altri 1.500 euro. L’aumento che si sono dati corrisponde al doppio dello stipendio di un operaio metalmeccanico ed un insulto a quei 140 mila cittadini abruzzesi che vivono con meno di 400 euro al mese».
SANITA', L'ABRUZZO SFORA I LIMITI DI SPESA
LEGGI RASSEGNA STAMPA - IL CENTRO