Ancora un episodio di intolleranza da parte degli industriali verso il mondo sindacale e la Cgil in particolare. Nel corso di una tavola rotonda organizzata dalla Confindustria di Varese, il leader della Cgil Guglielmo Epifani è stato incivilmente contestato mentre effettuava il proprio intervento. Una prima contestazione caratterizzata da lunghi brusii è scattata nel momento in cui Epifani ha ricordato che «nella storia della Cgil la cultura dei doveri è sempre stata molto forte». L'apice della intolleranza è stata, tuttavia raggiunta quando il segretario della Cgil ha rammentato ai contestatori come "furono gli operai che nel 1943 difesero le fabbriche dai nazisti" . A questo punto la platea è diventata sempre più rumorosa e , di fatto, a Guglielmo Epifani è stato impedito di portare a conclusione il proprio discorso.
LA SOLIDARIETA' DELLA FIOM - 'I fischi al segretario della Cgil, a cui va la mia solidarietà, chiarisce che gli industriali italiani vogliono libertà di licenziare e gli aiuti dello stato per realizzare quella competitività che non sono capaci di raggiungere'. A dirlo è il segretario nazionale della Fiom Giorgio Cremaschi, commentando i fischi a Varese al segretario della Cgil Guglielmo Epifani: 'Penso che questi fischi dimostrino che non è possibile alcun ritorno alla concertazione e che semmai i lavoratori debbono mettere mano ai fischietti con cui si organizzano gli scioperi. Ai loro fischi risponderemo con i nostri fischietti degli scioperi'.