Data: 02/07/2008
Settore:
Trasporto pubblico locale
TRA ARPA E SINDACATI E' SCONTRO APERTO - Le Segreterie Regionali: «Arrecati solo danni al servizio e all'immagine aziendale». Accuse anche al neo Assessore Di Matteo - Il documento integrale - Rassegna stampa

Ormai è scontro aperto tra le Organizzazioni sindacali e i vertici aziendali di Arpa. L'azienda regionale guidata da Nicola Basilavecchia (nella foto a destra) continua ad eludere, nonostante numerosi incontri, chiarimenti ed estenuanti discussioni, gli accordi sottoscritti con i sindacati e che si prefiggevano di rilanciare e consolidare l'andamento aziendale trovando le idonee soluzioni alle tante problematiche sollevate alcune delle quali davvero strategiche.
Invece «le ultime riunioni, quella del 29 maggio e in particolare quella del 19 giugno u.s., a Pescara, nella sede della regione Abruzzo - sottolineano in una durissima nota i Segretari di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil e Ugl - non hanno prodotto risultati tangibili ad una situazione non più sostenibile che riguarda tutte le aree e tutte le sedi aziendali. In compenso, - proseguono i Segretari Regionali Luigi Scaccialepre, Alessandro Di Naccio, Paolo Di Credico, e Francesco Dell'Ova - abbiamo ricevuto un documento aziendale provocatorio, inaccettabile nella forma e nei contenuti. Un documento che denota, tra l'altro chiaramente, la distanza del suo Firmatario dalla realtà aziendale. Del resto è ormai evidente a tutti che le azioni messe in campo da questo Presidente e dall'intero Consiglio di Amministrazione, fin dal suo insediamento, hanno prodotto non solo un arretramento del servizio e dell'immagine aziendale, ma una situazione conflittuale con i lavoratori e chi li rappresenta, con i responsabili dei diversi territori, con i dirigenti di tutte le aree». Nella nota trasmessa al Presidente di Arpa, al Consiglio di Amministrazione, all'Assessore Di Matteo e agli organi di stampa vengono sottolineate tutte le inefficienze aziendali a cominciare dal settore delle manutenzioni le cui professionalità lavorative sono di fatto inutilizzate o sottoutilizzate per mancanza di attrezzature e per la politica di esternalizzazione adottata dall'impresa senza peraltro che dalla stessa si facciano seguire verifiche e controlli sui reali benefici costi/ricavi.
Sul parco autobus e sulla pedurante criticità e vetustà le cui conseguenze incidono negativamente sulla sicurezza e qualità dei servizi offerti all'utenza, l'Azienda insiste ancora sui 23 nuovi autobus da inserire a pieno regime entro questo mese, «dimenticando - puntualizzano i sindacati - che questi sono gli stessi autobus annunciati da questo CDA a novembre 2006 e previsti dal precedente C.D.A».
Non ci sono risposte concrete su altre problematiche quali l'evasione tariffaria e le responsabilità della società controllata Sistema. Immobilismo anche sul fronte occupazionale «A fronte di una situazione che produce centinaia di ore di straordinario al giorno, con situazioni di doppio turno, in considerazione di carenze strutturali nonché dai diversi pensionamenti e dalle riqualificazioni in atto, si dice disponibile ad eventuali assunzioni temporanee con il ricorso ai contratti interinali. Dimentica questo CDA - sottolineano Scaccialepre, Di Naccio, Di Credico e Dell'Ova - che l'Arpa non produce panettoni, che il suo lavoro è strutturale e ben definito e che per l'introduzione dei contratti a tempo non ci sono, in questa fase, né le condizioni e né le motivazioni».

Nella nota non manca un passaggio sulla mancata riduzione dei componenti del Cda prevista tra l'altro da una Legge Regionale. «È strano come questo CDA non si sia indignato della mancata riduzione dei suoi componenti, sebbene prevista da una legge regionale attuata per le altre aziende pubbliche del settore e di come abbia accettato, senza battere ciglio, la nomina di un nuovo Vice Direttore Generale». Infine una stoccata anche al neo Assessore Regionale Di Matteo dal quale «ci saremmo aspettati, insieme a tutti i contribuenti abruzzesi, una linea di condotta diversa».



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