Data: 15/09/2008
Settore:
Filt Cgil Pescara
LE SCELTE DI TRENITALIA PENALIZZANO PESCARA - Dirottate sul Tirreno i treni Eurostar. Filt Cgil: «Sacrosante le proteste di pendolari e viaggiatori» - Rassegna stampa

Trenitalia ancora una volta continua a penalizzare studenti, operai e pendolari del comprensorio pescarese, confermando una tendenza negativa che ormai si va delineando costantemente nel corso degli anni e dalla quale non sono escluse le altre province che compongono la nostra regione.
L'ennesima conferma che indebolirà il trasporto ferroviario di un territorio già di per sé ampiamente trascurato dal gruppo Fs, giunge dalla decisione annunciata di dirottare verso la fascia tirrenica interessata dall'alta velocità, i treni Eurostar attualmente impiegati sulle tratte Milano - Pescara - Lecce e Milano - Pescara - Taranto.
Una scelta sbagliata ed incomprensibile che riduce le prestazioni e la qualità del servizio offerto ai viaggiatori senza peraltro rimediare ad alcune grosse lacune denunciate anche dalle associazioni dei consumatori e che ci trasciniamo ormai da tanto tempo come la mancanza nella stessa tratta adriatica di treni ?interregionali' notoriamente più economici ed in grado di garantire anche fermate supplementari particolarmente importanti quali Giulianova o Vasto.
Da settembre i treni Eurostar saranno sostituiti con Eurostar city, treni quest'ultimi decisamente datati e di gran lunga inferiori qualitativamente rispetto a quelli attualmente in circolazione. La loro vetustà infatti si attesta sui vent'anni e le recenti operazioni di restyling adottate da Trenitalia non saranno in grado di fare miracoli e soprattutto non potranno garantire alcuni servizi supplementari importanti nelle tratte a lunga percorrenza quali il servizio ristorazione con annessa caffetteria che rende possibile la fruizione di snack dolci o salati in luogo del pranzo o della cena. Con gli Eurostar city per rendere l'idea, si tornerà indietro nel tempo, quasi alla preistoria con il tradizionale carrellino porta vivande alla stessa stregua degli intercity.
Tuttavia la beffa deve ancora arrivare e sarà pesante da far digerire ai tanti pendolari della provincia pescarese. A fronte di un servizio palesemente inferiore, non solo per la qualità del materiale rotabile che verrà utilizzato, ma anche per un sensibile aumento dei tempi di percorrenza, gli utenti non godranno come la logica imporrebbe di particolari agevolazioni sulle tariffe che invece risentiranno di una diminuzione quasi impercettibile.
TEMPI DI PERCORRENZA -Con l'introduzione degli Eurostar city, c'è da attendersi un probabile aumento dei tempi di percorrenza come peraltro già avvenuto in passato. L'Eurostar ad esempio garantiva fino a qualche anno fa la copertura della tratta Pescara - Milano in appena cinque ore (partenza da Pescara 11.53 arrivo a Milano 16.55). Con il passaggio all'Eurostar city per poter garantire l'arrivo nella metropoli lombarda allo stesso orario è stato necessario anticipare la partenza da Pescara alle 11.19 con un aumento dei tempi di percorrenza di 34 minuti. TARIFFE - Il declassamento da Eurostar a Eurostar city non comporterà, come si poteva ipotizzare, gli auspicati benefici in termini di tariffe. I treni sottoposti a restyling da Trenitalia, ma che di fatto restano molto simili ai più modesti Intercity, costeranno appena 2,50 ? in meno (per la 2^ classe) e 1,00 ? (per la 1^ classe). Un treno Intercity plus con prenotazione obbligatoria costa invece quasi 10? euro in meno (15? in caso di 1^ classe).
Un ultimo disagio per l'utenza è di carattere organizzativo. Attualmente i viaggiatori che volessero prenotare i suddetti treni per settembre sono impossibilitati a farlo in quanto il sistema informativo di Trenitalia non ha ancora provveduto ad aggiornare i propri archivi inserendo la disponibilità dei nuovi Eurostar City.
La Filt Cgil di Pescara appellandosi alla sensibilità degli amministratori comunali, in primis all'Assessore Antonio Blasioli e al Consigliere comunale Di Matteo (in qualità di Assessore Regionale ai Trasporti) continua a denunciare la preoccupante precarietà in cui versa il trasporto ferroviario nella nostra regione e che inevitabilmente penalizza lo scalo più importante che è quello adriatico. Come peraltro ribadito dalle Organizzazioni sindacali a livello regionale , da oltre un decennio le Ferrovie dello Stato hanno messo in atto nella nostra regione un piano di riorganizzazione del sistema che ha di fatto ridotto il trasporto, coinvolgendo non solo i ferrovieri ma l'intera collettività abruzzese, limitandone gli spostamenti e aumentandone l'isolamento. La riorganizzazione, spesso caotica e contraria ad ogni principio di carattere economico, ha finito con il favorire le regioni limitrofe che hanno potuto salvaguardare i loro fattori di produzione solo grazie alle spoliazioni avvenute ai danni dell'Abruzzo e che, con l'operato dei dirigenti locali, ha determinato nel corso degli anni. Il declassamento degli Eurostar ma anche il degrado e la situazione di abbandono in cui versa la stazione ferroviaria di Pescara ne rappresentano un'evidente testimonianza.

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