PIANO TRAFFICO A PESCARA. I SINDACATI INCALZANO BLASIOLI «BASTA CON LE SPERIMENTAZIONI, SI AGISCA PRESTO» - Le misure ipotizzate dal Put devono integrarsi con un Piano regolatore dei tempi della città - Rassegna stampa

Nella giornata di studio ed incontro tenutasi presso la sala convegni dell'Hotel Villa Immacolata l'Amministrazione Comunale di Pescara rappresentata dall'Assessore Blasioli ha cercato di fare il punto sul Piano Urbano del traffico predisposto dal suo predecessore Mancini ed oggetto di infinite e snervanti discussioni. Tra i partecipanti alla due giorni di approfondimento, gli assessori regionali ai trasporti e all'ambiente, Donato Di Matteo e Marco Verticelli, il direttore dell'Arta, Luigi Pettinari, il responsabile dell'Aci, Giampiero Sartorelli, i presidenti di Gtm e Arpa, Donato Renzetti e Nicola Basilavecchia, il consulente del Comune, Tullio Tonelli, il docente di Urbanistica dell'università D'Annunzio, Roberto Mascarucci, il presidente dell'associazione Sos inquinamento, Glauco Torlontano, il dirigente dell'istituto Mario Negri sud, Marcello Desiderio e alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei trasporti.

Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti attraverso una nota unitaria hanno ricordato quelli che dovrebbero essere i principali obiettivi di un piano urbano del traffico che possono così sintetizzarsi: migliorare le condizioni di circolazione e di sicurezza da un lato e ridurre l'inquinamento atmosferico ed acustico delle città.

QUESTIONE AMBIENTALE - Poi però c'è la dura realtà - sostengono i sindacati - che complica tutti i piani e la dura realtà oggi ci ricorda che operiamo in un contesto non dei migliori e nel quale il nostro paese sconta un isolamento europeo rispetto alle questioni ambientali e in particolare per le misure su clima ed energia predisposte dalla Comunità europea.

I segnali dell'indifferenza del mondo politico italiano rispetto al tema della mobilità e dell'ambiente sono evidenti e non da oggi a prescindere dal colore politico che caratterizza la guida delle città. Appena un mese fa si è tenuta la Settimana Europea della Mobilità ideata dalla commissione Europea per incentivare la mobilità sostenibile favorendo forme di sensibilizzazione che inducano i cittadini ad un maggior utilizzo dei mezzi pubblici. Di fronte ad un coinvolgimento complessivo di 1594 città europee, l'Italia ha risposto all'appello con appena 27 città nessuna delle quali abruzzesi.

QUESTIONE AMBIENTALE - Secondo Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti, la città rientra purtroppo nella norma. Dopo cinque anni di amministrazione comunale peraltro seguiti ad altrettanti periodi precedenti caratterizzati da tanta buona volontà ma da sostanziale inoperosità e nei quali i poteri forti e la vocazione commerciale della nostra città hanno sempre prevalso sugli interessi collettivi, abbiamo apprezzato - affermano i sindacati - i tentativi di coinvolgimento dei portatori di interesse da parte di questa e della precedente amministrazione comunale per favorire forme di cooperazione istituzionale in materia di sicurezza stradale, viabilità e trasporto pubblico.

Ben vengano quindi iniziative come quella predisposta poco più di un mese fa dall'Assessore Blasioli che dovrebbe - auspicano i sindacati - portare alla definizione di un protocollo d'intesa tra lo stesso Comune, la Polizia Municipale e l'azienda di tpl di Pescara. Questa importa intesa, innovativa nello scenario della mobilità sostenibile, partendo dal riconoscendo del ruolo strategico del trasporto collettivo, si prefigge di promuovere forme di collaborazione concreta tra il personale viaggiante del servizio di tpl ed il personale del Corpo di Polizia Municipale per dare soluzione immediata alle difficoltà riscontrate dagli autisti nello svolgimento del proprio lavoro percorrendo le strade cittadine.

E' evidente però che dopo tanti studi, tante consulenze, tanti progetti occorre arrivare anche a delle conclusioni, possibilmente arrivando ad assumere anche decisioni impopolari se le stesse costituiscono l'unico sistema per portare a compimento un progetto credibile di rimodulazione della mobilità cittadina.

PIANO URBANO DEL TRAFFICO - Il piano traffico è importante e condivisibile. Il nostro chiaro sostegno - affermano Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti - è stato manifestato anche in occasione del referendum dello scorso in occasione del quale abbiamo espresso una posizione ufficiale sia come organizzazioni sindacali di categoria ma anche con il coinvolgimento degli stessi sindacati confederali di Pescara. Un piano che qualora venisse realizzato senza sottostare ai soliti diktat e senza cedimenti di sorta, sarebbe in grado di assicurare, quelle misure e quegli interventi di cui la città ha estremamente bisogno per migliorare la fluidità del traffico, incentivando da un lato, la mobilità collettiva e disincentivando dall'altro, l'utilizzo dei mezzi privati in particolare nelle zone centrali della città dove il fenomeno è più diffuso.

L'inserimento nel Piano delle numerose rotatorie (molte delle quali già realizzate e pienamente operative) abbinato ad un nuovo sistema di sensi unici fluidificanti, nuove corsie preferenziali, Zone a traffico limitato (Ztl) e parcheggi di scambio potrebbe costituire quel mix di strategie di intervento per avviare quel necessario e non più procrastinabile processo di decongestionamento del traffico cittadino .

Le misure ipotizzate nel Put devono però necessariamente integrarsi con opportuni interventi infrastrutturali e con un Piano Regolatore dei tempi della città che preveda un'organizzazione razionale degli orari per uffici, scuole, attività commerciali ecc. e che eviti conseguentemente quei perenni intasamenti in particolari momenti della giornata.

Siamo consapevoli - insistono i sindacati - che cambiare le abitudini, in molti casi negative, dei cittadini, comporta un prezzo anche in termini di consensi elettorali e purtroppo dalle nostri parte le elezioni si susseguono con estrema frequenza.

Ma sono passati cinque anni e se dovessimo fare un'analisi spietata degli interventi indirizzati al settore che rappresentiamo ovvero al trasporto collettivo, non possiamo che ritenerci quantomeno delusi rispetto alle attese e alle aspettative che avevamo per questa amministrazione comunale.

E non possiamo certo ritenerci appagati solo per le numerose rotatorie realizzate in città, alcune delle quali tra l'altro di difficile attraversamento per i mezzi pubblici che arrivano anche a 12 metri di lunghezza per non parlare dei recenti autosnodati messi in circolazione dall'Arpa.

LE RICHIESTE DEL SINDACATO - Le nostre richieste ribadiscono Filt Cgil - Fit Cisl - Uiltrasporti- in definitiva non risultano insormontabili e sono, se vogliamo, sempre le stesse ormai da decenni.
Chiediamo sostanzialmente di aver a disposizione più aree protette e possibilmente esclusive dove poter circolare con i mezzi pubblici ponendoci nella condizione di essere concorrenziali in termini di velocità commerciale con i mezzi privati. La ricetta, saremo anche noiosi e ripetitivi, ma è sempre quella più corsie preferenziali e più vigilanza e misure coercitive per liberare le stesse corsie e le fermate da mezzi non autorizzati.

Troviamo inconcepibile ed è un vero peccato che nemmeno in questa fase di evidente recessione economica nella quale i costi dei carburanti e le difficoltà per le famiglie di far quadrare i propri bilanci stanno generando un fenomeno positivo di trasferimento di importanti quote di traffico dal trasporto privato al trasporto pubblico, la nostra città non riesca a fare altrettanto intercettando questi importanti segnali di controtendenza che arrivano da tutta Italia.

Chiediamo più coraggio, ma non quello che avete portato a termine tagliando risorse e chilometri al trasporto collettivo, costringendo l'azienda di tpl a fare economie accorpando le linee e conseguentemente obbligando i viaggiatori ad assurdi ed interminabili viaggi per spostarsi da una parte all'altra della città.

FILOVIA - Quel coraggio che chiediamo anche per la filovia. Il fenomeno è anche qui paradossale. Abbiamo una gara aggiudicata e quindi regolarmente appaltata, esistono finanziamenti certi ed esigibili, esistono impegni formali degli enti locali interessati al progetto, nonchè della stessa regione Abruzzo. Sono in corso procedure di esproprio per l'acquisizione dei terreni dove sarà realizzato la rimessa e il deposito dei filobus. E' dell'8 settembre di quest'anno il verbale di consegna lavori dell'Ente appaltante alla Balfour Beatty e alla Direzione lavori della S.I.R. (Società di Ingegneria Regionale)

Sono stati effettuati, nemmeno tanto tempo fa, appositi sopralluoghi con i responsabili dell'ufficio tecnico del Comune e con gli stessi assessori di competenza dai quali sono emersi appositi rilievi e precise indicazioni di modifica sulla disposizione delle fermate e degli attraversamenti sull'ex tracciato ferroviario.

Anche qui, la nostra posizione è ampiamente nota e potrebbe anche non coincidere con quella di questa amministrazione ma per cortesia vorremmo conoscerla così come fece chiaramente l'ex sindaco di montesilvano schierandosi apertamente contro la realizzazione dell'opera e come ha invece fatto l'attuale sindaco di Montesilvano che ha già manifestato l'intenzione di consegnare le aree di propria pertinenza all'ente appaltante dando quindi il via libera.
Vorremmo che qualcuno ci dicesse come sarà possibile cambiare destinazione d'uso e progetto in presenza di una gara già espletata nella quale la ditta aggiudicatrice dell'appalto realizza infrastrutture per impianti filoviari e non autobus elettrici. Eventualmente gradiremmo anche sapere su chi ricadrà l'onere che al momento è già elevato sia per le spese già sostenute che per quelle che deriveranno con ogni probabilità alle penali.

In conclusione le Organizzazioni Sindacali restano a completa disposizione per offrire spunti, suggerimenti ed esperienze dirette. Tuttavia ritengono che sia arrivato il momento di abbandonare le sperimentazioni e di concretizzare il lavoro di programmazione e di studio sin qui svolto.

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